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MUGELLO – Marco Nardini propone una riflessione, non banale, che riguarda la politica, la sua prassi e i suoi programmi, e non solo la politica.

Le organizzazioni politiche che partecipano alla competizione elettorale tendono a cercare il consenso più con la figura del capo piuttosto che con le proposte del programma.

I più sono convinti che sia meglio puntare su chi deve fare piuttosto che su cosa fare.

Non condivido. E così dico qualcosa sul da farsi.

I programmi politici degli ultimi decenni, a tutti i livelli, dal piccolo comune alla comunità europea, marcano la necessità di privilegiare fortemente, al di là del giusto e opportuno, la formazione tecnica a discapito di quella umanistica. Dicono di privilegiare le scienze della natura, tecnico/utilitaristiche rispetto alle scienze dello spirito.

Questa tendenza è motivata dal bisogno di avere sempre di più. Il ché non è di per sé da disapprovare, anzi. Lo diventa però se non si tiene in giusto credito il fondamento di quel bisogno.

Il bisogno di avere non è assoluto, non è uno standard determinato, raggiunto il quale ci si può considerare a posto. Il bisogno di avere è relativo, e per ciò non si soddisfa mai. Pensiamo ad esempio alla condizione dei decenni dell’immediato secondo dopoguerra e poniamola in relazione alla condizione di oggi. Oggi abbiamo (generalmente) molto di più di allora ma percepiamo più di allora di mancare di qualcosa.

La soddisfazione non dipende da ciò che abbiamo ma dalla percezione di ciò che abbiamo.

Spingere le scuole, e in generale ogni iniziativa di formazione culturale, allo strabordare delle scienze della natura annebbiando di pari passo, oltre ogni giusta misura, le scienze dello spirito, potrà portarci ad avere di più ma non ci porterà di certo a percepire di avere più, e quindi a essere più felici.

Il risultato di una tale stortura sarà di far percepire l’utile come non utile, o come insufficientemente utile.

Sono le scienze dello spirito quelle che formano la cultura alla consapevolezza adeguata di ciò che abbiamo, di ciò che è opportuno desiderare.

Le scienze della natura, se lasciate imperare, soddisfano la competizione più radicale, in cui solo uno, il primo, il migliore, consegue soddisfazione (e forse anche lui la consegue solo ipoteticamente, e di centro non stabilmente).

Le scienze dello spirito educano a non cadere in quel meccanismo diabolico. Non disconoscono la competizione ma ne smussano gli angoli, ne attenuano gli eccessi, educano il primo, il migliore a considerare che egli può essere il migliore solo se ci sono anche gli altri che non primeggiano. E educa gli altri che non primeggiano a non sentirsi dei falliti.

(Rubrica: Dai Lettori – Lettara Firmata Marco Nardini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 aprile 2024

Foto credits: www.centroorientamentopastorale.it

MUGELLO – “Il Filo di Perle” è uno spazio periodico, curato da Giampiero Giampieri, che vuol offrire pensieri di riflessione, di alimento per l’anima e di ginnastica per la mente e il cuore. Stavolta Giampieri propone uno scritto di Augusto del Noce, politologo, filosofo e politico italiano.

Piuttosto che di ateismo, si ripete, si deve parlare di indifferenza. E si dice cosa giustissima, ma che abbisogna di essere rettamente interpretata. Indifferenza, secondo il giudizio corrente, è cosa meno grave di ateismo: quando si sta bene si pensa poco a Dio; ci si pensa poco ma non lo si nega. Il gusto dei beni sensibili porta ad un oblio provvisorio del pensiero di Dio che, col suo allungarsi nel tempo, prende l’aspetto di indifferenza.
Ma l’indifferenza di oggi ha carattere del tutto diverso; significa che Dio non interessa. I problemi sociali, politici, morali, estetici possono essere risolti senza il minimo riferimento a Dio; fare intervenire Dio a loro riguardo è introdurre la dimensione ideologica, è «turbare la pace». Non è questo in fondo anche il pensiero di molti cattolici impegnati nella politica? E ad essi pare che un progresso ci sia stato; all’ateismo virulento del pensiero rivoluzionario si è sostituita l’indifferenza. E qui lo sbaglio è completo.

Da Augusto del Noce, “Cristianità e Laicità”, Giuffrè Editore, 1998

IL FILO DI PERLE, a cura di Giampiero Giampieri
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 aprile 2024

FIRENZUOLA – Verrà presentata lunedì 29 aprile alle ore 20.30 presso il cinema DOP di Firenzuola la “Scuola Scalpellini”. Il corso di formazione professionale per il mestiere di scalpellino è proposto dall’associazione Scalpellini di Firenzuola con il patrocinio del Comune e punta ad insegnare le tradizionali tecniche firenzuoline per la lavorazione manuale su pietra arenaria.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 aprile 2024

BORGO SAN LORENZO – Il consigliere comunale di minoranza attacca Alia, con una “comunicazione alle utenze è stata assente, inappropriata e non tempestiva”. Ecco la nota completa:

Forse per Alia ci sono quasi 18.000 abitanti i quali “non hanno capito” che i sacchi non andavano messi fuori? La comunicazione alle utenze è stata assente, inappropriata e non tempestiva a mio avviso. Non era stato scritto niente sul sito del Comune di Borgo San Lorenzo, App, mail e media locali. Lo sciopero è sacrosanto perché ci sono lavoratori di Serie A e B, in particolare quelli in subappalto alle cooperative, sottopagati e trattati diversamente. Siamo al loro fianco da sempre.

Ma che si trattino i cittadini e le imprese come ignoranti anche no, è inaccettabile!
Meritiamo rispetto visto quanto differenziamo e  paghiamo.
Chiedere di riprendersi il proprio sacco in casa è scandaloso e denota arroganza da parte del gestore.
La responsabilità è solo e soltanto del gestore.
Ma perché in tutto questo l’amministrazione comunale è rimasta silente?
Vergogna.

Claudio Ticci
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 aprile 2024

Le autorità firenzuoline alla Croce degli Allegri

FIRENZUOLA – Tanti gli appuntamenti in programma oggi 25 aprile per le celebrazioni in occasione del 79° anniversario della Liberazione d’Italia a Firenzuola.

Vengono deposte nella giornata quattro corone d’alloro, una al Monumento ai Caduti a Pietramala, un’altra a quello delle Brigate Alpine nella sede firenzuolina, un’altra ancora a quello ai Caduti di tutte le Guerre ed infine, nel pomeriggio, una a quello in ricordo di Aronne Cavicchi a Bruscoli.

La testa della processione verso la Croce degli Allegri

Al termine della Santa Messa della mattina, presieduta da Don Aldo Menichetti, si è incamminata una processione. Dal centro storico questa è giunta sull’altura che sovrasta il cimitero firenzuolino. I presenti si sono raccolti attorno alla Croce degli Allegri, che ogni giorno protegge il territorio comunale.

Il sindaco Giampaolo Buti e la rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri e degli Alpini

Ed in quel luogo si è festeggiata la Venerabile Suor Diomira, nata proprio a Firenzuola il 26 aprile 1651. Don Aldo ha recitato le preghiere ed impartito le benedizioni con l’immagine della Madonna del Buonconsiglio, quindi ha concluso il momento con l’intonazione del canto Signore delle Cime.

Don Aldo Menichetti lungo la processione

FabN
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 Aprile 2024

VICCHIO – Si sono tenute nella mattinata di oggi, giovedì 25 aprile, le celebrazioni del settantanovesimo anniversario della Liberazione. La manifestazione si è aperta con il Giro commemorativo dei Cippi e del monumento ai caduti, a cui è seguita la “Camminata della Libertà”.

Alle 12 la Commemorazione al Monumento ai Caduti in piazza della Vittoria, con gli interventi del sindaco le e del presidente dell’Anpi.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 aprile 2024

BORGO SAN LORENZO – Anche Borgo San Lorenzo questa mattina, giovedì 25 Aprile, ha ricordato la liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

La Santa Messa in Pieve

Le celebrazioni sono iniziate con la Santa Messa alle 9.30 in Pieve, seguita dalla celebrazione ufficiale davanti al Palazzo comunale e dal corteo, partito alle 11.00, con la deposizione delle corone ai monumenti che ricordano i caduti della Seconda Guerra Mondiale e di tutte le guerre.

Davanti al Municipio

In particolare il giro ha toccato il Monumento ai Caduti in piazza Dante, la Cappella Ossario dei Partigiani che si trova all’interno del Cimitero della Misericordia, poi il Monumento alle Vittime Civili di tutte le Guerre, in piazza del Poggio, il Monumento ai Caduti della Resistenza in via Primo Maggio e il Monumento agli Alpini davanti alla chiesa del SS Crocifisso.

In piazza Dante

Durante la manifestazione hanno parlato il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, la presidente del Consiglio Comunale Laura Taronna, la presidente dell’Anpi Borgo San Lorenzo Paola Poggini, e un ragazzo delle locali scuole medie. Anpi, infatti, in questi ultimi anni ha condotto, con le scuole un progetto sulla Resistenza. Il giovane alunno ha quindi letto il testo del monologo di Antonio Scurati che è stato “censurato” dai vertici Rai.

La corona al monumento ai caduti della Resistenza

Celebrazione al monumento alle vittime civili, in piazza del Poggio

Celebrazione al monumento agli Alpini

Le autorità alla cappella ossario dei partigiani

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 Aprile 2024

 

SCARPERIA E SAN PIERO – Nei giorni scorsi se ne è andato un altro pezzo significativo della storia politico-sociale di Scarperia, Carlo Margheri, che fu , tanti anni fa, capogruppo della Democrazia Cristiana in Consiglio comunale. Lo ricorda un amico e collega di partito Franco Bellandi, le nipoti e Letizia Materassi

Queste sono due testimonianze delle nipoti Cristina e Graziella:

Carlo era una persona piuttosto riservata ma comunque presente, per tanti anni, nella comunità di Scarperia partecipando attivamente alla vita della Parrocchia e della Misericordia.
In gioventù, e per molti anni a seguire, ha condiviso con suo fratello Vittorio la passione per la politica, quella con la “P” maiuscola.
Dopo la sua scomparsa diverse persona giovani e non lo hanno descritto come “una persona che con la sua vita, il suo comportamento, ha saputo dare un bell’esempio di come si possano aiutare gli altri anche solo ascoltando e dando la propria opinione. Persone così lasciano un vuoto, ma il loro esempio e ricordo rimarrà per sempre”.
Come zio posso dire che è stato sempre disponibile per tutti i fratelli e parenti. Ha condiviso con le sorelle ed i fratelli gli ultimi momenti difficili della loro vita.
Lo zio c’era sempre per tutti, perché il legame con la sua famiglia era molto forte. È stato l’ultimo Margheri, con lui si è chiusa una generazione.

Il ricordo dell’amico e collega di partito Franco Bellandi:

Nel periodo che ho fatto politica a Scarperia, i fratelli Margheri, Vittorio prima e Carlo dopo, sono stati per me punti di riferimento.
Vittorio è stato l’uomo di “governo”, Carlo l’uomo di analisi e di studio, Gli interventi politici di Carlo erano critici, mai faziosi, imparziali, ma indirizzati al benessere degli “interessi generali”, della comunità di Scarperia.
Un episodio che ricordo con piacere è quando fu deciso di acquistare da parte del Comune l’ex “viottolone” dei principi Borghese per trasformarlo in un percorso pedonale a servizio della comunità.
Carlo ne fu molto felice poiché essendo vissuto nei pressi di quel viale alberato non ne aveva mai potuto usufruire dato che i principi ne vietavanano il passaggio.

Infine, il ricordo di Letizia Materassi:

Ho appena saputo che dopo un periodo di malattia, è venuto a mancare Carlo Margheri. Molti non lo avranno conosciuto, ma la mia prima partecipazione al Consiglio pastorale risale a quando lui era un attivissimo consigliere. Una persona pacata, ma decisa, dai forti valori e principi, un uomo accogliente verso la comunità e sicuramente verso noi più giovani che ci affacciavamo in quegli anni alla vita in parrocchia.

Carlo ha creduto molto nella Chiesa sinodale, per la quale aveva aperto le porte della sua famiglia, organizzando incontri e sollecitando il Consiglio di allora. Lo ricordo con affetto e spero che il suo impegno e la sua fede restino nella storia della nostra comunità, oltreché nei miei ricordi affettuosi.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 aprile 2024

SCARPERIA E SAN PIERO – Si sono tenute nella mattina del 25 aprile le celebrazioni per la festa della Liberazione.

La mattinata è iniziata con la commemorazione ufficiale al parco della Rimembranza di Scarperia da parte del sindaco Federico Ignesti alla presenza di un nutrito pubblico formato anche da alcuni membri della Misericordia e degli alpini.

Foto: Maurizio Fiorenzani
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 Aprile 2024

I saluti davanti al Palazzo Pretorio

BARBERINO DI MUGELLO – Questa mattina, giovedì 25 Aprile, sono in corso in tutti i Comuni del Mugello manifestazioni di omaggio a cippi e monumenti ai Caduti, per ricordare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Queste sono le foto di Barberino di Mugello. Qui, davanti al Palazzo Pretorio, ci sono stati i saluti del Sindaco del presidente dell’Anpi, poi è stata la volta della benedizione e deposizione di una corona al monumento ai caduti di tutte le guerre. E del corteo con la Filarmonica Giuseppe Verdi di Barberino.

In corteo verso il monumento

Davanti al monumento ai Caduti

La Filarmonica Giuseppe Verdi di Barberino di Mugello

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 Aprile 2024

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