Accordo Città metropolitane Fi-Bo, Omoboni: “Può offrire opportunità per il Mugello”. Ma Ignesti: “Magari ci avessero coinvolto di più…”
MUGELLO – “Un plauso al sindaco metropolitano di Firenze Nardella e al collega di Bologna Merola per aver preso l’iniziativa del protocollo d’intesa tra le due Città metropolitane”. Così il presidente dell’Unione montana dei comuni del Mugello Paolo Omoboni commenta l’accordo siglato stamani dai due sindaci, che pone le basi per politiche comuni tra le Metrocittà di Firenze e Bologna.
Con l’accordo vengono individuati gli ambiti di interesse comune su cui sviluppare, nel quadro delle politiche regionali e di area vasta, una piattaforma di progetti condivisi. “Dallo sviluppo economico e sostenibile alla promozione turistica e valorizzazione culturale fino al rilancio dell’Appennino, con questo accordo si possono aprire concrete opportunità anche per il Mugello. E come territorio – sottolinea il presidente Omoboni – dobbiamo essere pronti per poterle cogliere. Come Unione dei comuni lo abbiamo già sottolineato anche in altre occasioni: il Mugello è nella Città metropolitana di Firenze territorio-cerniera con l’altra area metropolitana, confinante con la regione Emilia Romagna sia in direzione emiliana che in quella romagnola. Questa posizione strategica può essere un vantaggio e questo accordo può aprire opportunità”. Anche la mobilità è tema fondamentale: “E la linea ferroviaria Faentina è strategica – riconosce il presidente Omoboni – se l’accordo può contribuire a migliorarla e potenziarla sarà positivo per il nostro territorio come per le aree metropolitane. Del resto, collegamenti e servizi efficienti sono un elemento chiave dello sviluppo”.
Nell’accordo si prevedono inoltre azioni per favorire lo sviluppo e il rafforzamento delle Unioni dei comuni e le fusioni. “Anche questo è un aspetto interessante e da approfondire – aggiunge Omoboni – siamo sempre più impegnati nel ‘Pensare e Fare Mugello’. Lo stiamo facendo con funzioni e gestioni associate, come la Polizia municipale, la Protezione civile e l’antincendio boschivo, l’Ufficio Gare Associato, la promozione turistica e i servizi culturali in rete, il Suap, l’Ufficio Ambiente Intercomunale. E ci stiamo misurando con l’ambizioso obiettivo di un Piano Strutturale intercomunale”.
Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero, aggiunge però un pizzico di polemica: “Plauso sì all’accordo tra le città metropolitane Firenze – Bologna… Peccato solo che non si sia mai stati coinvolti per capire di cosa parli nello specifico per il Mugello…” Il sindaco allarga il discorso: “Ho sempre sostenuto che questa è cosa positiva, tanto più che siamo l’unico caso in Italia di città metropolitane confinanti. E il Mugello è proprio la cerniera. Certo se prima del protocollo si fossero conosciuti in maniera più dettagliata i termini, forse avremmo potuto declinare meglio le nostre aspirazioni e le nostre proposte. Economicamente siamo a metà strada tra i due aeroporti, siamo attraversati dalla Via degli Dei; già molte aziende della manifattura meccanica da decenni collaborano con la parte emiliana… Mi pare che più di altri ci sposiamo ed abbiamo le carte in regola per essere il motore di questa relazione fra Firenze e Bologna. Confido che ciò avvenga quando dal protocollo si passerà ad atti che entreranno più nel concreto, per ciò che riguarda le opportunità che vedranno il Mugello protagonista. Ad oggi siamo osservatori… ma non spettatori”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 novembre 2017
QUESTI ACCORDI CHE PARLANO DI SVILUPPO , DI CRESCITA , DI OPPORTUNITA’ PER IL MUGELLO, MI PREOCCUPANO NON POCO . IL NOSTRO E’ UN TERRITORIO PICCOLO E FRAGILE E GIA’ MOLTO COMPROMESSO DALLA TAV E DALLA VARIANTE DI VALICO. SE POI AGGIUNGIAMO CHE RAZZA DI STATISTI DI “elevata qualita’” CI STANNO AMMINISTRANDO, LA PREOCCUPAZIONE DIVENTA PAURA DI VEDERE IL MUGELLO ULTERIORMENTE DEVASTATO IN NOME DI UN PROGRESSO E DI UNA CRESCITA CHE NON FAREBBE BENE A NESSUNO. FACCIAMO SEMPRE SCEGLIERE AGLI ALTRI IL NOSTRO DESTINO. MI RACCOMANDO!