I LUOGHI DI VAGLIA |
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Villa Demidoff In prossimità dell’abitato di Pratolino, arrivando da Firenze lungo la S.S. N° 65, che si snoda per un buon tratto in un verde rigoglioso, sulla destra, ricca di belle costruzioni rurali adagiate su verdi prati, si apre il parco di Villa Demidoff***: una ghiotta occasione da non farsi scappare! (parcheggio anche sul lato opposto della strada). La Villa di Pratolino, che oggi prende il nome del principe russo che ne fu proprietario a cavallo fra il IXX e il XX sec. e il cui impianto risale al secolo XI, venne acquistata nel 1568 dai Medici che successivamente acquisirono anche le proprietà circostanti. Nel 1569 Francesco I affidava al Buontalenti il progetto di una sontuosa dimora per Bianca Cappello. La villa, terminata nel 1581, era costituita da un gran numero di stanze, con grandi saloni riccamente decorati e affrescati dai più noti artisti del tempo, ed era circondata da un parco di 160 ettari, fatto di giardini, prati e boschi disseminati di statue, grotte, vasche, fontane e zampilli, per la delizia dei proprietari e dei loro illustri ospiti. Su tutto spiccava, e spicca tuttora, la fontana monumentale del Colosso dell’Appennino, ideata dal Giambologna. Il “Gran Vecchio” inginocchiato misura 11 metri di altezza (se fosse in piedi raggiungerebbe quasi 30 metri) e cela al suo interno ambienti praticabili che servivano da segreto rifugio per Francesco ma anche a spiare il giardino circostante e ad azionare fantasiosi scherzi e giochi d’acqua. Sotto Ferdinando III e Leopoldo II di Lorena, il parco e la villa vennero lasciati nel più completo abbandono e nel 1824 praticamente distrutti. Dal 1981 l’intero complesso è di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Firenze ed in buona parte aperto al pubblico. In particolare sono visitabili la Villa Ottocentesca (antica paggeria ristrutturata), la Cappella del Buontalenti, a pianta ottagonale con la cupola laminata in piombo sorretta da quattordici colonne di pietra, la fattoria ed alcune delle curiosità d’impianto cinquecentesco come le fontane dell’Appennino, del Mugnone e di Giove, la Grotta di Cupido e la Scala del dio Pan. Fanno parte dell’itinerario simbolico-allegorico consigliato anche l’Antica Osteria, la Fagianeria e la Limonaia, il Casino di Caccia neoclassico, la Peschiera della Maschera, la Grande Voliera e le Mete di Spugna. Nella Villa ha sede il Centro di Documentazione Internazionale Parchi con un archivio di materiale informativo su circa 4000 parchi di tutto il mondo (tel. 055 409 051 - fax 055.476. 116). (Per informazioni sugli orari stagionali di visita al parco telefonare alla Villa: 055.409.051).
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© Notizie e foto tratte da il volume "Il Mugello" di Massimo Certini e Piero Salvadori (ed. Parigi & Oltre, Borgo San Lorenzo, 1999) |