“Biblioteca in villa Pecori Giraldi? Meglio di no”. Parla l’ex-direttore della biblioteca comunale borghigiana
MUGELLO – Adriano Gasparrini è stato per molti anni il bibliotecario del comune di Borgo San Lorenzo ed è quindi la figura che conosce molto bene i servizi bibliotecari borghigiani, nella loro consistenza e nella loro specificità.
Cosa ne pensi del progetto di trasferire le attività bibliotecarie in villa Pecori (articolo qui)? Ci avevate mai pensato, in passato? Io no davvero, ho sempre pensato che una biblioteca moderna e funzionale avesse bisogno di edifici progettati ex novo oppure di spazi abbastanza duttili com’è avvenuto negli anni scorsi a Pistoia (la vecchia fabbrica San Giorgio), a Prato (il lanificio Campolmi) o a Sesto (la villa della fabbrica di Doccia, che però era parzialmente crollata e ampiamente modificabile). Doveroso il plauso all’amministrazione comunale che intende ampliare e valorizzare l’attività di una struttura culturale in continua espansione, avvenuta grazie alla passione e alla professionalità di chi ci ha lavorato e di chi ci lavora. Però, a costo di fare la voce fuori del coro, devo esprimere la mia opinione: la villa Pecori Giraldi non presenta le caratteristiche adeguate per consentire alla biblioteca di fare un salto di qualità minimamente paragonabile agli esempi che ho sopra citato. Temo si faccia l’errore commesso in passato in tema di turismo congressuale, incantati da un’idea che poi non soddisfa le aspettative: si abbandona un edificio storico vincolato, sicuramente inadeguato, per un altro più grande ma altrettanto problematico. Non vorrei essere nei panni del progettista: mi auguro si consulti con professionisti di chiara fama in biblioteconomia per risolvere problemi di non poco conto: il personale necessario, la collocazione dei depositi, il flusso degli utenti, una perfetta fruibilità con esposizione alla luce solare e via dicendo. I costi saranno salati, vedremo se ne vale la pena.
Ma la villa è stata poco utilizzata, e in questo modo si potrebbe invece creare una sinergia tra attività bibliotecarie e museo… Su questo concordo. Tra l’altro mi piacerebbe sapere l’opinione in merito del nuovo direttore del Museo, una funzione che ho svolto fino a qualche anno fa…
Vedi altri problemi? Ne vedo uno di importanza basilare: come verrà utilizzato il Palazzo del Podestà che è uno dei luoghi-simbolo di Borgo San Lorenzo dove, come tutti possono constatare, c’è un via vai di gente in tutte le ore del giorno? Il suo abbandono non darà un colpo mortale alla vitalità del centro storico? Sicuramente prima di avanzare questo ambizioso progetto mi auguro che gli amministratori comunali abbiano approfondito attentamente la questione e possano rispondere a questi interrogativi con soluzioni non aleatorie.
Però la biblioteca di Borgo da anni è stretta negli spazi del Palazzo del Podestà… Anche questo è vero, la biblioteca scoppia per troppa salute. L’ho verificato anch’io perché continuo a frequentarla costantemente. Mi piacerebbe che si potesse fare qualche cosa in tempi rapidi, tanto più che l’eventuale trasferimento non si presenta certo imminente.
Quale potrebbe essere una soluzione migliorativa, a tuo parere? Avrei precise proposte da avanzare riguardo all’utilizzazione dei locali del palazzo della vecchia Pretura, che darebbero un bel respiro per altre attività. Ma le opinioni di un bibliotecario fuori corso non devono sopravanzare gli ex colleghi, che hanno la titolarità e le competenze necessarie per trovare le giuste soluzioni. Alla fine va detto che tutto ciò che serve per far crescere e rendere più ospitale questo luogo mi darà una grande soddisfazione perché ci ho speso tanta energia per larga parte della mia vita.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 maggio 2017