Candidatura Omoboni, le liste civiche del Mugello contestano il metodo
MUGELLO – Paolo Bassetti, capogruppo delle liste civiche “Insieme per il Mugello” in Unione dei comuni, in merito all’elezione del presidente dell’ente, per il quale il Pd ha indicato Paolo Omoboni non riconfermando Federico Ignesti (articolo qui), scelta presa non bene dai Socialisti (articolo qui), esprime delle perplessità di metodo e ricorda gli accordi presi in occasione delle modifiche dello Statuto. Riceviamo e pubblichiamo.
Le indicazioni dei sindaci e segretari del Partito Democratico del Mugello non rispettano quanto detto e dibattuto in sede di modifica dello statuto dell’Unione dove si era discusso di scelte più condivise e di maggior coinvolgimento dei gruppi consiliari e dei comuni dell’Unione.
Da quanto appreso dalla stampa e dalle dichiarazioni dei dirigenti di zona del Partito Democratico sembrerebbe che l’indicazione e la proposta al consiglio (organo deputato all’elezione del Presidente) sia di esclusiva competenza del partito egemone nel territorio, cioè il Pd.
Abbiamo cambiato con urgenza lo statuto prevalentemente per eliminare l’obbligo della rotazione fra i sindaci dell’Unione (sembrava pertanto scontata la riconferma del Presidente Ignesti). La proposta di elezione del presidente la fa la giunta (formata da tutti i sindaci) al consiglio ma ci risulta che a oggi, del punto inserito all’o.d.g. del 1 marzo 2017 (elezione del presidente) non ci sia stata nessuna discussione in merito tra i sindaci.
I sindaci non sono tutti patrimonio esclusivo del PD.
Fra le modifiche allo statuto degne di menzione, su pressante richiesta unanime delle commissioni consiliari congiunte, è stata inserita l’opportunità di eleggere il presidente del consiglio per riaffermarne la centralità dello stesso e un maggior coinvolgimento ai lavori.
Il nostro gruppo (Insieme per il Mugello) e altri votarono con convinzione la presidenza Ignesti, proposta unanimemente da tutti i sindaci dell’Unione, e conseguentemente avremmo riconfermato il nostro voto.
Pertanto in ottemperanza al documento approvato all’unanimità dal consiglio a maggio 2016, auspichiamo nell’interesse dell’Unione montana dei comuni del Mugello che qualunque scelta sia fatta con il sostegno di un documento politico-programmatico teso a ribadire gli impegni presi dal consiglio.
Si è chiesto assieme ad altri gruppi anche la convocazione della conferenza dei capigruppo per una maggiore informazione e coinvolgimento dei consiglieri.
Siamo pertanto fortemente e politicamente indignati del comportamento fin qui perseguito dal Partito Democratico del Mugello per il metodo; non c’è stata nessuna discussione nella sede deputata alla proposta (Giunta Unione) e nessun coinvolgimento dei gruppi consiliari presenti in consiglio.
Quanto successo ci è sembrato un atto teso a privilegiare chi ha cambiato collocazione politica e a riequilibrare assetti interni al Pd senza il minimo coinvolgimento delle altre forze presenti all’interno dell’Unione.
Paolo Bassetti
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 febbraio 2017