Impianto a biomasse, anche il segretario PD di Borgo tirato in ballo dal Comitato
Stamani abbiamo pubblicato la lettera con cui il “Comitato Contro Centrale Biomasse Petrona” ha richiesto una presa di posizione chiara in merito all’impianto in questione al sindaco Paolo Omoboni di Borgo (articolo qui). Adesso, sempre a firma del Comitato, una seconda lettera rivolta ora a Gabriele Timpanelli, in qualità di Segretario PD locale: “Non ci risulta nessun intervento da parte sua in relazione a questo progetto. In altri luoghi della nostra regione, come per esempio a Pontremoli o Sinalunga, il Partito Democratico si è schierato dalla parte dei cittadini contro questo tipo di Centrali”.
le scrivo a nome del “Comitato contro la centrale a biomasse di Petrona”, per chiedere quale sia la posizione ufficiale, sua e del suo partito, in merito all’opera che presto dovrebbe essere realizzata dalla ditta Renovo Bionergy Scarperia s.r.l. in località Petrona.
Il progetto, al momento, prevede la costruzione di una centrale a biomasse (ritenuta per legge industria insalubre di I classe), già approvata in seguito al parere favorevole della Conferenza dei Servizi del 24 giugno 2014, e la costruzione di un impianto di produzione di pellet (ancora non approvato e la cui istruttoria è in corso).
Le informazioni da noi raccolte su questa tipologia di impianti non ci rendono affatto tranquilli. Non abbiamo ricevuto informazioni rassicuranti se non quelle della Renovo stessa, che essendo parte in causa come soggetto privato, non riteniamo essere esaustive né che possano essere assunte acriticamente senza un attento esame nel merito.
Nella Conferenza dei Servizi, l’ARPAT ha sollevato non poche perplessità sul progetto presentato sebbene abbia comunque espresso parere favorevole, a nostro avviso in modo poco comprensibile. Sottolineiamo, comunque, che l’ARPAT ha espresso un parere positivo ma subordinato a numerose osservazioni riprese, peraltro, nelle prescrizioni finali dell’atto di autorizzazione della centrale termoelettrica a biomasse rilasciato dalla Provincia.
Il nostro Comitato ha molti motivi per opporsi a questo progetto. Fra i tanti che potremmo esporre, in particolare evidenziamo le seguenti preoccupazioni:
Temiamo per la nostra salute e per il nostro ambiente. Tutte le biomasse bruciate liberano in atmosfera sostanze altamente inquinanti che per ricaduta vanno ad inquinare l’ambiente e in particolare i terreni agricoli. Temiamo in particolare le emissioni di polveri ultrafini che penetrano nell’apparato respiratorio di animali e persone fino ad arrivare nel sangue e quindi in tutto l’organismo. E’ dimostrato che queste particelle sono potenzialmente cancerogene. I fumi della combustione ricadrebbero anche per chilometri nelle zone circostanti Petrona.
La centrale porterà rischi per le attività economiche esistenti che si basano sull’immagine di un Mugello con ambiente preservato e con attrazioni naturalistiche (produzione di carne, latte, miele, ortaggi e altri prodotti agricoli di alta qualità, turismo).
La qualità dell’ambiente e l’accessibilità sono alcune delle ragioni che hanno spinto alcune grandi aziende a trasferirsi dalla città nel Mugello. La centrale mina entrambe questi vantaggi di conseguenza svaluta l’attrattività economica del nostro territorio.
L’attività della centrale è di difficile controllo e monitoraggio. La centrale, producendo 0,999 Mwe, non deve sottostare automaticamente alla Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.). Invece, una V.I.A. è per noi condizione imprescindibile per valutare la rischiosità dell’impianto. Sarebbe doveroso chiederla, a maggior ragione ora che si progetta di aggiungere anche l’impianto per la produzione di 60.000 tonnellate annue di pellet che provocherà ulteriori emissioni atmosferiche ed acustiche ed un notevolissimo incremento del traffico di camion in entrata per portare la materia prima occorrente (circa80-90.000 tn. annue) e in uscita per portare via le ceneri prodotte e per commercializzare il pellet. Servirebbe a giudicare l’idoneità del sito e l’effetto cumulativo delle emissioni inquinanti prodotte dalla centrale termoelettrica e dalla produzione di pellet con l’inquinamento prodotto dagli altri impianti industriali già presenti in zona e dalla circolazione ordinaria di autoveicoli.
Non ci risulta nessun intervento da parte Sua in relazione a questo progetto.
Visto che rappresenta il maggior partito del più grande comune del Mugello riteniamo che sarebbe davvero necessaria una sua presa di posizione.
In altri luoghi della nostra regione, come per esempio a Pontremoli o Sinalunga (gli esempi potrebbero essere molto più numerosi), il Partito Democratico si è schierato dalla parte dei cittadini contro questo tipo di Centrali. Le riporto le parole di, Andrea Francini, il segretario del Partito Democratico di Sinalunga nel 2010: “Il progetto presentato non è compatibile con il nostro territorio né con il nostro tessuto socio-economico, e non ha alcun riflesso positivo sul nostro comune. Il Partito democratico, pur sostenendo e promuovendo le energie pulite e rinnovabili, si è pronunciato fin da subito contro il progetto, ritenendo inopportuno rispetto al territorio un impianto che bruciasse legno vergine per produrre energia elettrica”. (http://www.ilcittadinoonline.it/cronaca/provincia/sinalunga-e-le-biomasse-il-pd-contrario.html/)
Siamo certi che non mancherà di fare sapere ai suoi elettori, ai cittadini e tutti gli abitanti del Mugello la sua posizione in merito.
“Comitato contro la centrale a biomasse di Petrona”
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, aprile 2015