Link alla Homepage
Menu

La copertina di questo mese
La copertina di questo mese
Articoli
ARTE - CULTURA
 

MUSEO NATURALISTICO,TROPPI IMPEGNI DISATTESI

Il museo scomparso

Che fine ha fatto il museo naturalistico di Borgo San Lorenzo? Molti ancora ricorderanno il grande progetto di realizzare nel capoluogo mugellano una esposizione permanente di animali imbalsamati, provenienti da tutti i continenti, un'iniziativa di livello nazionale, con un consistente valore sia sul piano turistico, che su quello didattico-divulgativo.

Eppure sono passati ormai sei anni da quando il progetto iniziò a prendere forma, quando furono effettuate, da parte dello stilista fiorentino Stefano Ricci, da Ugo Funaioli e da Giorgio Bani, tre importanti donazioni al comune di Borgo San Lorenzo, con l'impegno per l'ente locale di realizzare un apposito museo.

Nel 1989 si calcolava che queste donazioni avessero un valore di circa 2 miliardi, consistendo in un centinaio di mammiferi imbalsamati, alcuni dei quali assai rari (il niala di montagna, una grossa antilope etiopica che non è posseduta da nessun museo europeo, il muflone bianco dei Canada, e molti altri ancora), 70 crani animali e 450 uccelli da tutta Europa. Con questo prezioso materiale si era progettato di allestire un museo all'avanguardia, altamente spettacolare, pur non trascurando l'aspetto scientifico, con accurate ricostruzioni d'ambiente, una vera e propria attrattiva, sia sul piano naturalistico che su quello turistico. Quando l'idea fu lanciata vi fu molto entusiasmo e unanimi furono i consensi: il comune individuò l'area, circa 9500 mq., sul quale costruire un edificio su due piani destinato a contenere il museo, tra la Sieve e il liceo scientifico, prevedendo un costo complessivo di non meno di 4 miliardi. Coinvolta nella progettazione, ma anche nella realizzazione e nella gestione doveva essere l'associazione Industriali di Firenze. Nel 1990 il comune annunciò perfino la costituzione del comitato scientifico del museo, nel quale furono inclusi anche nomi famosi a livello nazionale, come il noto etologo Danilo Mainardi e il vicedirettore dei museo naturalistico di Milano Luigi Cagnolaro, assieme ad altri esperti e docenti universitari.

Tutto però è rimasto fermo al palo e le prospettive di realizzazione sono ancora molto incerte. Addirittura sembra ci si sia dimenticati di questo progetto nella recente elaborazione della rete dei musei dei Mugello-Val di Sieve. In questo sistema museale, progettato dalla Comunità Montana e dai Comuni, si prevede di tutto -ben 46 poli espositivi, laboratori, itinerari, e in molti casi si tratta soltanto di progetti sulla carta-, ma il museo naturalistico di Borgo San Lorenzo non è neppure citato.

Tra i donatori c'è molto disappunto: avevano messo a disposizione dei comune di Borgo San Lorenzo un materiale prezioso, ma non sembra che l'impegno sia stato particolarmente vivace e costante da parte dell'ente locale. Nel 1989 l'allora assessore alla cultura borghigiano diceva di "pensare a tempi piuttosto brevi", ma dopo sei anni manca ancora il progetto esecutivo. E questa mancanza impedisce di chiedere finanziamenti alla CEE, che per erogare fondi vuole precise garanzie, a cominciare dai progetti, che devono essere esecutivi e cantierabili entro pochi mesi. Sulle difficoltà dei museo naturalistico borghigiano ha pesato anche l'atteggiamento dell'Associazione lndustriali, che sembra essersi defilata: all'inizio il progetto doveva essere finanziato dall'associazione, ma sono insorti molti ostacoli.

Ora si sta cercando di realizzare almeno la progettazione esecutiva, facendola elaborare, con costi minori, nell'ambito dei corsi di formazione sull'edilizia bio-climatica. Basterà questo per recuperare il tempo perduto, e dare concretezza al progetto?

AGGIORNAMENTO

Nel 1997 il comune di Borgo San Lorenzo, preso atto dell'impossibilità di dar corso al progetto del museo naturalistico ha proposto una sorta di "scambio" al comune di Barberino di Mugello: l'idea è quella di realizzare il museo negli spazi del vecchio abitato di Bilancino -già di proprietà pubblica, e con possibilità di finanziamento del progetto con i fondi di Bilancino-, spazi dove si era pensato, recuperando opportunamente i volumi, anche con nuove costruzioni, di collocare corsi universitari nel settore ambientale. Questi corsi potrebbero essere trasferiti a Borgo San Lorenzo, mentre il museo potrebbe essere realizzato nei pressi del lago mugellano, con evidenti valenze di tipo turistico ricreativo.

Ma il nodo dei finanziamenti è ancora tutto da sciogliere.

©Il filo, idee e notizie dal Mugello

Cerca in questo sito gli argomenti sul Mugello che ti interessano powered by FreeFind
Copyright © 2006 - Best viewed with explorer - webmaster Stefano Saporiti contatti: info@ilfilo.net, Tel. 333 3703408