Tutti i numeri degli iscritti PD in Mugello. Con il commento del segretario di zona Marco Recati
MUGELLO – Chiuse le iscrizioni al PD, ora si tirano le somme. Ed emerge una situazione, in Mugello, molto particolare. Si conferma, in genere, la disaffezione dalla politica, con numeri di iscritti piuttosto ridotti, a parte l’anomalia Borgo, che abbiamo trattato già con l’articolo di ieri (vedi qui), con un numero di nuove iscrizioni straordinario.
Negli altri comuni invece, sono ormai poche decine le persone che partecipano alla vita del partito attraverso il tesseramento. Il mondo è cambiato, rispetto a quando il partito comunista in Mugello aveva migliaia di tessere. E adesso, specialmente in alcuni comuni, gli iscritti sono davvero pochi. Comunque sia, rispetto ai dati di un anno fa, si registra un incremento in tutti i paesi mugellani.
Ne parliamo con Marco Recati, segretario mugellano del Partito Democratico.
Recati, partiamo dalla recente scissione. Di solito, dopo una divisione, il numero degli iscritti cala. Qui il trend è in aumento. Come lo spieghi? Ci accingiamo ad affrontare un congresso molto importante per il Pd, che nella prima parte vedrà protagonisti proprio gli iscritti e questo è senz’altro uno stimolo alla voglia di partecipare e quindi di iscriversi al partito.
Dunque l’abbandono di bersaniani e dalemiani in Mugello non ha avuto particolari effetti… Ad oggi per quel che ne sono io, nel nostro territorio non ci sono persone che hanno scelto di lasciare il partito: tra amministratori e segretari, nella classe dirigente non ci sono abbandoni, e questo credo sia molto importante.
Che pensi della recente scissione? Sono una persona che cerca di unire e di allargare gli orizzonti e mi pare di averlo dimostrato più volte. Quindi queste sono cose che mi rattristano. E poiché credo molto nel progetto del PD ritengo ancora che ci sia spazio per tutti, un ampio spazio di confronto politico all’interno, e non fuori. Certamente comunque questa fuoriuscita di alcuni non cambierà le prospettive e gli obiettivi e le basi dalle quali il Pd è nato.
Veniamo al tesseramento: non siete tanti… E in alcune realtà, come a Firenzuola, il Pd è ridotto al lumicino. Negli ultimi anni vi è stato un calo, indubbiamente. Anche se quest’anno vi è stato un incremento. Ma tra i motivi c’è anche il cambiamento del metodo con il quale si partecipa alla vita democratica. Il Pd usa le primarie, ovvero ha allargato la possibilità di partecipazione non solo agli iscritti ma a tutti; e questa è una delle risposte che il pd ha dato all’affievolirsi della partecipazione mediante il tesseramento.
In questo quadro balzano agli occhi i dati di Borgo San Lorenzo. Hai una spiegazione su questo fortissimo incremento? E quando si incrementano gli eserciti si preannuncia battaglia… C’è la possibilità che a Borgo l’OPA, la scalata messa in programma da Borgo Migliore, quando decisero l’adesione al Pd, abbia successo? E che si annuncino parecchie turbolenze? Credo che le maggiori turbolenze a Borgo si siano ampiamente superate. Una delle motivazioni per cui il numero degli iscritti è tornato ad aumentare è dovuto all’ingresso del sindaco all’interno del partito, cosa che ha contribuito certo alla crescita del tesseramento.
Quando c’è un confronto c’è anche uno stimolo all’ingresso di nuovi iscritti, e a Borgo il confronto è più vivace che da altre parti. E questo genera una crescita. La cosa non mi preoccupa. Siamo aperti al confronto e all’arrivo di nuove risorse, ed è il partito il luogo più opportuno per poter gestire e governare il confronto.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 17 marzo 2017