SETTEMBRE GIOVANILE 2001

Festa, incontro e sport

E' difficile per me che sono qui solo da un anno, parlare del Settembre Giovanile: una manifestazione di cui certamente qualsiasi borghigiano potrebbe dire molto di più di me che per quanta passione possa metterci nel seguire il Centro Giovanile del Mugello sono sempre un "importato".

Tuttavia le mie impressioni le posso raccontare.

Bisogna puntualizzare prima una cosa. Se questa bellissima manifestazione vuole avere un'anima, respirare, essere viva sarà ogni anno definita dai suoi risultati intrinseci in termini di coinvolgimento, di respiro, di partecipazione, di festa dello sport e non solo dello sport. Non potrà mai, avere valore semplicemente in base ad un confronto rispetto alle passate edizioni ma dovrà invece -sempre guardando in avanti- imparare a fare ogni anno una verifica che dica tutti i "grazie" necessari ma che chiami sempre a rimboccarsi le maniche per correggere ogni eventuale sbaglio o mancanza.

Quest'anno il Settembre Giovanile ha coinvolto numerosi giovani ma anche tanti bambini e ragazzi (i giovani del domani); ha visto la partecipazione e il tifo spesso sfrenato di genitori e nonni (non si sapeva chi aveva più a cuore la medaglia se il bambino, il babbo o la nonna!); ha coinvolto oltre 120 persone negli arbitraggi, nel servizio ricreativo presso il circolo del Centro, nei servizi logistici legati alla manifestazione.

Sono stati inseriti nuovi giochi come la gimcana in monopattino e recuperate vecchie tradizioni come la corsa dei carretti.

La manifestazione si è conclusa con la giornata della fraternità in cui le premiazioni del Settembre Giovanile dei bambini, il saggio di ginnastica artistica e le premiazioni del Settembre Giovanile dei giovani, la musica fatta da un gruppo di giovani del centro, hanno ulteriormente arricchito questa ormai pluriennale manifestazione di solidarietà con gli amici malati. E' stata una giornata che ha respirato a pieni polmoni vedendo la partecipazione dei malati ma anche di moltissimi volontari (alcuni dei quali sono giovani che hanno partecipato alle gare del Settembre Giovanile), dei bambini e delle loro famiglie. Col loro servizio ai malati in questa giornata i giovani hanno espresso ulteriormente la gioia che hanno vissuto in tutto il mese attraverso i giochi e lo sport.

Il clima (non quello meteorologico spesso, purtroppo, avverso) è stato caratterizzato globalmente dalla gioia di stare insieme e da quel pizzico di competizione che non guasta, se comunque si accompagna al divertirsi anche quando non si arriva primi: questo in particolare per i bambini e i ragazzi che si sono così accostati a sport spesso nuovi per loro, a nuovi amici e ad un ambiente che per loro, come per i giovani e come per gli uomini e le donne di ogni età cerca di essere sempre con le porte spalancate.

Cosa fare in più? Certamente coinvolgere di più la popolazione evitando che questa manifestazione rimanga chiusa in un cortile. Provocare una riflessione su sport, agonismo e gioco mettendone in evidenza i valori umani e anche cristiani. Favorire sempre di più la partecipazione di volontari che si sentano protagonisti di questa bella avventura. Dare una continuità alla manifestazione che non ne sminuisca il valore a fine estate ma che tuttavia porti ad un lavoro che si sviluppi con tutte le componenti della famiglia (bambini, giovani, adulti) in tutto l'arco dell'anno. Infine ultimo ma certamente di importanza essenziale ricordarsi che il Centro Giovanile del Mugello è espressione della parrocchia di Borgo e della Chiesa in genere: come tale, io come direttore del centro, ma ogni persona che lo frequenta, dobbiamo sentirci corresponsabili, di dare un messaggio e di trasmettere un volto, quello di Cristo Signore della vita, che canta, gioca, si diverte e fa festa insieme ad ogni uomo.

Il Direttore del Centro Giovanile del Mugello

Don Vittorio Menestrina