Una tre giorni di incontri in Mugello sul tema migranti
MUGELLO – Sono ormai oltre duecento i migranti accolti in Mugello, e tanti di loro sono sbarcati a Lampedusa, fuggendo da guerre e situazioni a dir poco terribili. Per questo l’associazione “Progetto Accoglienza” ha organizzato una tre giorni per far luce e far riflettere su un fenomeno da parte di chi è in “trincea” ogni giorno.
Parte, quindi, giovedì 24 novembre con una serie d’incontri con Pietro Bartolo, medico a Lampedusa e protagonista di tanti salvataggi in mare. Il medico presenterà il suo libro nella mattina di giovedì presso l’istituto Chino Chini a Borgo per poi spostarsi nel pomeriggio alle scuole medie di Barberino e tornare a Borgo per un incontro aperto al pubblico presso la chiesa di San Francesco dove presenterà il suo libro “Lacrime di sale”. Bartolo è entrato sotto i riflettori della pubblica attenzione prima attraverso la foto che lo ritrae insieme a Favour, bambina nigeriana di nove mesi che perse la madre il 25 maggio nel corso della traversata, ed in seguito con il film “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi.
Venerdì 25 sarà la volta dell’inviato de La Stampa Domenico Quirico. L’incontro, ancora da confermare dati gli impegni del giornalista, si dovrebbe tenere presso la sala del consiglio a Borgo San Lorenzo. Durante l’evento Quirico racconterà le tappe significative dei migranti che nel corso del suo lavoro ha intervistato e dei quali ha raccontato le storie nel suo libro “Esodo”.
Nell’ultimo giorno, sabato 26, interverrà la giovane regista torinese Rossella Schillaci che presenterà il suo film “Altra Europa” al cinema Garibaldi, ore 18.00. Il tema del film sarà un’analisi dell’attuale situazione dei “nuovi esclusi” e di un mondo in cambiamento. Quest’ultimo incontro è stato organizzato in collaborazione con l’associazione Arzach.
“Come associazione – racconta Luigi Andreini, presidente di Progetto Accoglienza – facciamo periodicamente incontri di sensibilizzazione culturale ed informativa sull’immigrazione, giustizia e legalità in un momento in cui questo tema è spesso deviato, amplificato e semplificato. Per questo riteniamo opportuno portare testimonianze forti, reali, di coloro che conoscono a fondo persone e cause”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 novembre 2016