20 richiedenti asilo saranno ospiti all’Istituto Sacro Cuore di Dicomano
La cooperativa Il Cenacolo inizierà un’attività di accoglienza dalla seconda metà di aprile per circa 20 richiedenti asilo presso l’Istituto Sacro Cuore di Dicomano, di proprietà delle Suore dell’Ordine delle Serve di Maria. Questa iniziativa, interamente privata, nasce dalla partecipazione della cooperativa ad un bando indetto dalla Prefettura di Firenze aperto alle strutture private. “E’ sotto gli occhi di tutti che c’è un flusso costante di immigrati verso le nostre coste – aveva detto il Sindaco Stefano Passiatore nella trasmissione Malacoda di Teleiride nella puntata di qualche giorno fa – la Prefettura ha fatto più appelli ai Comuni per cercare di dare disponibilità di strutture. Questi appelli sono andati tutti deserti. Nel mese di febbraio allora ha deciso di fare il bando aperto alle strutture private”.
E la cooperativa Il Cenacolo, a fronte della propria risposta al bando stesso, si è vista autorizzare la struttura che aveva indicato, il Sacro Cuore per l’appunto, per 24 persone. Ma la notizia ha creato nella gente preoccupazioni sincere e “reazioni di pancia”, soprattutto in chi abita intorno all’Istituto. Per questo l’amministrazione dicomanese, sebbene sia stato un bando per privati indetto da un altro ente, indipendente dalla volontà del Comune, ha organizzato un incontro aperto alla cittadinanza il 1 Aprile alle ore 21.00 con la Cooperativa Il Cenacolo e la Prefettura, a cui hanno partecipato circa una settantina di cittadini e, per l’Arma dei Carabinieri, il Capitano Bigi di Borgo San Lorenzo e il maresciallo di Dicomano.
“La riunione è andata bene, toni molto pacati – ci ha detto il sindaco Passiatore – c’era il Vice Prefetto, che gestisce direttamente l’accoglienza, che è stato bravissimo a rassicurare le persone. Ha raccontato infatti che dei 1600 richiedenti asilo accolti dall’inizio di questa operazione, ci sono stati solo due casi di comportamenti non ortodossi, che poi però sono stati espulsi la sera stessa. Per altro in molti comuni del Mugello l’accoglienza è attiva e in nessuno si sono registrati problemi particolari. La struttura a Dicomano sarà pronta il 14-15 aprile, ma non si sa quando arriveranno i richiedenti asilo. Gli ultimi arrivi in Mugello seguivano una programmazione perché servivano a svuotare i centri di accoglienza siciliani, che erano pieni. Il progetto avviato a Dicomano accoglierà chi arriva da ora in poi. Sono tuttavia iniziative temporanee. Si parla di sei mesi come tempo in cui si espleta l’accoglienza perché si pensa che in questo periodo la commissione prefettizia riesca a dare un parere circa la richiesta d’asilo, che potrà essere favorevole o meno”. E sottolinea: “Purtroppo c’è stata molto disinformazione. Le risorse impiegate sono statali e comunitarie, il Comune non ci mette un euro. Quindi nessuna risorsa comunale distolta dal sociale ordinario”.
Dicomano tuttavia, probabilmente, guadagnerà su due aspetti: l’Istituto Sacro Cuore è oggetto in questi giorni di un restauro e di una ristrutturazione per poterlo rendere idoneo e la cooperativa, per assicurare la gestione dell’accoglienza, dovrà assumere almeno 3-5 persone.
Fabrizio Nazio
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, aprile 2015