VOLONTARI MUGELLANI MOBILITATI
Il Mugello per l’Abruzzo
Anche il Mugello si è mobilitato, con generosità, per l’Abruzzo. Come sempre: da una parte Bourturlin di Barberino e Crs di Borgo hanno partecipato, fin dai primi momenti, alla colonna dell’associazione nazionale delle Pubbliche Assistenze; dall’altra le Misericordie, che con trentacinque volontari, rientrati pochi giorni fa, hanno dato una mano nel campo base delle Misericordie d’Italia a Bazzano, un centro a pochi chilometri da L’Aquila.
Dalla
Misericordia di Borgo San Lorenzo sono partiti in nove -il più giovane, Sonny,
vent’anni, che studia da infermiere, il più anziano un finanziere in pensione-
con un furgone attrezzato ed un pulmino, portando tende pneumatiche, da
Scarperia in sette, con due fuoristrada, tre da Vicchio. E con loro volontari
San Piero a Sieve e Dicomano. Del gruppo hanno fatto parte anche due infermieri,
prestando aiuto alla tenda del Pronto Soccorso. In precedenza, tra gli altri, si
erano recati sul posto anche volontari della Misericordia di Bivigliano, e
l'unità cinofila di Scarperia, partita con tre cani.
“Diciamo
che è abbastanza andata bene –dice Giovanni Giusti, della Misericordia di
Scarperia-, viste le difficoltà che non mancano di certo nella gestione di un
campo del genere”. Giusti è rimasto colpito dall’atteggiamento degli sfollati, e
in particolare dei bambini: “Sono tristi, pensierosi. I piccoli sono stati in
gran parte trasferiti sulla costa, ma quelli che erano rimasti lì mostrano
difficoltà psicologiche. Vengono aiutati tantissimo, volontari e operatori
stanno loro vicini, ma è dura. Anche gli adulti si vede che sono in difficoltà.
Si cerca in tutti i modi di farli sentire a loro agio, ma un sorriso è raro da
trovare”. Poi ci si è messo il maltempo, e la terra che non vuol smettere di
tremare. “Anche chi ha la casa in cemento armata, non ci vuol rientrare,
preferisce dormire in terra. E c’è da capirli, perché qui tutti i giorni si
balla”.
Massimo
Parigi, coordinatore del Gruppo Protezione Civile della Misericordia di Borgo
spiega il lavoro svolto dai volontari mugellani: “Dopo aver montato le tende
abbiamo provveduto a portare gli aiuti raccolti a Borgo ad Avezzano, dove si
trova il magazzino delle Misericordie. Qui a Bazzano ci occupiamo della
viabilità e dell’organizzazione dell'assistenza agli sfollati del campo,
dividendoci i turni alla cucina od occupandoci del trasporto delle persone”.
Secondo Parigi, in questo momento “ci sono tanti volontari, forse più delle
persone residenti nel campo”. E si dice colpito fatto che i paesi “sono tutti
deserti, paesi vuoti, impressionante”. “Man mano che ci avvicinavamo –racconta
Niccolò Lucarelli- vedere tutte quelle tendopoli e poi i paesi, sempre più
danneggiati, le case sbriciolate… Ma è stata un’esperienza utile e positiva. Il
gruppo mugellano della Protezione Civile delle Misericordie da anni opera
insieme, e l’esperienza fatta ha dimostrato che il lavoro fatto non era inutile,
e ha portato buoni frutti. E torniamo stimolati ad organizzarci ancora meglio: è
stata un’esperienza incredibile che ci ha dato una spinta ancor più forte a
lavorare insieme”.
Del resto le condizioni in cui hanno operato i confratelli delle Misericordie
non sono facili: continuano le scosse, fa freddo, e “piove sul bagnato”, con
allagamenti nelle tende. Nelle tende manca ancora l’elettricità, e chi fa i
turni in cucina confida che “sgrassare le pentole senza l'acqua calda è
difficile…” Così, dice un volontario di Vicchio, “la stanchezza la sera è tanta,
ma si tiene duro perché siamo un prezioso aiuto a chi vive nella disperazione”.
Quanto
agli aiuti arrivati, e alle modalità di aiuto più corretto, Parigi dice la sua:
“Che si richieda denaro piuttosto che materiali, indumenti, alimenti, è
corretto. C’è il rischio che materiali ed alimenti spariscano: ci sono magazzini
grandi e piccoli disseminati ovunque, container accatastati ma non c'è controllo
su quello che c'è dentro, non si sa cosa contengono e comunque è difficile
gestirli e controllarli. In autostrada si sono viste colonne di camion con
scritto "aiuti per il terremoto". Di roba ne è arrivata tanta, non mancano gli
aiuti. Il denaro invece è di più facile gestione, viene convogliato solo presso
alcuni recapiti e da lì è più facile destinarlo dove c'è effettivo bisogno”.
Intanto si sta già pensando al dopo. La Protezione Civile della Comunità Montana
Mugello sta organizzando l’invio, per alcuni mesi, a turni settimanali, di
gruppi di tecnici, tre a tre, insieme a quattro volontari, che nel campo gestito
da Provincia e Comune di Firenze, si occuperanno in particolare nella verifica
dell’idoneità statica degli edifici: nel darne notizia l’assessore Vittorio
Cavina Pratesi sottolinea un altro aspetto: “Non c’è solo la questione dei
soccorsi –per la quale anche l’esperienza recente ha dimostrato che esiste ormai
una Protezione Civile nazionale molto efficiente, con quella della Provincia di
Firenze che rappresenta una punta di diamante-. Ma una richiesta pressante è
quella di lavorare sul piano della prevenzione dei danni a cose e persone. Un
aspetto sul quale merita dedicare impegno e risorse”.
Paolo Guidotti
- le foto del servizio sono state scattate dai volontari mugellani -
Come in altre occasioni in cui si sono verificati terremoti o alluvioni, anche dopo il terremoto che ha colpito l’Abruzzo, molte persone, motivate dal desiderio di aiutare i numerosi feriti, si sono recate negli ospedali per fare una donazione di sangue. L’ondata di altruismo è stata tale che, ad un certo punto, gli stessi ospedali, tramite i media, hanno dovuto invitare le persone a non recarsi più a donare il sangue perché le scorte erano ormai più che sufficienti.
Attraverso questa
piccola nota il gruppo FRATRES di
Borgo San Lorenzo, vuole invitare tutti coloro che sono disposti a donare il
proprio sangue a seguire alcuni semplici regole.
-
I sangue è
prezioso, per te e per chi lo deve ricevere. Prima di recarti in ospedale chiama
il centro sangue per assicurarti che sia necessario
-
Gli ospedali
necessitano sempre di sangue. Se pensi che donare il sangue è importante
diventa un donatore periodico. E’ anche un modo per controllare
la tua salute
-
Iscriviti ad un
gruppo di donatori di sangue oppure direttamente al centro sangue del tuo
ospedale; sarai sempre informato sulla necessità di donazioni
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i donatori di sangue e ricordiamo che donarlo anche una sola volta può salvare una vita.
Anche l’oceano è fatto
di singole gocce.
“Una goccia nell’oceano” a casa nostra
“
Quali le nuove necessità?
Anzitutto i terremotati de L’Aquila. Per consentire la
ricostruzione c’è bisogno di tanti soldi, e una piccola goccia nell’oceano
possiamo metterla anche noi. Già del mercatino in corso sono stati destinati
mille euro, ed ora quello che sarà raccolto verrà finalizzato a sostenere uno
specifico progetto di ricostruzione attraverso la Caritas italiana.
All’iniziativa partecipano scout, Misericordia, Punto Famiglia e “Filo”.
Il secondo obiettivo è quello di contribuire concretamente al
fondo di solidarietà che in Mugello si sta costituendo a sostegno delle famiglie
in difficoltà per la crisi economica (ne parliamo diffusamente nella pagina
accanto).
Tutti possono dare una mano, consegnando, in tempi rapidi,
presso l’ex-cinema Martinelli oggetti di ogni genere –dischi e arredi, quadri e
videocassette, ricami e libri, piccoli elettrodomestici, casalinghi e ferramenta
usati (ma in buone condizioni), le cose che magari in casa occupano posto e sono
inutilizzate ma che ad altri potrebbero risultare utili. E tutto sarà venduto a
prezzi bassissimi e il ricavato interamente destinato a questi due scopi
Un ringraziamento anticipato a tutti coloro che ci
aiuteranno.
© il filo, Idee e notizie dal Mugello, aprile 2009