OCCHIO ALL’ALCOL, ANCHE IN MUGELLO
Il troppo bere dei giovani
Alcol,
da “no drink” a “no stop drink” il passo è lungo. Ha suscitato sorpresa e
polemiche la recente iniziativa della festa danzante di Pasqua, organizzata
Ma per accorgersi che il fenomeno dell’alcol, tra giovani e
meno giovani, sia sempre più diffuso, non c’era bisogno delle polemiche sul
“drink no stop” a Villa Pecori.
“C’è una crescita, non vi è dubbio –rileva Debora Vené, del
Servizio Tossicodipendenze dell’Asl 10-. E infatti come ci dicono i dati
dell'Azienda sanitaria, l'utenza del Servizio Alcologico Territoriale, che è
appunto la
parte del Sert che segue il fenomeno alcol,risulta anche
negli altri presidi in aumento e si può dire che costituisce mediamente il 25,4%
dell'utenza del Sert”. Un centinaio di persone sono attualmente in carico al
Sert, con un uso prevalente di vino e birra.
“
E per i giovani? “Anche in questo caso non si evidenziano
differenze nelle modalità di consumo rispetto
al livello regionale e nazionale. E' un consumo spesso legato al gruppo,a
partire anche dai 13/14 anni con episodi di bingedrink (bevute concentrate in
periodi determinati) spesso nel fine settimana sia per i maschi che per le
femmine –i dati confermano che le ragazze stanno via via raggiungendo i maschi
nell’uso di alcol- consumati nei luoghi di ritrovo”.
“La festa a Villa Pecori è l’esempio di come il mondo degli
adulti si esprima in modo contraddittorio tra ciò che si dice e ciò che si fa.
Un adulto che organizza feste del genere non riuscendo a uscire da questi
schematisimi per i quali c’è bisogno di scrivere “drink no stop” manda un
messaggio schizofrenico, perché poi è difficile far capire che il consumo di
alcol è dannoso. Com’è contraddittorio un adulto che parla di sicurezza e
controlli e poi al ristorante non riesce a non bere prima di guidare, pur
sapendo che è un fattore di rischio. Sarebbe allora meglio parlare di meno, e
fare quello che si dice”.
Così cresce il numero dei giovani che chiudono i fine
settimana ubriacandosi. Sopratutto di birra e superalcolici, dicono al Sert, ma
ora vanno di moda anche gli aperitivi. E sta diffondendosi l’uso anche del
bicchiere di vino. “Al Sert –dice l’operatrice borghigiana- si stanno
avvicinando anche persone più giovani, che bevono il sabato e la domenica, e si
rendono conto di eccedere, di diventare violenti o dimenticandosi cosa hanno
fatto durante
E sullo sfondo di un buon numero di giovani che trova
nell’alcol il compagno fidato con cui trascorrere le serata sorge una domanda
più grande. Quella del perché di tutto questo. Delle ragioni che spingono i
ragazzi verso l’alcol –o verso le droghe-. Ma questo è un altro capitolo, sul
quale tutti, a cominciare dal mondo degli adulti, dovrebbero interrogarsi di
più.
© il filo, Idee e notizie dal Mugello, marzo 2008