Anche in Mugello è arrivato NIMBY…
MUGELLO – “Not in my back yard”, NIMBY appunto. Acronimo che indica una sindrome –dal nome anglosassone –traducibile con “non nel mio giardino”, della quale spesso siamo ostaggio e che consiste in una miriade di lamentele verso situazioni o piccole e grandi infrastrutture, fatte in nome della tutela del territorio o invocando i propri diritti. Talvolta, invece, più prosaicamente a tutela dei propri spazi privati, difesi in modo piuttosto egoistico.
Stiamo diventando sempre più insofferenti a tutto, sempre meno tolleranti.
Così la protesta si estende, a macchia d’olio. Le troppe auto parcheggiate negli spazi a noi vicini, la palestra della ginnastica artistica troppo alta e brutta, la nuova palestra di yoga che porta gente che occupa i già risicati posti auto usati dai residenti, il ristorante sotto casa, la festa estiva all’aperto che fa rumore: sono tante le segnalazioni di questo tenore, che arrivano anche alla nostra redazione e delle quali spesso diamo conto e pubblicazione.
Ma certo una riflessione dobbiamo farla, tutti. Che le attività creino talvolta dei disagi è vero, che le istituzioni debbano fare del loro meglio per contemperare le diverse esigenze è innegabile, ma certo dovremmo prima di tutto chiederci se quello che ci dà “noia” è utile e necessario, anziché soltanto protestare e dichiararle indesiderabili nei nostri pressi –salvo poi magari fregarsene se vengono realizzate a debita distanza-.
Senso civico è talvolta anche sopportare, e comunque capire che quella tal struttura, o quella attività, hanno comunque un interesse pubblico. Ce lo faceva di recente notare un nostro lettore, a proposito delle polemiche sulla nuova palestra per la ginnastica artistica: “Sicuramente non è la migliore posizione, e non è un capolavoro estetico, ma perché non tenere conto anche dell’esigenza di centinaia di bambini, e del valore del lavoro di tanti volontari e istruttori che si impegnano in un’attività sicuramente positiva?”
La pazienza e la tolleranza sono virtù che andrebbero maggiormente esercitate: per una convivenza sociale più pacifica, e anche a salvaguardia del nostro fegato. Sicuri che brontolare su tutto, come vecchie e incrostate pentole da cucina, ci faccia davvero bene?
Il Filo
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 ottobre 2018
e si vede che chi scrive nno c’ha l’ecomostro della ginnastica artistica davanti casa…………ma farlo tra il campo romanelli e il parcheggio non sarebbe stata meglio??nno avrebbe rotto a nessuno e tutti contenti c era il parcheggio vicino anche………purtroppo se non si fa’ stae male i cittadini nno sono contenti…………..
ma ilr icorso al consiglio di stato che fine a fatto?
Ma lei sa di chi è la proprietà del campo di cui parla? E’ del comune?
nno lo so’ di chi e’ la proprieta ma di sicuro non penso che sia un terreno edificabile per abitazioni.al proprietario nno credo che avrebbe avuto problemi a venderlo al comune tanto senno cosa se ne fa??il comune al limite e in caso eccezionale avrebbe potuto fare l’esproprio pagandolo e non penso che il propetario si sarebbe opposto.
daltra parte se li non ci puoi costruire che te ne fai?meglio prendere due lire dal comune o no??
Basta vedere un’immagine satellitare su google maps per vedere che il campo, nel punto che dici tu, si va restringendo rispetto alla posizione attuale della palestra, probabilmente lì non c’era la distanza minima di legge.
Riguardo al motore ad aria che tiene gonfio il pallone verde, ha le dimensioni di un phon…penso che per i residenti sia ben più spiacevole ascoltare le attività della Fortis
si si il posto c era prova a prendere le misure con google maps o ha traslare con un programma qulsiasi il tendone e tu vedrai che il posto c’era e come se c’era
fai cominciare il pallone da dove c’e le striscie che dal parcheggio vanno perpendiocolari al capannone indove fanno le feste alla fortis e poi tu lo vedi se c era il posto
gli avrebbe attutito anche il rumore dalla fortis!!!!!
Pensare quante centinaia di milioni di bambini non sapranno mai nemmeno cosa sia una palestra e tantomeno la ginnastica artistica… Vergognatevi, vivete in paradiso a vostra insaputa…
Ma perché le mamme o i babbi intanto iniziano a posteggiare negli spazi consentiti (mega posteggio a 30 mt dalla struttura) invece che lasciare le auto dove gli fa più comodo?
la maleducazione al giorno d oggi e’ senza limiti……….