Questa la nota biografica letta da Amos Fabbri prima della consegna ad Angelino Cappelli del “Marradi Award 2014”
E’ in certo qual modo un “enfant prodige” perché a 6 anni già suonava la fisarmonica (quelli che lo ricordano dicono che era anche piuttosto bravo).
Inizia a suonare il basso nella seconda metà degli anni 60 in alcuni gruppi rock di quel periodo.
Suona per un certo periodo anche nella mitica Orchestra Gentilini, una formazione marradese “storica” esistita per oltre 30 anni fino agli anni 80.
Nel 1970 fonda il gruppo rock “La Filiale” assieme ad Amos Fabbri, Giuseppe Roselli ed al maestro Luciano Ravagli, e intanto frequenta il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, corso in contrabbasso.
Nel 1978 assieme a Pepe Gurioli fonda a Marradi il gruppo dei Fario una formazione che propone uno stile jazz-fusion di notevole qualità.
Al 4° anno di Conservatorio interrompe gli studi perché inizia a suonare come musicista professionista a tempo pieno.
Suona come bassista per circa 3 anni nell’Orchestra Spettacolo di Germano Montefiori poi, dopo la parentesi del servizio militare, riprende la professione con l’orchestra Landi Valentini.
Nel frattempo mette su famiglia (qualcuno direbbe mette la testa a posto) e come scelta di vita decide di abbandonare la professione di bassista a tempo pieno e di continuare la sua attività musicale coniugandola con l’attività lavorativa di dipendente pubblico.
Grazie alle suo notevole Know-How in materia di sound, nel 1979 assieme ai musicisti Pape Gurioli, Maurizio Monti e Pier Foschi, realizza uno Studio di Registrazione che ben presto è frequentato da molti musicisti di successo.
Questa attività durerà circa una decina di anni durante i quali inizia a coltivare la passione per la liuteria che lo porta ben presto a costruirsi il suo primo basso (siamo negli anni 80)
Svolge diversi incarichi come curatore del cablaggio, fonico e musicista presso importanti studi di registrazione come quelli di MARCO TAMBURINI a Bologna e di ARRIGO DUBAZ a Milano.
Opera come ingegnere del suono live nei concerti di Pat Metini e Jaques De Jonnette, collabora agli arrangiamenti musicali di alcuni dischi di musica classica e nel frattempo realizza lo studio di registrazione e sala prove ART STUDIO nei locali della stazione di Marradi, attualmente gestito dalla Compagnia Per Non Perire d’Inedia.
Intanto si dedica sempre più alla sua attività di liutaio perfezionandone la tecnica, la ricerca dei materiali, l’efficacia del sound, l’aspetto estetico e funzionale, fino a produrre dei veri e propri capolavori, alcuni dei quali potete ammirare in mostra stasera.
I suoi bassi sono interamente realizzati fin nei minimi particolari in forma artigianale ed ogni esemplare è di fatto un pezzo unico.
Acquisisce una notevole notorietà nel mondo della liuteria tanto che a lui spesso si rivolgono musicisti famosi, sia per consulenza tecnica sia per avere la possibilità di suonare con un suo strumento.
Ha fatto parte, come musicista arrangiatore e direttore, della AKI ORCHESTRA, una big band composta da 17 elementi, nata qualche anno fa a Marradi e scioltasi dopo circa due anni.
© il filo, Idee e notizie dal Mugello, agosto 2014
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