Angolo Telefonia. Un altro giovane imprenditore scommette su se stesso
BORGO SAN LORENZO – Il Mugello giovane che reagisce alla crisi, che crede nella propria capacità di fare impresa. Negli ultimi anni s’è raccontato di negozi e attività -anche storici- che chiudono, ma ultimamente qualcosa sta cambiando, si inizia a vedere nuove vetrine che aprono, con volti giovani che con coraggio ci provano a scrivere una nuova pagina economica per l’Italia, a tutti i livelli. E proprio oggi a Borgo in via Giovanni Della Casa apre “Angolo Telefonia”, titolare è il 27enne Dario Nardoni, esattamente dove prima c’era il precedente negozio sempre Wind. “Sì il punto che c’era prima aveva chiuso, sono molto soddisfatto di essere riuscito ad attivarne uno nuovo, perché a Borgo mancava da diversi mesi. Ce n’era soltanto uno a Vicchio fino ad ora”.
Un giovane che scommette su se stesso, che riapre un ‘bandone’ chiuso, impolverato da troppo tempo. “Ho deciso di investire in questo punto vendita gestendolo per conto mio proprio perché c’è sempre meno possibilità di lavoro per i giovani, soprattutto. Ma sono 6 anni che ho fatto esperienza in questo settore, nel mondo della telefonia: è stato questo quello che mi ha dato la maggior spinta. Proprio per le conoscenze che ho maturato negli anni di ‘gavetta’ sono riuscito ad avere tutti gli ‘ok’ per riuscire ad aprirlo”.
Ora a Borgo, tanti sono i negozi di telefonia, ma Dario è convinto che ci sia ampiamente lo spazio commerciale per la sua attività: “Il settore la crisi l’ha sentita, ovviamente ha sofferto, ma i margini se ne sono avuti sempre abbastanza. Per quanto riguarda la vendita e l’afflusso di clienti, vedo che nei negozi di telefoni non mancano mai entrambi. Oggi, esso sia per lavoro, esso sia per svago, un telefono, o più di uno, l’abbiamo tutti”. E la domanda di tecnologia avanzata non manca di certo: “E’ sempre più difficile – commenta Dario – trovare una persona che cerca d’acquistare un cellulare da 50-100 euro. Preferiscono darti quella cifra in acconto e poi pagarsi le rate per avere telefoni di altissimo profilo per avere performances più importanti, essere sempre connessi, più ‘social’. Le stesse applicazioni richiedono ad ogni aggiornamento un ‘consumo’ di memoria e potenza di calcolo più gravoso, vanno in continuità con l’avanzamento della tecnologia del mercato. Un telefono da 100 euro oggi non è capace di supportare applicazioni come Facebook, che prima richiedevano uno spazio e un uso di memoria e batteria un decimo di quello di adesso”.
Massimo Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 Dicembre 2015