I LUOGHI DI BORGO SAN LORENZO

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Chiesa di Santa Maria a Olmi***

Uscendo dal capoluogo e dirigendosi verso Firenze sulla Faentina, appena superato il ponte sulla Sieve, al primo bivio dopo il rettilineo, si nota subito il campanile della Chiesa di S. Maria a Olmi***, che si trova sulla strada delle Salaiole.

La Chiesa risalirebbe al periodo carolingio (VIII - IX sec.) e originariamente sarebbe stata costituita da una sola navata.  Nel 1280 furono aggiunte due cappelle laterali e nel 1854 vennero realizzate le due navate secondarie.  Oggi il suo interno appare di aspetto ottocentesco, di forma basilicale, con tre navate divise da due file di colonne squadrate; è interamente soffittata e intonacata, con cornicioni decorati a motivi geometrici.

Il presbiterio e l’ abside, rialzati rispetto all’aula, sono invece coperti a volta  e, in quest’ultima, si trova un bell’organo intagliato e dipinto in stile seicentesco.  Il pavimento è interamente realizzato con  tesserine  a  mosaico  di marmo bianco e colorato.

La  grande vetrata policroma  che sovrasta l’ingresso principale e raffigura Cristo Re è opera delle Fornaci San Lorenzo e viene attribuita a Tito e Galileo Chini, così come le sei vetrate semicircolari della navata principale, recanti al centro gli stemmi di famiglie della zona, probabilmente benefattrici della Parrocchia.

All’inizio della navata di destra si trova il tabernacolo in pietra, attribuito a Michelozzo, fatto erigere dalla famiglia Marucelli nel secolo XV.  È costituito da quattro colonne con capitelli e trabeazione in stile corinzio.  Al suo interno un trittico di scuola giottesca del XIV secolo rappresenta “La Vergine del Parto fra S. Cristoforo e S. Antonio”.  L’altare marmoreo è del 1854.

Sul secondo altare di destra si trova una tela raffigurante il “Patrocinio di S. Giuseppe”, e sul terzo c’è una bella tavola con “l’Imperatore Eraclio che riporta la Croce a Gerusalemme”.

A sinistra, accanto alla porta d’ingresso, il fonte battesimale di pietra lavorata in stile medievale è sovrastato da una tela in non buone condizioni fortemente ispirata al Battesimo di Gesù del Verrocchio (mancano solo gli angeli che, nell’originale,  sono attribuiti al giovane Leonardo).

Sopra un altare, dallo stesso lato, una  “Maria  Assunta  e  Santi”  di Alessandro Allori.

(La Chiesa è aperta al culto la domenica: tel. 0558.459.561).