Barberino, il paese delle rotatorie
BARBERINO DI MUGELLO – La lunghissima gestazione della circonvallazione barberinese è legata alle “rotonde”. E’ questa la principale ragione -oltre che problemi interni a Società Autostrade (ovvero il lungo contenzioso sullo smaltimento dei materiali di scavo)- che ha fatto perdere anni per l’apertura dell’importante via di collegamento, prevista negli accordi per la costruzione della variante di valico. Datati 1991.
Alla circonvallazione si è ripreso a lavorare, e nei prossimi mesi, grazie a un accordo tra Autostrade per l’Italia e Città Metropolitana, si potrà aprire il tratto più lungo, di oltre 3 km e mezzo, mentre già nel settembre 2018 era stato aperto il primo tratto, poco più di un km. E’ un’opera che è costata diversi milioni e solo le sistemazioni attualmente in corso sulla sede stradale, già realizzata e asfaltata da anni, hanno un costo di oltre un milione e 200 mila euro, e comprende anche una galleria di 180 metri.
La situazione si è sbloccata grazie alle pressioni del Comune di Barberino e alla disponibilità della Città Metropolitana a prendere subito in carico il tratto (mentre in cambio il Comune si occuperà della manutenzione di via Ferrari, che ora provinciale, diventerà comunale), ma qualche tassello ancora manca.
Perché deve ancora essere convocata a Roma, nella sede del Ministero delle Infrastrutture, la nuova Conferenza dei Servizi chiamata a riapprovare il progetto, modificato con l’aggiunta delle rotonde sulla circonvallazione. Società Autostrade i progetti, finalmente, li ha già tutti presentati. Ma il via libera dovrà venire dalla Conferenza dei Servizi.
Tra i progetti di rotatorie ce n’è anche uno nuovo, chiesto espressamente dal Comune di Barberino di Mugello. Si vuol eliminare il semaforo di viale Matteotti, da sostituire con una nuova rotonda. Anche questo lo realizzerà Autostrade: è già stato progettato, e deve solo essere autorizzato dal Ministero.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 Febbraio 2021