Borgo più cardioprotetto. Umberto Banchi: “E’ il risultato di un rapporto molto proficuo con l’amministrazione”
BORGO SAN LORENZO – In occasione dei festeggiamenti della Misericordia per San Sebastiano è stata inaugurata questa mattina una postazione con defibrillatore DAE semiautomatico in piazza Dante, accanto alle bacheche del comune di Borgo San Lorenzo.
Così commenta Umberto Banchi, provveditore della Misericordia: “Questo risultato è ottenuto grazie alla continua collaborazione che c’è, molto proficua, tra la nostra associazione e l’amministrazione comunale. Avevamo promesso al sindaco che ci saremmo occupati della formazione. L’abbiamo svolta a maggio scorso per 97 dirigenti di società sportive. Abbiamo quindi il piacere oggi, grazie alla donazione che hanno fatto i dipendenti della ditta A.Moda Spa, di poter inaugurare questa postazione che contribuisce a rendere il nostro comune più cardioprotetto. Intervenire con un defibrillatore significa poter salvare una vita”.
Aggiunge il sindaco Paolo Omoboni: “In collaborazione con la Misericordia, il 118 e anche il CRS abbiamo avviato l’anno scorso un percorso sulla cardioprotezione che era rivolto alle società sportive con la formazione di persone che sapessero usare questi apparecchi. C’eravamo poi dati come impegno reciproco quello di riuscire a creare delle postazioni in Borgo che potessero essere di utilizzo da parte di tutti, dando quindi un servizio pubblico a tutti. Un ‘grazie’ alla Misericordia ed uno ad A.Moda che ha permesso l’acquisto di questo defibrillatore, che ci viene dato in dono. Spero che sia una buona pratica che si estenda ad altre associazioni. Oggi, infatti, il presidente degli Amici delle Biblioteche Matteo Guidotti mi ha detto che anche loro doneranno un defibrillatore alla palestra delle scuole elementari”.
Conclude Omoboni: “E’ vero che questo percorso era partito perché c’era un obbligo di legge, però io penso che sulla salute delle persone e soprattutto sulla possibilità di salvare una vita non ci sia legge che tenga. Quindi noi vogliamo dotarci di defibrillatori, non solo nelle società sportive, ma anche in luoghi pubblici perché questo può fare la differenza”.
Il pievano don Maurizio Tagliaferri ha benedetto infine la postazione con queste parole: “Che nessuno debba servirsi di questa apparecchiatura. Nel momento però in cui dovrà farlo, possa ritrovare la sanità del corpo”.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 17 gennaio 2016