BARBERINO DI MUGELLO – Il 26 febbraio 1994 veniva inaugurato il teatro Corsini, rinato dalle ceneri di un vecchio cinema di paese per diventare polo culturale per Barberino. Una novità per il paese, che ha visto le sue proposte culturali moltiplicarsi, grazie ad un luogo dove ospitare spettacoli teatrali, ovviamente, film ma anche conferenze, un luogo per i saggi scolastici, per le premiazioni ed altro ancora.

All’inaugurazione, trent’anni fa, erano presenti l’allora sindaco Paolo Cocchi, Gian Piero Luchi in veste di vicesindaco e l’assessore alla cultura Cristina Baldini che racconta quel giorno con rinnovato entusiasmo: “Sono davvero passati trent’anni? – racconta l’ex assessore – il tempo vola! Però, se ritorno a quel giorno, ricordo bene le sensazioni che ho provato. Era la mia prima esperienza come amministratore, avevo trent’anni ed ero stata incaricata dal sindaco Cocchi come assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione subito dopo le elezioni. Dopo tanti sforzi eravamo riusciti a riaprire il teatro comunale che, dietro sé, aveva già una lunga storia ed i cui lavori di riqualificazione erano stati lunghi a causa del fallimento della ditta aggiudicataria con conseguente allungamento dei tempi di riapertura. Il giorno dell’inaugurazione ero molto emozionata, presentare questo progetto, questa grande opportunità per la comunità mi rendeva molto orgogliosa, ed il teatro in sé era molto bello, come lo è ancora oggi”.
Nel corso dell’inaugurazione, oltre ai discorsi di rito, si tenne un concerto di archi a cura del Maggio Musicale Fiorentino ed uno spettacolo teatrale di Claudio Bisio, che all’epoca non aveva ancora raggiunto il successo di oggi.
“Moltissime persone parteciparono a quell’evento – continua Baldini – e tutti erano veramente molto entusiasti, forse lo ricordo così bene perché oggigiorno c’è un maggiore senso di distacco e critica nei confronti di tutto ciò che ci circonda, in particolare delle novità e di ciò che viene rinnovato, mentre ai tempi c’era un maggior sostegno da parte della popolazione. Per noi dell’amministrazione comunale era il raggiungimento di un traguardo importante, eravamo tutti in qualche modo alla nostra prima esperienza dopotutto e, quel giorno, ci accompagnava la soddisfazione di aver raggiunto un obiettivo di rilievo,, che andava a braccetto con la convinzione che si potesse incidere anche sul territorio. All’epoca, poi, una delle sfide riguardava anche la gestione del teatro stesso. Infatti, avevamo escluso fin da subito una gestione diretta da parte del Comune ma non era semplice come adesso, da un punto di vista procedurale, assegnare progetti pubblici all’esterno. Il Comune, tramite bando, assegnò la gestione alla compagnia “Occupazioni farsesche” garantendo un contributo ma non le spese totali. In pratica puntavamo al fatto che il teatro ‘camminasse sulle proprie gambe’ sfruttando le proprie capacità come spazio funzionale, tramite iniziative culturali, abbonamenti per le stagioni teatrali. E così è stato perché negli anni ha ospitato il cinema, svariate compagnie teatrali, con spettacoli molto interessanti e prime nazionali, saggi, convegni e molto altro”.
Un progetto, quindi, che dopo trent’anni si conferma un successo vista la continua presenza del teatro nelle proposte culturali del Comune, e del pubblico che ogni anno conferma il proprio sostegno ed interesse verso le iniziative che vengono offerte.
“Tuttora – conclude l’ex assessore – frequento il Corsini, l’ultimo spettacolo a cui ho partecipato è ‘Il Duce delinquente’ (articolo qui). Dopotutto ha sempre presentato un programma di attività di alto livello sfruttando la versatilità dell’edificio, per questo devo fare i complimenti alla Compagnia Catalyst, che da molti anni ha in gestione il teatro, per il suo costante impegno nel proporre molte attività interessanti anche una volta terminata la stagione teatrale. Sono veramente molto bravi ed appassionati, decisamente all’altezza del compito che devono ricoprire, riuscendo a collaborare con le associazioni locali e non solo”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 Febbraio 2024