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La copertina di questo mese
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 arte - cultura

LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MARIO CALZOLAI

Grande successo 
per “Mugello in bianco e nero”

La galleria fotografica di Mario Calzolai (in preparazione)

Sarà stata senz’altro l’amicizia, la conoscenza e l’affetto che lega tanta gente con l’autore, sarà stata l’ottima organizzazione della serata da parte dell’assessore alla cultura Patrizia Gherardi; sarà stata l’ambientazione nei prestigiosi e adattissimi ambienti di Villa Pecori Giraldi. Fatto sta che la serata di presentazione del libro di Mario Calzolai “Mugello in Bianco e Nero”, tenutasi la prima domenica pomeriggio di dicembre ha avuto un grande successo, con una partecipazione di pubblico davvero notevole.

Agli “ingredienti” sopra citati vanno aggiunti senz’altro l’apprezzamento per la piccola ma significativa mostra fotografica allestita per l’occasione a Villa Pecori, ma soprattutto l’intervento del prof. Niccolò Niccolai, che con l’ausilio di 19 immagini tratte dal libro ha letto in profondità l’opera di Calzolai. E grazie a questo intervento la serata si è trasformata, crediamo, in due ore di cultura e riflessione, arricchita anche da alcuni interventi del pubblico (da ricordare soprattutto quello di Carlo Adini, che ha sottolineato come le fotografie di Mario Calzolai siano state realizzate con la strumentazione più semplice ed economica, senza filtri, zoom o grandangoli, un fatto non soltanto tecnico ma una scelta precisa di approccio e di ‘genuinità’). La “lezione” di Niccolai, offerta con grande semplicità, ma con contenuti davvero ricchi, spaziando dai più vari riferimenti culturali a riflessioni spirituali veramente profonde e sincere, ha colpito il pubblico, che ha seguito con grande attenzione il suo intervento.

E al termine, durante il rinfresco offerto dall’amministrazione comunale borghigiana, si avvertiva chiaramente una soddisfazione generale: per un libro considerato un’opera davvero importante e riuscita, per un autore-fotografo schivo, che ha avuto il giusto riconoscimento delle sue capacità e di una passione ultra-decennale, per un clima “familiare” che durante la serata si è venuto a creare, e insieme per la profondità delle cose ascoltate.

E i ringraziamenti che durante la serata sono stati fatti, una volta tanto non erano formali, ma la gratitudine per il contributo che ognuno ha offerto per la riuscita dell’operazione –dalla cooperativa San Lorenzo che generosamente ha consentito la pubblicazione, all’assessore Gherardi che ha promosso la serata, dal prof. Niccolai a tutti i collaboratori che hanno lavorato all’organizzazione- era sincera e palpabile.

Anche “Il filo”, naturalmente, è molto soddisfatto: perché questo volume –e la stessa serata di rappresentazione- rappresentano un altro tassello, e di particolare valore, a un’attività di presenza culturale che in questi anni, nel nostro piccolo, abbiamo cercato di dispiegare. In fondo c’è un filo costante che lega le diverse iniziative editoriali che abbiamo intrapreso, i libri che abbiamo mandato in stampa, il disco di concerti d’organo di Marco Corsi, la videocassetta sulla presenza salesiana a Borgo San Lorenzo, e lo stesso nostro mensile, che ormai dai 15 anni esatti, pubblichiamo, oltre a varie altre attività culturali, incontri, conferenze e concerti. E questo filo che lega tutto è il desiderio di offrire un contributo, pur limitato, alla nostra comunità, un contributo di idee e di spazi di confronto e di riflessione, di crescita culturale, di informazione. Il filo che lega queste cose è l’amore per la nostra terra e per la gente che la abita: e questa caratteristica l’abbiamo ritrovata pienamente nelle fotografie di Mario Calzolai: che sono senz’altro fotografie molto belle, opere d’arte fotografica; che sono senz’altro un pezzo importante di storia di Borgo San Lorenzo e del Mugello perché ritraggono scorci, volti, usanze, modi di lavorare che in gran parte non ci sono più e che, grazie a Dio la pellicola e l’occhio attento di Mario hanno fissato in modo indelebile nella memoria. Ma che sono soprattutto una dichiarazione d’amore verso una terra e la sua gente, ed è questa passione, questo affetto che ha aiutato Calzolai ad essere così efficace, così poeta. Perché come le parole dei poeti esprimono sensazioni e pensieri che vanno ben oltre le nude parole, anche le immagini di Calzolai sanno andare oltre, toccando il cuore. Per questo non c’è che da dirgli grazie, ed essere contenti per aver potuto realizzare questo libro.


Un libro straordinario

Pubblichiamo alcuni passaggi dell’intervento del prof. Niccolò Niccolai, ispettore onorario della Sovrintendenza e artista, in occasione della presentazione del libro.

(...) Anzitutto la scoperta del libro è stata tanto umana, tanto profonda, tanto poetica, quanto le suggestioni, i ricordi che sono nel cuore. (...) Questo è un libro adatto per ricordare le persone che ci hanno cresciuto, le persone che ci hanno dato i natali, perché mi sembra che lo spirito che lo pervade è questo, un’attenzione all’umano attraverso un occhio estetico, profondamente estetico, come lo siamo noi italiani, come lo siamo noi toscani, come lo siamo noi mugellani. C’è un humus dentro, un humus antico, connaturato, che viene fuori dalle inquadrature, dalle scelte chiaroscurali, e questo è uno dei motivi per cui stasera oso commentare un lavoro che di per sé non avrebbe bisogno di parole. (...)

Il fatto che queste immagini siano in bianco e nero, è un linguaggio che mi è connaturato: un linguaggio in bianco e nero è un linguaggio essenziale. Il colore è importantissimo, è una gioia infinita per gli occhi e talvolta è una gioia esaustiva, un compiacimento molto edonistico. Ma il bianco e nero, pur rimanendo un linguaggio accattivante e soddisfacente, ci spinge alla riflessione, alla meditazione. Il disegno è qualcosa che va sempre oltre l’apparenza, le immagini in bianco e nero sono le più vicine a un rapporto riflessivo, spirituale.

(...) Sia chi ha fatto la presentazione, sia chi ha scritto i testi, entrambi hanno fatto un lavoro stupendo: mi sembra che lo spirito che unisce il testo con le immagini sia dello stesso livello, della stessa profondità. A me è stato utile leggerlo, come è stato utile parlare con Mario Calzolai e con sua moglie Renza per aprire a queste immagini un retroscena. Spero che sia un retroscena che anche voi andrete a cercare, perché l’apparenza di queste immagini è soltanto una parte della grande bellezza che sta dietro l’immagine.

Voglio infine ringraziare gli amici del Filo perché hanno fatto un lavoro straordinario, e in particolare Nicoletta Martiri Lapi, specialmente per quello che ha scritto all’inizio del capitolo “Una terra di fede” (...) Ecco, ho letto poche cose che parlano così chiaramente della fede e del sentimento religioso: le sono davvero grato.

prof. Niccolò Niccolai


© il filo, Idee e notizie dal Mugello, dicembre 2002
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