Paolo
Casati, il poeta contadino E'doveroso ricordare la figura dei mugellano Paolo Casati, spentosi di recente nella sua casa di Badia a Settimo, all'età di 86 anni: un uomo buono, di grande fede, che ha partecipato a lungo alla vita sociale e religiosa della nostra terra. Lasciò il Mugello 28 anni fa, ma fino all'ultimo il suo Mugello gli è rimasto nel cuore, informatissimo, grazie anche alla stampa locale, di tutto quanto qui accadeva. E quella genuina spontaneità di vita in Paolo Casati si era fatta anche poesia: lui, autodidatta, scrisse più di cento "poesiole", dove racconta i momenti salienti della sue esistenza difficile, ma ricca di passioni, báttaglie, idealità. Lo chiamarono il "poeta contadino", e nelle sue poesie ha saputo ritrarre con schiettezza il Mugello, con i suoi valori e le sue caratteristiche, alle quali è rimasto fino alla fine fedele. Paolo Guidotti PREGHIERA di Paolo Casati 0 mio Signore Onnipotente Iddio
lascia che dal sermon della montagna possa un insegnamento trarne anch'io. Perdonami dell'alma la magagna che a tempo opportun sarà purgata, poiché la doglie il Tuo Ben guadagna. La sete di giustizia già invocata presso li facitor rimasta è vana. Riguardo alle pensioni se l'han scordata. Fors'è indegna della gente umana, vista dagl'occhi di su quell'altura. Oppure gli sta ben la massa nana.
Purtroppo, mio Signore, ho gran paura da parte mia di perder la pazienza verso chi adopera la doppia misura. La sete di giustizia non dispensa d'attender l’Aldilà. Perché sia paga anche chi vive vuol qualcosa a mensa. |
© il filo, idee e notizie dal Mugello, ottobre 1991 |