Case occupate, redditi pignorati, i contenziosi tra vecchio e nuovo Forteto
VICCHIO – DICOMANO – Si torna a parlare del Forteto, sulla stampa – Nazione e Corriere Fiorentino -. Tema principale è il rapporto tra la cooperativa agricola, l’azienda, da una parte, e il gruppo legato a Rodolfo Fiesoli dall’altro. Gruppo che in parte continua ad occupare e a risiedere negli immobili della cooperativa.
In passato il commissario governativo del Forteto Iacopo Marzetti aveva dato la disdetta dei contratti, e la stessa cooperativa ha continuato su questa linea, prevedendo anche la possibilità dello sfratto.
Intanto però sono state riconsegnate le chiavi di due strutture, la “Chiesa” -un complesso di tre fabbricati intorno alla cappella-, e “San Lamberto”, un ex- grande fienile, ristrutturato su tre piani. Entrambe sono in vendita. Il piccolo borgo intorno alla chiesa ha un costo di circa 800 mila euro, San Lamberto di 350 mila.
I rapporti tra vecchio e nuovo Forteto non sono così ancora sciolti. Sono ancora residenti lì diverse persone della cerchia di Fiesoli, che occupano la villa e altri fabbricati.
E la cooperativa, oltre al contenzioso sugli immobili, ha chiesto a Fiesoli e ai suoi di accollarsi l’onere dei risarcimenti alle vittime, che la stessa cooperativa si è accollata, per un importo di un milione e 600 mila euro. Per questo il “Forteto” ha fatto pignorare parte delle loro pensioni e Tfr, e confiscare le azioni della cooperativa che nove di loro possedevano. E i legali del Forteto hanno preso di mira anche due immobili di proprietà di due dei nove membri della comunità (uno dei comproprietari è lo steso Fiesoli), per chiedere al Tribunale di sequestrare anche questi. Per recuperare quanto versato per i risarcimenti.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 Febbraio 2021