SECONDO TAGLIO DEL NASTRO PER LA CASA SCOUT
Castellonchio, ancora più bello
Ha avuto due inaugurazioni, ma se le merita tutte. Per la bellezza del luogo, e soprattutto per il suo grande valore sociale e umano. Perché ormai da quattordici anni intorno alla casa di Castellonchio, nel comune di Borgo San Lorenzo, sopra Casa d’Erci, gestita dal gruppo Scout borghigiano si muovono attività contrassegnate da passione e gratuità. La prima l’ha voluta ricordare Fabio Barletti, al momento dell’inaugurazione numero due, agli inizi d’ottobre: “mi sembrava giusto ricordare Rino Spoglianti, che aveva in concessione dalla Comunità montana l’immobile, ma che non ci pensò due volte quando gli fu chiesto di rinunciare a nostro favore. Non capita tutti i giorni di trovare una persona così disponibile”.
E
la disponibilità ha accompagnato fin dagli inizi questa struttura, di proprietà
demaniale, concessa nel 1994 dalla Comunità montana al gruppo scout: “Tantissimi
–dice Barletti- hanno dato una mano: artigiani, ditte che hanno fornito i
materiali, banche che hanno contribuito. E tanta gente, genitori di ragazzi
negli scout ma non solo, che hanno passato giornate intere per tirar su e
migliorare la struttura”. Tanto che è nato un gruppo, gli “Amici di
Castellonchio”, una quindicina di persone e di amici, che lavorano costantemente
per migliorare la struttura.
Castellonchio,
in mezzo ai boschi dell’Appennino mugellano, è composto da una casa, dove sono
state realizzate cucina, refettorio e camere, con 35 letti, un fienile che serve
come sala polivalente, ed un edificio più piccolo che serve da cambusa,
magazzino e bivacco, con una stanza dormitorio a disposizione degli
escursionisti che passano di lì.
Alcuni anni fa però non mancarono le preoccupazioni: proprio di sotto, attraverso il monte, passa la galleria “Firenzuola” dell’alta velocità. E con la messa a secco delle sorgenti, il terreno argilloso si è mosso e nelle mura degli edifici si sono mostrate crepe profonde. Tav e Cavet non hanno potuto negare la responsabilità, e alla fine hanno pagato: è stata l’occasione per risanare la struttura, ed anche per migliorarla: il fienile è stato tutto finestrato, si sono rinnovati elementi strutturali, ed è stato realizzato il bivacco, tanto che ora Castellonchio si fregia della qualifica di “rifugio alpino”. Da qui la seconda, più recente inaugurazione.
Il
flusso di gente intorno a Castellonchio però non si è mai arrestato, e dal 1994
si calcola che oltre 300 gruppi scout, con 9000 ragazzi, provenienti da tutta
Italia, dal Trentino alla Sicilia, sia passato da questa casa nel cuore dei
boschi sopra Grezzano. Le richieste sono tantissime, e i gestori hanno un
piccolo rammarico: sarebbe infatti necessario prevedere anche uno spazio per le
tende, per i campi scout. Esigenza alla quale sembrerebbe banale dare soluzione,
ma che invece le complicazioni burocratiche, tra comune, Asl e Forestale, hanno
ancora, da anni, lasciato irrisolta.
La casa, comunque, è sempre piena: fino al prossimo 6 gennaio con c’è un week-end libero, e già arrivano le richieste per l’estate: “La precedenza –dice Fabio Barletti, del gruppo Amici di Castellonchio- viene data ai gruppi scout, poi a gruppi e parrocchie. Non è disponibile invece per cene e feste, perché lo scopo della struttura è uno scopo sociale”. Naturalmente, i contributi che vengono richiesti per l’uso di Castellonchio vanno tutti per finalità sociali. Non c’è infine alcuno scopo di lucro, e i proventi vengono interamente destinati all’attività dei gruppi scout e, costantemente, a scopi di beneficenza, dalla Caritas al Grappolo, dal Centro Giovanile alla Parrocchia.
il filo
© il filo, Idee e notizie dal Mugello, ottobre 2008