Chiude il punto prelievi dell’ospedale del Mugello. Perché? Il commento di Piera Ballabio
BORGO SAN LORENZO – Ci hanno raccontato durante questo lungo periodo di pandemia l’importanza della sanità pubblica. Non c’è stato partito che non abbia dichiarato la volontà di rafforzare il servizio pubblico sanitario. Ed invece giunge la notizia dalla nostra ASL che dal 2 agosto, il punto prelievi dell’ospedale del Mugello – appaltato esternamente – sarà trasferito allo studio Auxilium–Infermieri e Professionisti Associati, in viale IV Novembre 49/A a Borgo San Lorenzo.
E’ una decisione in linea con gli appalti esterni già affidati in altre aree della ASL Centro. Nei complessi ospedalieri si fanno pochissime analisi solo per particolari pazienti mentre il resto dei cittadini deve rivolgersi a laboratori privati.
Mi dispiace che l’ASL per l’ospedale mugellano invochi cause diverse per la chiusura evitando così di difendere la scelta di affidamenti esterni consolidata in palese contrasto con la sbandierata difesa della sanità pubblica.
Cause ingiustificate quali la necessità di di riorganizzare le attività in vista dell’avvio dei lavori, nel febbraio 2022, di riqualificazione dell’ospedale. Lavori di cui ad oggi nessuno ha dato notizia. Nel marzo 2020 fu affidata esternamente al Consorzio Mytos di Aosta la progettazione definitiva ed esecutiva per il consolidamento e ampliamento dell’ospedale ma non ci risulta che sia stata ancora effettuata la gara per l’individuazione della ditta esecutrice dei lavori. Quindi l’inizio dei lavori a febbraio è per ora una mera speranza. E comunque solo un esame accurato della progettazione avrebbe potuto validare la reale necessità dell’eliminazione del servizio prelievi.
Lo studio Auxilium ha sempre espresso una notevole professionalità nella fornitura di servizi sanitari: tuttavia mi domando come potrà far fronte a problemi logistici dovuti al posizionamento sul viale in particolare nel giorno di mercato, e soprattutto come potrà funzionare il servizio di day service (Il personale infermieristico si occupa della pianificazione dell’intero percorso diagnostico di particolari casi clinici prenotando tutti gli esami richiesti dallo specialista all’interno dell’ospedale evitando così in molti casi ricoveri ospedalieri).
Piera Ballabio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 Luglio 2021
Concordo pienamente con quanto commentato da Piera Ballabio e sulla volontà di svuotare progressivamente la sanità pubblica inoltre vorrei ricordare che l’ospedale ha pure chiuso la metà di u reparto per mancanza di personale mentre tutti i politici in era covid sbandieravano centinaia di assunzioni per potenziare gli organici … chissà forse durante la prossima ondata di pandemia appalteranno anche i reparti COVID ! La Lombardia non ha insegnato nulla ed il COVID è vero che ci ha cambiati; in peggio
Il problema è che questo Ospedale è in Mugello … e ahimè, i politici e chi amministra il bene pubblico sono quello che sono (compreso colei che ha scritto l’articolo).