Spuntano
come funghi, sostituiranno i partiti?
L'opinione
del sindaco di Barberino di Mugello Il Mugello dei comitati E' un fenomeno ormai evidente e consolidato: comitati locali di ogni genere spuntano come funghi. Ci si faccia caso: se dieci anni fa le pagine locali dei giornali erano piene di iniziative, proposte, critiche, polemiche dei partiti politici, oggi sono spesso i "comitati" ad intervenire, sollecitare, criticare, sollevare problemi. In Mugello poi questa avanzata dei Comitati risulta più spinta anche per la presenza di vari problemi, soprattutto di ordine ambientale, per la costruzione di grandi opere come la ferrovia ad alta velocità, e presto la variante di valico. E ulteriore "lievito" al sorgere dei comitati è la questione dei rifiuti, con il Mugello destinato ad ospitare una grande discarica comprensoriale e un impianto di compostaggio. E' dunque importante capire genesi e meccanismi di questi nuovi organismi. Per farlo abbiamo dato la parola ad alcuni Comitati mugellani. Non dimenticando l'azione di comitati fiorentini, come l'associazione "Idra", instancabile spina nel fianco per i fautori e i realizzatori della ferrovia ad alta velocità.
Concorda con l'analisi anche Marzia Malavolti, di Firenzuola: "Il comitato per l'Imolese è sorto perché di fronte alla massiccia presenza dei cantieri dell'alta velocità, ai rischi per la circolazione, ai gravi disagi per la gente, non ci sentivamo tutelati dall'amministrazione pubblica. I comitati nascono così, perché coloro che dovrebbero difendere i cittadini stanno dall'altra parte. Non si dimentichi tra l'altro che su tante questioni che riguardano il territorio vi sono grandi interessi economici". E di fatto il Comitato per l'Imolese, spesso, si è sentito impotente. "Ormai dice Malavolti- siamo pochi, perché la gente è demoralizzata: abbiamo scritto, parlato, chiamato il Prefetto. Ma chi ci ha ascoltato? E allora qualcuno di noi ha puntato anche sulla politica: all'inizio nel nostro Comitato c'erano di tutte le posizioni, ma poi, visto che le nostre amministrazioni sono tutte di un colore, qualcuno ha preferito lasciare". Spesso si accusano i Comitati di settorialità, e di essere monotematici, ma Malavolti non è d'accordo: "Da parte nostra abbiamo sempre cercato di occuparci non di un solo problema, ma di vedere le questioni più in generale. A cominciare dalla viabilità, sollecitando, invano un riordino della viabilità ordinaria. Invece il comune di Firenzuola, a mio giudizio, ha perso una grande opportunità, e ha preferito spendere male e in maniera illogica 30 miliardi, piuttosto che ottenere strade davvero utili, in grado di collegare Toscana e Romagna". Anche Paola Meli, di Galliano, rigetta l'accusa fatta ai Comitati di "egoismo" e settorialità: "Un Comitato nasce per difendere questo concetto di bene comune, cioè bene di tutti, al di sopra e al di fuori degli interessi personali e di partito; non esiste una difesa egoistica quando si parla di ambiente, di salute pubblica e di sicurezza".
Chi invece non ha ancora abbassato le armi è il Comitato cittadino di Luco-Grezzano, nato nel febbraio scorso, quando a Luco si sparse la notizia del pericolo che correvano le sorgenti della zona, impattate dagli scavi delle gallerie della ferrovia ad alta velocità. Il Comitato è molto attivo, formato com'è da una ventina di persone che si incontrano regolarmente anche più volte la settimana, con accanto un centinaio di persone che collaborano in maniera più esterna. "Le ragioni del sorgere di numerosi comitati nel Mugello -spiega Luca Tagliaferri- può essere ricercata in una politica svolta dalle istituzioni, non abbastanza attenta alle problematiche del nostro territorio. Vediamo quasi il Mugello come una terra di conquista, dove tutti vogliono farci qualcosa. Proprio il presidente della Regione Martini, rispondendo a una nostra domanda, ha detto che a lui "il Mugello sta a cuore come il Chianti". "Forse però pensiamo noi- i cittadini di quelle zone o le amministrazioni locali sono state più attente". Il comitato non è preconcettamente contro all'ente locale, ma non si tira indietro quando si tratta di pungolare e criticare: "Il nostro rapporto con le istituzioni locali diciamo che è di controllo: per loro siamo motivo di disturbo, anche se da parte nostra riteniamo di svolgere un servizio, che consente anche a loro di rimediare errori, che è umano commettere, ma sarebbe folle continuare a fare". Anche i rapporti tra politica e comitato sono chiari: "I partiti presenti localmente ragiona Tagliaferri- sono divisi in chi governa e chi fa opposizione. Chi governa sembra prenda tempo, come fanno d'altronde i responsabili a livello più alto. E chi sta all'opposizione ci sembra svolga questo compito in maniera costruttiva, senza mezze parole, anche se il potere di intervenire è limitato. Ci teniamo comunque a ribadire che nel comitato ci sono persone che si identificano con l'una e con l'altra parte, e collaborano pacificamente sicuri che anche questo serve".
PARLA IL SINDACO DI BARBERINO "Favorevole
ai comitati,
"Dico subito -esordisce- che per principio sono favorevolissimo ai comitati. Anzi, sto cercando di favorirne la nascita, nelle frazioni come tra le categorie. Ho proposto ad esempio di formare un comitato ai commercianti, perché abbiano uno strumento di rappresentanza più adeguato, e lo Statuto comunale che andremo ad approvare prevederà comitati di frazione, in grado di favorire un confronto tra frazioni e amministrazione". Luchi, che nel suo partito, il Pci prima, il Pds e i Ds poi, ha sempre partecipato attivamente, riconosce che la nascita dei comitati è parallela al vuoto lasciato dai partiti. "Fino a qualche anno fa -dice- la gente si sentiva rappresentata completamente dal partito e gli delegava la rappresentanza. Ora questo riferimento è venuto a mancare completamente, così come si sono assai affievoliti i vincoli di appartenenza. Vincoli che magari talvolta frenavano l'iniziativa dei singoli. Ora ci si sente più liberi". Però Luchi mette in evidenza che anche nelle fila dei comitati la politica può giocare un ruolo, e non sempre nobile: "C'è il rischio che un comitato divenga strumentale, quando viene influenzato dalla presenza interessata di esponenti di partito. Questo è accaduto in passato anche con i vecchi consigli di frazione, che spesso non hanno funzionato perché di fatto erano espressione diretta dei partiti: chi era dei partiti di maggioranza diceva sempre bene, chi invece faceva parte delle opposizioni diceva sempre male". Anche sulla recente esperienza di Galliano il sindaco barberinese ha qualcosa da dire: "Due aspetti mi sono dispiaciuti: l'inciviltà con la quale qualche esponente si è espresso verso l'istituzione; e poi qualche volta il fatto di come sia apparso evidente che il rancore era fondato soltanto su vecchie ruggini di natura politica". La politica insomma non è uscita di scena, ma sarebbero cambiati i soggetti. Luchi però conta in un ritorno dei partiti: "Non a breve né a medio termine, perché per il momento tra partito e comitato vince il comitato. La partita sarà lunga. Ma io sono sempre ottimista. E credo che se i partiti sapranno parlare di cose concrete, lasciando da parte l'ideologia ed occupandosi di più dei problemi dei cittadini, sapranno ritrovare un ruolo determinante. Anche perché il partito può avere quella capacità di mediare tra i diversi interessi, cosa che il Comitato, per la propria settorialità, spesso non riesce a fare".
LA MAPPA DEI COMITATI
BARBERINO DI MUGELLO Comitato per la tutela dell'ambiente e la salute pubblica - Galliano di Mugello (cava per la variante di valico) Comitato di Butteri (variante di valico)
FIRENZUOLA Comitato per la statale Imolese (alta velocità) Comitato Valle del Diaterna (alta velocità) Comitato di
Traversa contro la cava di Sasso di Castro
BORGO SAN LORENZO Comitato di Faltona contro l'impianto di compostaggio Comitato cittadino di Luco-Grezzano (alta velocità) Comitato campo sportivo area Niccoli - Luco di Mugello
VICCHIO Comitato
contro la discarica di Toiano SCARPERIA Comitato per la bonifica del laghetto di Sant'Agata
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il filo, Idee e notizie dal Mugello, settembre 2000 |