Consulta delle Associazioni di Marradi, intervista al presidente Luciano Neri
MARRADI – In seguito agli articoli usciti nei giorni scorsi (articolo qui), abbiamo pensato di dedicare un’ulteriore spazio di approfondimento alla Consulta delle Associazioni con un’intervista al presidente Luciano Neri.
Consulta delle Associazioni di Marradi: di cosa si occupa, quando e come è nata? La consulta è un organo consultivo dell’amministrazione comunale ed è composta da un membro designato da ciascuna associazione iscritta all’albo delle associazioni, distinte in cinque sezioni: sezione sociale e assistenziale, sezione ricreativo e culturale, sezione sportiva, sezione ambientale, sezione di categoria. La legge n. 142 del 8/6/90 prevedeva già l’istituzione della Consulta ma di fatto ha preso corpo nel comune di Marradi nel 1998, ed in modo operativo solo nel 2000. In fase di costituzione era composta da 23 associazioni, per poi arrivare alle attuali 44, distribuite fra le 5 sezioni.
Come si è evoluta in questi anni e quali sono state le risposte da parte delle associazioni locali? Come ho detto precedentemente è nato come organo prettamente consultivo che veniva convocato dall’amministrazione comunale in occasione di alcuni eventi (es. presentazione del bilancio), poi le associazioni aderenti hanno ritenuto che la consulta potesse e dovesse diventare qualcosa di più funzionale e utile e che dovesse avvalersi di un regolamento specifico per il suo funzionamento con funzioni oltre che consultive anche di proposta e di stimolo verso l’amministrazione comunale, nonché anche promotore di iniziative e interventi coordinati sul territorio. È stato proprio questo principio di iniziativa che nel 2000 le associazioni pensarono di costituire un Fondo di Solidarietà, mossi soprattutto da un evento grave accaduto ad un nostro giovane concittadino. Possiamo dire che dal 2000 il Fondo ha raccolto oltre 30.000€ che sono stati utilizzati per far fronte ai bisogni delle persone residenti nel nostro comune in stato di necessità.
Esattamente il Fondo di Solidarietà e a chi è rivolto? Le modalità di accesso al fondo hanno un iter ben preciso e sotto il diretto controllo dei servizi sociali del comune di Marradi. L’assistente sociale propone e valuta i casi segnalati, dopo aver verificato lo stato di bisogno della persona, dopo aver verificato le risorse disponibili dall’Ente Pubblico (Comune/Società della Salute), trasmette una specifica richiesta scritta di utilizzo del fondo al presidente della Consulta che provvede all’erogazione del contributo in collaborazione con la Confraternita di Misericordia che funge da tesoriere. Il fondo viene alimentato dalle singole associazioni con iniziative promosse durante l’arco dell’anno, dai singoli cittadini con donazioni e offerte e dalla Festa del Volontariato che è diventata un appuntamento annuale dove partecipano una gran parte di associazioni con svariate attività e iniziative propedeutiche alla raccolta fondi compresa l’attività di cucina. Quest’anno è stata la quina edizione. I fondi raccolti non consentono sicuramente di risolvere definitivamente le situazioni di bisogno ma consentono di dare un piccolo sollievo temporaneo.
Quali sono state le cose più belle realizzate dalla Consulta, grazie anche al Fondo di Solidarietà? Sicuramente le iniziative più significative che la Consulta ha realizzato in questi anni si possono così riassumere: istituzione del Fondo di Solidarietà, aver promosso la festa annuale del volontariato e di tutte le associazioni, aver promosso in collaborazione con l’Istituto Dino Campana di Marradi l’8 Maggio 2012 un incontro, con tutti gli alunni e insegnanti delle scuole elementari e medie, di sensibilizzazione al volontariato, che ha portato, anche attraverso disegni preparati dagli alunni, alla realizzazione di un opuscolo e un dvd illustrativo e conoscitivo di tutte le associazioni marradesi e delle attività da loro svolte.
Quali difficoltà si sono affrontate in questi anni? Molte sono le difficoltà che incontriamo, il mancato ricambio generazionale in un paese dove i giovani si spostano per motivi di lavoro o di studio con una popolazione sempre più anziana. Se poi si pensa che ogni giorno, per tutte le attività che si svolgono, almeno 25 volontari sono coinvolti nell’arco delle 24 ore, su una popolazione di 3200 abitanti circa, la cosa diventa ancora più impressionante. Sicuramente il periodo storico che stiamo vivendo è di grande incertezza e di grande difficoltà anche economica che rende tutto più difficile, compreso reperire fondi sufficienti a far fronte ad un numero sempre maggiore di persone che vivono una situazione di grande bisogno. Difficoltà a far rimanere vivo lo spirito associazionistico e solidale fra le associazioni.
Progetti futuri? Il miglior progetto per il futuro in questo momento è quello di far rimanere vivo lo spirito che ci ha accompagnato in tutti questi anni, in modo spontaneo, organizzato, trasversale, indipendente e imparziale.
Come è stata accolta dalla Consulta la decisione da parte dell’associazione “Nuovi Occhi sul Mugello” di destinare parte dei proventi del premio omonimo al vostro Fondo di Solidarietà? Sicuramente la decisione dell’associazione “Nuovi Occhi sul Mugello” di destinare parte dei proventi del premio letterario ci lusinga (articolo qui), ci responsabilizza ancor di più, ci dà nuovi stimoli ed è per noi un alto riconoscimento.
Rodrigo Baldassarri
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 dicembre 2015