Dilettanti allo sbaraglio, ovvero la strana nomina del Commissario per il Forteto
MUGELLO – Diciamolo subito: che vi fosse bisogno di tirare una linea netta, profonda, definitiva, tra il vecchio Forteto di Fiesoli e annessa setta da una parte, e l’importante realtà produttiva che ancora oggi, nonostante il pesantissimo danno d’immagine causato dai misfatti del “profeta”, è presente sui mercati nazionali e internazionali e dà lavoro a decine e decine di persone, era convinzione di tanti, e anche nostra.
Un commissario per chiudere con il passato, per voltare pagina, per far recuperare all’azienda quella credibilità che il fondatore e i suoi adepti avevano irrimediabilmente compromesso, ci voleva, così come era ed è necessario che tutti coloro che hanno condiviso, conniventi, le orribili vicende del Forteto, siano messi da parte, e la decisione del commissariamento è dunque di per sé positiva (articolo qui).
Ma la nomina, sventolata con esagerata esultanza da ministri e consiglieri regionali Cinque Stelle lascia parecchio interdetti, e suscita grande preoccupazione. Forse a chi è stato chiamato a scegliere il nominativo del commissario non è stato spiegato – o non ha capito – che qui si tratta di guidare un’importante azienda agroalimentare.
E invece il Ministero per lo Sviluppo economico, guidato da Luigi Di Maio chi ha nominato? Un bravo avvocato romano, classe 1982, due lauree, in giurisprudenza e in scienze politiche, stimatissimo sul fronte delle politiche familiari e dei minori. Peccato che il commissario del Forteto non debba occuparsi, per forza di cose, dei problemi della comunità, degli affidi, e dei casini che ha lasciato la banda Fiesoli, ma piuttosto di mozzarelle, mercati esteri, latte e dipendenti che lavorano nel caseificio, nel market e nell’azienda agricola. L’avvocato Jacopo Marzetti che c’entra con tutto questo? Che competenze vanta? Non a caso il suo nome era circolato, durante la travagliata formazione del governo Cinque Stelle-Lega, come papabile sottosegretario alla Famiglia. Ricevendo, questa ipotesi, un coro di elogi significativi e trasversali. Poi il sottosegretariato non si è concretizzato per Marzetti, che ha nel suo curriculum anche alcune esperienze politiche nell’area di centro-destra, visto che è stato consigliere di municipio a Roma, e assessore ai Lavori pubblici del Municipio II, durante la giunta Alemanno.
Certo, un governo che ha ministri incompetenti e “comici” come quello delle Infrastrutture Toninelli, non sorprende che possa aver preso fischi per fiaschi anche per la più piccola questione del Forteto, nominando un paladino dei minori alla guida di una cooperativa agro-alimentare. Ma c’è da essere preoccupati due volte: per la sorte dell’azienda e dei suoi dipendenti, e per il nostro Paese, guidato evidentemente da dilettanti allo sbaraglio, impreparati e incompetenti, spesso privi di senso dello Stato e perfino di una pur minima logica politica che miri davvero al bene comune.
Paolo Guidotti
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 dicembre 2018
e ti pareva che nno gli stasse bene nemmeno il commissario!!!QUESTO E IL GOVERNO DEL FARE E DEL CAMBIAMENTO il renzi da rignano che l avevo messo il commissarrio??no!!ARRIVA DI MAIO E LO NOMINA SUBITO!!!scommetto sche se lo nominava renzi gli andava bene!!!!!!!!!!!!!
ultimi sondaggi….LEGA+M5S 60 %…PD non pervenuto…..
riflettete cari lettori riflettete……..
Letto il tuo commento sul commissariamento del forteto siamo amareggiati e dispiaciuti per aver impiegato il nostro tempo e quello della nostra famiglia a cercare di condividere con te ideali che credevamo comuni . Vedi se sia il caso di mettere un banco di mozzarelle anche al punto famiglia e/o in parrocchia.
Cari Paola e Carlo, perché confondere i piani? Io non discuto assolutamente,e mi pare di averlo scritto chiaro, l’importanza del commissariamento, e di far piazza pulita. Eccepisco sui criteri di scelta. Perché se si pensa che anche l’azienda vada incenerita, lo si dica chiaro. Se invece, come mi sembrava tutti o quasi dicessero, si voleva il commissariamento per dare un taglio netto con il passato, salvaguardando così l’attività economica e i posti di lavoro, allora domandarsi se il commissario scelto risponde a questa esigenze, è legittimo, mi pare. Sono stati tutti conniventi e da sterminare? O c’è qualche lavoratore che non c’entra nulla? E’ eretico pensare almeno per un attimo anche alle loro famiglie? Io comunque ho espresso un’opinione, dimenticando ahimè, che se non si condivide il pensiero del Sergio Pietracito, si incorre nei suoi anatemi e sarcasmi. Che non meritano commento.
Non sappiamo ancora se il nuovo commissario
farà bene o farà male,certamente sappiamo che doveva arrivare 5 anni prima. Noi siamo fiduciosi e pieni di speranza.
Ma ecco un bravo illuminato giornalista locale che con profondo senso dello Stato e del Bene Comune, individua,con invidiabile intelligenza superiore , il problema del Forteto sintetizzato nelle mozzarelle e nei buoni formaggi.
Vivi complimenti a Paolo Guidotti e Auguri per la sua,sembrerebbe, futura carriera politica.
Signor Guidotti, per fortuna quando ho letto il suo pessimo, ridicolo, politico articolo, non avevo mangiato, altrimenti avrei vomitato. Forse preferiva uno laureato alla Fiesoli University?
Un articolo di un giornalista da tempo già schierato, condito con una serie di offese gratuite. Un’informazione tutt’altro che libera e superpartes ma succube del potere locale. In poche parole vergognoso nei tempi e nei contenuti. Aspetto con impazienza le indagini della commissione d’inchiesta parlamentare.
Risponde Paolo Guidotti: Signor Gozzi, intanto moderi le parole. Direi di più: un consigliere comunale come lei che in maniera così disinvolta -e con una storia di estrema sinistra- dopo essere stato eletto perché candidato sindaco, come rappresentante dei Cinque Stelle, vira a destra e passa addirittura alla Lega e non si dimette dal consiglio, dovrebbe avere il pudore di sputar poche sentenze. Questi comportamenti politici fanno vergogna. Quanto al “succube del potere locale” mi consenta soltanto una bella risata. I fatti e la storia di questa testata dimostrano ben altro. Almeno per chi sa leggere…
Su questo articolo sono state scritte con assoluta superficialità cose di una gravità inaudita.
L’era dei Cavalier Serventi è finita. Non è un anatema questo ma la storia che volta pagina.
Buone Feste Paolino
Mi attacchi pure per le mie scelte personali sig. Guidotti, tanto le basta per sentirsi appagato.. Poi magari, se le avanzano due minuti, provi a dare una risposta alle tante vittime di quel sistema che qui ed altrove da anni chiedono verità e giustizia. Credo che se lo meritino.
Caro Paolo , ci meraviglia molto ciò che hai scritto e ancor più ci meraviglia che provenga da un padre , un Cristiano,un direttore di un giornale cattolico. Il lavoro del forteto non è pulito! È frutto di grande sofferenza , di bambini , uomini ,donne e famiglie. Non è un problema di mozzarelle, prima il dolore delle vittime!
Lei, Signor Guidotti, potrebbe intervistare chi è stato nel Cda del Forteto fino ad ieri, e chiedere quale è stata la sua esperienza nel cda, che ruolo avesse, che cambiamenti ha messo in atto ecc. ecc?
Per esempio, mi viene in mente Enrico Ricci che è stato nel CDA del Forteto sino a pochi mesi fa, che situazione ha trovato al suo insediamento e come si è evoluta ? ecc. ecc.
Ricci, persona peraltro stimata da molti Mugellani, essendo stato Sindaco di San Piero per molti anni.
Oppure sempre volendo fare il suo mestiere, potrebbe chiedere a Franco Cervelin, storico amico sin dal 1978 del Fiesoli e del Ceccherini Marco e oggi anche “a busta paga” del Forteto, cosa l’ha spinto ad entrare socio del Forteto dopo l’arresto del Fiesoli ?
E ancora, non sarebbe il caso anche di fare una bella chiacchierata con Marco Aiazzi, altro mugellano, che per un anno ha avuto le redini del Forteto come manager ?
Stessa cosa con l’anziano attuale Presidente Ferdinando Palanti?
Tutte note persone del mugello, transitate negli ultimi anni, ma dalle quali non esce una sillaba…ma come mai ?
Infine ripensando alla ormai lontana fiaccolata fatta a Vicchio nel 2013 dove si chiedeva il commissariamento del Forteto, potrebbe intercedere col suo collaboratore Fabrizio Nazio affinché ci restituisca le firme che furono raccolte e che immagino diligentemente avrà conservato ?
Credo che siano considerazioni un pò troppo personali riguardo la nomina del commissario, con un atteggiamento tipico del popolo italiano: l’altro è sempre più incapace di……. Data la delicatezza della vicenda sarebbe opportuno, proprio nel rispetto di tutti, un comportamento super partes e di sostegno alle vittime. Altra considerazione: si riscontrano sempre più spesso parole ed atti pronti a delegittimare le istituzioni. In questo caso, ma ultimamente in più di un’occasione, attacchi ad un consigliere comunale. Mi chiedo: perchè agli altri interventi, di cui alcuni anche pensanti, non è stata data risposta? Solo il consigliere ha meritato attenzione e, per giunta, con richiami a questioni personali?……….Mha!
Se andava bene finché c’erano gli scopabimbi non si capisce tutta questa paranoia sul commissario. Chiunque arrivi non può che essere un miglioramento, e più che i lavoratori (che comunque dovrebbero vergognarmi per primi nel rimanere li) ascolterei il parere le vittime
Rimango attonito e basito di fronte alle reazioni di pochi ( per “fortuna”, dato il M5S al 26% e l’astensionismo al 35%) leoni da tastiera che seppur davanti ad un ragionamento ed una critica così logica ed argomentata oltre che documentata sputano sentenze, giudizi quando non addirittura offese così gratuite e oltraggiose.
Meno male che il giornalista risponde ad una Causa superiore come quella dell’informare la popolazione, difficile e gravosa se svolta nel modo più oggettivo, competente e indipendente.
Meno male, e lo dice uno che non ha bandiere politiche nè tessere del PD o di FI o di qualunque altro schieramento o movimento; io giudico con la mia testa e le mie esperienze, sempre aperto alle critiche e ai consigli esterni. E forse un po’ di autocritica farebbe bene a molti, non guardando a quello che non è stato fatto negli anni scorsi ma a quel poco che di male se non peggio è stato fatto e combinato in questi – ahimè – soli 6 mesi. Si sprecano gli esempi, ma soprattutto non sono adatti a chi usa la tastiera e la matita copiativa al pari di un qualunque bot usato per fini manipolativi della società.
La domanda, tornando all’oggetto della questione, è: vi sembra adatta una figura con un curriculum nel campo giuridico per amministrare una azienda agricola? Intelligentibus pauca.
Un cittadino
Un lavoratore
Un elettore
et cetera et cetera
Bernardo Baluganti