Emergenza predatori. È necessario che il “Piano lupo” sia approvato e attuato
MUGELLO – “Approvare il Piano nazionale Lupo è una necessità, una necessità urgente”. Con questa posizione, condivisa, si è concluso l’incontro svoltosi di recente all’Unione dei Comuni del Mugello, a Borgo San Lorenzo, tra l’assessore all’Agricoltura Federico Ignesti, rappresentanti di Coldiretti e Cia, alcuni allevatori locali che hanno subìto, anche recentemente, attacchi di predatori, la consigliera regionale Fiammetta Capirossi.
“Una recente indagine mostra una presenza consolidata del lupo in Appennino, con un aumento delle presenze negli ultimi 4-5 anni. Negli ultimi tempi si sono fatti frequenti gli attacchi di predatori, presumibilmente lupi o ibridi a valle, in prossimità delle aziende, di giorno – sottolinea l’assessore all’Agricoltura Ignesti – anche in conseguenza della persistente siccità”.
L’assessore Ignesti ha raccolto l’appello accorato degli allevatori mugellani colpiti da attacchi di predatori (articolo qui), confrontandosi anche con le associazioni di categoria che non stentano a definire la situazione come una emergenza ormai: “Le aziende agricole in questi casi riportano danni diretti, per pecore e agnelli sbranati, e danni collaterali, greggi che riportano traumi e produzione in calo. Vanno poi aggiunti i costi di filiera e quelli indotti. Una condizione come questa, prolungata, pregiudica la stessa sopravvivenza di un’azienda agricola – osserva – Le opere di prevenzione non sono sufficienti e i risarcimenti sono esigui e non coprono tutti i danni. Come si nota, in Toscana gli attacchi sono numerosi e la situazione si sta facendo grave, sempre più grave. Siamo probabilmente in una situazione straordinaria e allora – aggiunge – azioni ordinarie non possono essere efficaci”.
Al termine dell’incontro è stata unanimemente condivisa la necessità che il Piano nazionale lupo sia approvato e attuato, come già sollecitato peraltro dall’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana Remaschi al ministro dell’Ambiente Galletti. E a questo proposito si è ribadito il sostegno all’assessore regionale: “La Regione deve continuare a fare pressing e a sollecitare il governo, il ministro per attuare il Piano nazionale lupo con le misure di contenimento previste. Vogliamo affrontare e allargare nei Consigli comunali e nel Consiglio dell’Unione dei Comuni la discussione su questa situazione che sta diventando insostenibile per gli allevatori – aggiunge l’assessore Ignesti – lo faremo con un ordine del giorno che stiamo preparando, con la richiesta al ministero di procedere a una rapida approvazione del Piano lupo e gli interventi previsti e il sostegno alla Regione per la posizione netta che ha assunto. Quello degli allevatori – conclude l’assessore Ignesti – è un grido di dolore che non può rimanere inascoltato”.
(Fonte: Ufficio stampa Unione dei comuni – Johnny Tagliaferri)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 novembre 2017
CHI HA REDATTO IL COSIDETTO “PIANO LUPO” CHE PREVEDE L’ABBATTIMENTO DI UNA PERCENTUALE DEL 5 % DEI LUPI PRESENTI IN TOSCANA? SU QUALI BASI SCIENTIFICHE SI BASA QUESTO SBANDIERATO ” PIANO LUPO” ? E SULLA BASE DI QUALI RICHIESTE ED EMERGENZE ? QUELLE ESCLUSIVE DEGLI ALLEVATORI?
QUANTI SONO IN REALTA’ I LUPI IN TOSCANA ? ESISTONO DAVVERO I COSIDETTI “IBRIDI” ? E ANCORA : DAVVERO CON GLI ABBATTIMENTI SI RISOLVE IL PROBLEMA DELLA PREDAZIONE ? E CI SONO PERICOLI PER L’INCOLUMITA’ DELLE PERSONE ? SI PUO’ FARE PREVENZIONE E FAR CONVIVERE LE DUE ESIGENZE, QUELLE DEL LUPO E DEGLI ALLEVATORI ?
A tutte queste domande , e non solo queste, sono state date TUTTE le risposte in un convegno Nazionale che si è svolto a BARBERINO DI MUGELLO IL 13/5/2017 ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE “RIVA” Rinascita Venatoria Ambientale e dall’Associazione Canis Lupus Italia.
ERANO PRESENTI I MASSIMI STUDIOSI ED ESPERTI ITALIANI DEL LUPO : Dal Prof. Silvano Toso al Prof. Franco Perco , Ricercatori dell’ISPRA di Bologna, il Dr. Duccio Berzi esperto di tecniche di prevenzione ed altri tecnici faunistici ed esperti nelle varie problematiche del Lupo.
Sono stati esposti dai relatori TUTTI GLI ASPETTI POSSIBILI ED IMMAGINABILI SULLA VITA E LA BIOLOGIA DEL LUPO , DATI ESATTI SULLA CONSISTENZA NUMERICA IN ITALIA ED IN TOSCANA , LA QUESTIONE DEGLI IBRIDI PRATICAMENTE INESISTENTI , CENSIMENTI ESATTI QUASI ALLA PERFEZIONE PERCHE’ BASATI SU ESAMI DEL DNA , LE TECNICHE DI PREVENZIONE.
MA SE INTERESSA APPROFONDIRE, GLI ATTI DEL CONVEGNO SONO REPERIBILI IN INTERNET O CHIEDENDOLI AD UNO DEGLI ORGANIZZATORI E STRAORDINARIE SONO LE CONCLUSIONI. GLI ABBATTIMENTI POSSONO SOLO PEGGIORARE LA SITUAZIONE.
MA COME SEMPRE LE UNICHE FIGURE ASSENTI , ERANO QUELLE DEI POLITICI, CHE POI APPROVANO PROVVEDIMENTI ANTISCIENTIFICI E SENZA SENSO : BENCHE’ INVITATI NON C’ERANO NE’ SINDACI , NE’ CONSIGLIERI REGIONALI NE’ TANTOMENO L’ASSESSORE REMASCHI.
ENORME PROBLEMA ITALIANO . QUELLO DI AVERE COMPETENZE E STUDIOSI STRAORDINARI CHE POTREBBERO SUGGERIRE PROVVEDIMENTI GIUSTI CHE VENGONO CHIAMATI IN CAUSA SOLO SE FA COMODO, ALTRIMENTI IGNORATI. PERCHE’ NON PORTANO VOTI.