UN’INNOVATIVA INIZIATIVA ALLE ELEMENTARI
DELLE STIMMATINE
A lezione di buona tavola
E’
stata una lezione speciale, quella tenuta, di recente, davanti ai bambini
di terza, quarta e quinta elementare della scuola delle Suore Stimmatine
di Borgo San Lorenzo: cinquanta bambini e le loro insegnanti ad imparare
i segreti della buona alimentazione e del galateo.
Docenti: Luigi Incrocci, affermato chef di cucina,
Vinicio Bandini, somellier (con esperienze e corsi sui formaggi, vini
e liquori francesi, l’organizzazione del ristorante, il cioccolato e
l’abbinamento con i vini) e Sabrina Paladini, esperta di scienza dell’educazione.
E alla fine della lezione, la soddisfazione era evidente.
“E’ un’iniziativa nuova in Italia –dice Bandini-: e la novità sta nell’unire
al tema della corretta alimentazione anche l’insegnamento del galateo
e la pratica di come si fanno dei buoni piatti. Avevo letto sul giornale
che i bambini italiani sono considerati, a livello europeo, i più maleducati
a tavola. E allora mi venne l’idea di fare qualcosa, ne parlai allo
chef Incrocci che subito fu entusiasta, e poi con la dott.ssa Paladini
abbiamo dato un collante socio-educativo al progetto; infine la disponibilità
del medico nutrizionista dott. Hili ha chiuso il cerchio. Ora vorremmo
continuare questa esperienza, e siamo disponibili a partecipare a iniziative
in tutte le scuole del territorio che vorranno invitarci”.
La
lezione teorico-pratica nella scuola delle Stimmatine, su buona cucina
e buon comportamento a tavola, è stata ricca di contenuti. “Siamo partiti
–spiegano Paladini e Incrocci- dal tema del rispetto. In fondo volersi
bene è anche introdurre buon carburante, dunque mangiare sano. E il
cibo ha anche un evidente funzione sociale.”
Per questo occorrono le “buone maniere”: ed è stato così inscenato il modo corretto di stare a tavola, un tavolo è stato allestito, sono state prese in considerazioni diverse situazioni, e non sono mancate le domande e il dibattito.
Poi
è entrato in scena lo chef: Incrocci questa volta non ha cucinato
per ristoranti di alto livello com’è solito, ma ha lavorato con i bambini,
preparando un dolce, e sottolineando loro come un buon prodotto fatto
in casa è certo preferibile a tante cose acquistate al supermercato
e delle quali non si conosce la provenienza. Infine, mentre il dolce
cuoceva, non è mancato un gioco, per imparare che “mangiare troppi dolci”,
o “non lavarsi le mani prima di mangiare” è “non volersi bene”. Poi
è arrivato il dolce, e anche qui non è mancato l’insegnamento controcorrente.
Incrocci, Bandini e Paladini hanno invitato i piccoli a saper attendere
prima di mangiare, ad imparare ad osservare il cibo.
© il filo, Idee e notizie dal Mugello, marzo 2003