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Gender, secondo incontro al Centro Giovanile del Mugello. E una riflessione…
Questo il secondo appuntamento, nel Teatrino del Centro Giovanile alle ore 21,15
GIOVEDI 11 SETTEMBRE 2014
GENDER E SOCIETA’:
quali implicazioni? quali problematiche?
Prof. Francesco Zini,
Presidente dell’Unione Locale di Firenze dei Giuristi Cattolici Italiani (Ugci).
Il primo incontro ha suscitato riflessioni e commenti. Uno dei partecipanti, Marta Giampieri, ci ha inviato il suo pensiero. Lo pubblichiamo qui, sperando che possa consentire di approfondire la riflessione e il dibattito.
La riflessione di Marta Giampieri
In Estate, al mare, ogni mattina ci alziamo con l’incognita delle condizioni atmosferiche che la giornata ci riserverà. Scendiamo da letto, e corriamo verso la più vicina finestra, dalla quale osservare quello scorcio di cielo che potrà farci fare progetti per la giornata. Pioverà?? Ci sarà il sole?? Oppure il tempo sarà incerto??
E’ piacevole, in fondo, dipendere dalle scelte, dai capricci della natura, così come dalle sue leggi.
La natura è nata da un’idea, dalla quale è andato formandosi un progetto, del quale ogni uomo,ogni essere vivente, anche il più semplice,fa parte.
La cultura Gender nega l’esistenza della natura, fuggendo da essa con presunzione. Ma dove va?
Immaginiamo di passeggiare o correre in uno spazio senza confini, senza confini perché siamo noi, che muniti di pennello ed acquerelli, nel nostro continuo andare lo creiamo, alla ricerca dell’ispirazione che ci permetta di creare un mondo a nostra immagine e somiglianza. Ma la cultura Gender non ha una propria immagine,è avvolta nella vaghezza.
E’allora cosa crea?
Crea la lesbica, il gay, il bisessuale, il transessuale, categorie di individui che dovrebbero soggettivamente caratterizzarci.
Ma non è tutto.
Per dare libero sfogo ai più fantasiosi, la cultura Gender ha creato gli sbarellati, categoria alla quale appartiene colui il quale ancora è incerto o non sicuro della propria identità sessuale; anzi, perdonatemi, nella cultura Gender l’identità sessuale non esiste, parliamo di genere.
Esistono bambini nella cultura Gender?
I più ingenui penseranno, in ragione del fallimento riproduttivo che caratterizza gli individui Gender, di no.
E invece si che ci sono. Alcuni sono congelati, altri sono stati impiantati in uteri che non appartengono al genitore A che l’ovulo ha donato, di altri ancora invece se ne sono perse le tracce.
Mercoledì 3 Settembre, in seguito all’incontro tenutosi al Centro Giovanile sul tema del Gender, sono stata avvolta da un profondo disagio.
In quale contesto vivrà mio figlio?
Cosa devo sperare?
Devo sperare che un giorno torni a casa e mi chieda come mai Margherita ha due babbi, o devo sperare che per lui, i due babbi, siano la normalità?
Marta Giampieri
© il filo, Idee e notizie dal Mugello, settembre 2014
A proposito dell'autore
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