Giorgio Ballini, oltre 50 anni di passione per i Beatles
FIRENZUOLA – Giorgio Ballini è un geometra di Firenzuola legato da una passione per i Beatles ai quali ha dedicato la vita, diventando uno tra i maggiori collezionisti del Paese. È per celebrare questo “amore” che, col sostegno del Banco Fiorentino, ha organizzato il “Beatles day” che si terrà sabato 23 e domenica 24, in occasione del 50° compleanno di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”(articolo qui).
“Questa passione – racconta Ballini – è nata e cresciuta nei primi anni ’60. Si trattava di una vera e propria novità, con una musica che rappresentava una totale rottura con il passato, un nuovo linguaggio ed un nuovo modo di porsi davanti al pubblico. Nel ’64 ho comprato il primo disco dietro consiglio di un amico e poi, grazie anche alla mia fidanzata dell’epoca, che era inglese, ho potuto continuare la collezione nonostante non fosse semplice trovare dischi stranieri, in più riuscivo ad avere copie in edizione limitata e quasi in anteprima, come ad esempio ‘White album’,di cui possiedo una delle prime copie numerate”.
Gli anni sono passati, sono cambiate le fidanzate, ma la passione è restata. “Ho coltivato negli anni – continua – diverse amicizie con ragazzi che vivevano all’estero e, così, ho potuto continuare a collezionare dischi particolari ed, in alcuni casi, unici. Ad esempio ho un cd del 2004 con tracce incise dalla band inglese durante il periodo di Amburgo. Si tratta di una rarità in quanto la Apple fece causa alla casa discografica ed i dischi furono distrutti, stritolati da uno schiacciasassi in piazza”.
Scegliere di collezionare i dischi di una band, piuttosto che un’altra, è una scelta importante. “Ho subito amato i Beatles. Forse perché mi sembrava di capire che loro per primi erano ricchi di passione, si divertivano in quello che facevano. E poi non erano ‘raccomandati’, venivano fuori dalla classe operaia inglese con storie personali a volte difficili e dolorose. Non so se per altri è così, perché ho vissuto questa passione in maniera molto personale, senza cercare contatti con altri fan. Anche perché trovo che sia nata un’industria commerciale dietro alla band che trovo quantomeno inutile. Per quanto mi riguarda loro si sono trovati al posto giusto nel momento giusto catapultandosi in un mondo totalmente nuovo aiutandone il cambiamento”.
Nasce così l’idea del “Beatles day”, una due giorni dedicata ad una band che, al di la dei gusti, ha rivoluzionato il mondo musicale. “Ho voluto mettere in piedi una mostra che ricostruisca la storia del gruppo tra gli album, i 45 giri ed alcune sorprese. Sicuramente ci sarà tanta musica con tribute band sia dei Beatles ma non solo. E poi buon cibo…ovviamente a tema. Speriamo di vedere tanta gente e non solo dal Mugello ma anche dalla Toscana, dall’Italia e, perché no, anche dall’estero”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 settembre 2017