Gli Ucraini accolti a Palazzuolo, spediti al Sud. Una decisione vergognosa
PALAZZUOLO SUL SENIO – Quattordici persone ucraine (donne con figli) accolte nei centri d’accoglienza del Comune di Palazzuolo sul Senio hanno ricevuto dalla Prefettura una lettera in cui si comunica loro il trasferimento in altri due centri di accoglienza a Molfetta, in provincia di Bari, e in provincia di Napoli. Una decisione che ha reso furioso il sindaco Philip Moschetti, che ha espresso forte indignazione per il comportamento dello Stato: “Prima ci chiede di farsi carico delle donne in fuga dall’Ucraina coi loro figli – commenta Moschetti sulle pagine del Corriere Fiorentino -, poi improvvisamente, a integrazione avvenuta con sacrifici da parte di tutti, decide di trasferire quelle stesse migranti a centinaia di chilometri senza neppure avvisarci”. Ed il problema, come sottolinea il primo cittadino palazzuolese, sembra stare proprio nell’integrazione più che lo spreco di fondi pubblici, menzionato comunque da Moschetti: “È allucinante e paradossale che queste persone siano costrette ad andare al sud dopo che avevano portato a compimento un lungo e difficile percorso di integrazione grazie allo spirito della nostra comunità, dove gli abitanti si erano prodigati per aiutare le donne ucraine, trovando loro un lavoro, accompagnando i loro figli al nuoto oppure a scuola, magari insegnando loro l’italiano”.
Una situazione complicata, che ha visto l’intervento anche di Volodymyr Voloshyn, parroco della chiesa dei Santi Simone e Giuda, da anni la casa della comunità ucraina di Firenze, che ha inviato una lettera al Prefetto dai toni piuttosto duri.
E mentre Moschetti insieme alla giunta sta preparando anche lui una lettera di protesta indirizzata alla Prefettura, arriva la presa di posizione della presidenza regionale del Movimento Cristiano Lavoratori della Toscana, che scrive direttamente al Ministro dell’Interno Piantedosi: “La comunicazione della Prefettura di Firenze su disposizione del Ministero dell’Interno di trasferire le famiglie ucraine in centri di accoglienza in Campania e Puglia è ingiusta nei loro confronti e nei confronti delle istituzioni pubbliche e private che hanno assicurato accoglienza e integrazione. Non si vede come non sia possibile mantenere nei luoghi dove attualmente si trovano a Firenze e provincia poche decine fra donne e bambini costretti a fuggire dalla Ucraina a causa della aggressione russa che il Governo italiano ha sempre decisamente condannato. Ci appelliamo a Lei, Signor Ministro perché chi è stato costretto a staccarsi dalle proprie radici non debba lasciare la nuova casa che ha trovato. La ringraziamo se vorrà prestare attenzione a questo problema”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 ottobre 2023