Il comune di Scarperia e San Piero estingue in anticipo 16 debiti con Cassa Depositi e Prestiti
SCARPERIA E SAN PIERO – Il tema è quello dell’efficienza finanziaria. L’amministrazione comunale è riuscita a cogliere il risultato dell’abbattimento del debito, obiettivo individuato già nei documenti che hanno portato alla fusione dei due ex comuni di Scarperia e di San Piero a Sieve che si è concretizzato con l’estinzione anticipata delle passività in essere con Cassa Depositi e Prestiti Spa. “Soddisfazione ampia per questo intervento importante – ha detto il sindaco Federico Ignesti – che consolida il bilancio comunale e allo stesso tempo permette, già dal prossimo, di avere più risorse da immettere magari sugli investimenti. Abbiamo recuperato circa 300mila euro da quando siamo andati a fusione. E’ importante ed è anche una rivincita politica, perché quando viene detto ‘i contributi non servono a niente’ oppure ‘poi finiscono’, può essere vero, ma bisogna vedere che uso se ne fa. Perché se finiscono nella spesa corrente – spiega Ignesti – si va a drogare il bilancio e a non efficientare la macchina. Ma se sono indirizzati sugli investimenti o su opere come queste che permettono come azione di ridurre l’indebitamento, quindi avere più risorse da spendere tutti gli anni e non solo l’anno prossimo, sono opportunità che permettono di aumentare le capacità del comune”.
La possibilità l’ha fornita il decreto legge n. 113 del 24 giugno 2016, convertito nella legge n.160/2016, con la quale è stato creato un fondo speciale a carico del Ministero dell’Interno per abbattere il costo degli indennizzi a carico di quegli enti che intendono ridurre l’indebitamento. Entro i termini della legge l’amministrazione comunale di Scarperia e San Piero ha provveduto all’invio della richiesta degli indennizzi, certificando che nell’anno 2016 l’ente prevedeva di poter estinguere anticipatamente n. 18 mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, qualora tuttavia avesse potuto contare sull’intervento statale per un importo complessivo di 231.499,03 euro.
“Il contributo a noi assegnato a titolo d’indennizzo – dice l’amministrazione comunale – è stato di soli 69.949,68 euro, perché lo stanziamento del fondo nazionale non ha potuto soddisfare tutte le richieste presentate, per cui è avvenuto un riparto proporzionale”. Pertanto è stato possibile, a seguito dell’analisi condotta dal Settore Servizi Finanziari, andare ad estinguere anticipatamente 16 mutui, realizzando un risparmio di 1.267.094,10 euro, “liberando risorse correnti in bilancio per il futuro”, concludono dal comune.
In sostanza, dal punto di vista contabile, l’operazione di estinzione comporterà – che avrà data 31 dicembre 2016 per beneficiare di ulteriori effetti positivi previsti dalla 160/2016, che nel caso di Scarperia e San Piero sono concretizzati in 170mila euro circa – il pagamento del debito residuo di 1.028.173.96 euro oltre a 200.122,11 euro a titolo di indennizzo che viene finanziato con 700mila euro di avanzo di amministrazione, 33mila euro di avanzo accantonato al fondo per perdite società partecipate, in quanto la Pianvallico ha chiuso il 2015 in utile riassorbendo la precedente perdita, 485mila euro da entrate correnti comunali.
Negli anni l’evoluzione degli oneri per rimborso mutui è stata in sintesi la seguente: bilancio di previsione 2014, gli oneri ammontavano a 754mila euro; nel 2015 a 723mila euro; nel 2016 a 691mila euro; nel 2017 a 471mila euro grazie a questa operazione di estinzione anticipata dei mutui.
“Con questa operazione, negli ultimi due anni e mezzo dalla fusione – conclude Ignesti – oggi si aggiunge un tema politico importante, forse un aspetto che il cittadino non vedrà nemmeno. Ma lo è per l’amministratore, che quando fa interventi di questo tipo crea prospettive future per il comune che amministra, che gioveranno a chiunque poi verrà, indipendentemente da chi sarà. Questo deve essere l’obiettivo di una buona amministrazione. Poi ognuno avrà le sue linee politiche e di indirizzo, i cittadini lo voteranno. Fondamentale però diventa vivere il mandato amministrativo non esclusivamente come una vetrina o un’opportunità personale facile sul momento, ma come l’occasione per pensare soprattutto a quello che al comune capiterà nel futuro”.
Massimo Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 dicembre 2016
Visto che, anche grazie alla fusione, al comune di Scarperia e San Piero sono arrivate diverse risorse e non é per il momento un comune in difficoltà economica, può essere fatta la scelta anche di riabbassare l’addizionale comunale del reddito imponinile!