Il Mugello per la pace, una fiaccolata affollatissima
BORGO SAN LORENZO – Erano molti, molti anni che il Mugello e Borgo San Lorenzo non vedevano una manifestazione così affollata e partecipe. Evidentemente l’idea, ormai quasi dimenticata, di una guerra vicina o che addirittura potrebbe coinvolgerci ha mosso le coscienze e diffuso una preoccupazione sicuramente straordinaria.
Così alla fiaccolata organizzata dal Comune di Borgo San Lorenzo, con l’adesione di tutti i comuni del Mugello e la collaborazione dell’Anpi ha portato davanti al Municipio e per le vie del centro oltre mille persone. Una manifestazione molto composta, silenziosa, senza slogan e senza urla, una manifestazione senza bandiere di partito – ad eccezione di una bandiera rossa con falce e martello nero, molto vintage -, con qualche bandiera dei sindacati e invece tantissime bandiere della pace e tante candele accese.
Dietro al primo striscione i sindaci del Mugello, e la prima fermata è stata davanti al Monumento ai Caduti di tutte le guerre. Qui un rappresentante per ciascun comune ha deposto due fiori, giallo e azzurro. Poi il corteo è ripartito, è entrato in corso Matteotti, ha passato la torre dell’Orologio e si è di nuovo diretto verso il Municipio. E la gente ha ascoltato quattro interventi, quello di Giada Ciampi, consigliera comunale borghigiana con delega alla pace, Paolo Omoboni, sindaco di Borgo San Lorenzo, Paola Poggini, presidente Anpi e Stefano Passiatore, presidente dell’Unione dei Comuni. Il sindaco Omoboni ha chiamato anche il pievano di Borgo San Lorenzo, don Luciano Marchetti, che ha offerto alla piazza strapiena e attenta le parole della preghiera di San Francesco, “Signore, fai uno strumento della tua pace”.
L’intervento conclusivo è stato di Stefano Passiatore, presidente dell’Unione dei Comuni. Poi tutti a casa. A informarsi di come sta andando oggi sul fronte ucraino. Ma l’evento di stasera a Borgo San Lorenzo, pur originato da una situazione drammatica, è stato bello e significativo, un segno di speranza, un’occasione di riflessione comune e condivisa.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 marzo 2022
Bene insistere sulla pace perché la guerra non è un videogioco, io l’ho vissuta, è miseria nera,fame, distruzione sia per i vinti come per i vincitori.E la prossima sarebbe nucleare, la fine del nostro pianeta, animali e piante compresi.Con tutto il rispetto per l’Ucraina, che poi finirebbe lo stesso, combattiamo con forza qualunque idea di alleanza!