Il pasticcio del Palazzetto dello Sport di Borgo San Lorenzo
BORGO SAN LORENZO – La vicenda è sicuramente intricata. E non sarà semplicissimo chiarire le responsabilità. Il Palazzetto dello Sport “Gaddo Cipriani” è diventato un caso. Il tema è quello di una possibile mancanza di certificazione e licenza per il pubblico spettacolo. Tema che ha già suscitato polemiche e iniziative politiche, con la dettagliata interrogazione di due gruppi di opposizione (articolo qui). A monte c’è una lettera inviata alcuni giorni fa dal presidente del Consorzio Mugello Sport di Borgo San Lorenzo Giovanni Sorrenti che ha scritto al Prefetto di Firenze.

Il sindaco Paolo Omoboni insieme al presidente del Consorzio e della Fiorentina Handball Giovanni Sorrenti in occasione delle Final Eight di Pallamano nel 2018
LA LETTERA
Nel testo inviato al Prefetto Leonardo Valente, Sorrenti, che scrive su carta intestata del Consorzio – formato, lo ricorda lo stesso Sorrenti, da sette associazioni sportive: Fiorentina Handball, Mugello Volley, STN Pallacanestro 1994, GS Pallavolo, Boxe Mugello, Mattagnanese e Amici del Pallaio -, prima sottolinea che “presso il Palazzetto dello Sport Gaddo Cipriani di Borgo San Lorenzo si svolgono eventi sportivi (tornei, partite di campionato di diverse discipline sportive, ecc) alla presenza di pubblico (pagante e non pagante) senza alcuna indicazione sulla capienza massima consentita (in base alle “vie di fuga”, dispositivi anti-incendio, uscite di sicurezza, tipo di materiale di rivestimento e degli arredi, ecc)”.
Sorrenti poi aggiunge: “Ad oggi, malgrado diversa corrispondenza inviata fin dal 2015 (tramite lettere PEC e al Protocollo, in allegato) con esplicita richiesta della certificazione di licenza di agibilità e di pubblico spettacolo, non è mai stata data alcuna risposta per le vie ufficiali da parte del Comune di Borgo San Lorenzo (competente in materia)”.
Così chiede “in qualità di Presidente e Rappresentante Legale del Consorzio Mugello Sport (oltre che come semplice cittadino) di accertare: l’esistenza o meno della Licenza di agibilità e di pubblico spettacolo prevista per gli impianti sportivi muniti di strutture specificatamente destinate allo stazionamento del pubblico (artt. 80 e 68 TULPS)”; e poi rincara la dose, chiedendo infatti al Prefetto di accertare “la presenza, in questi anni, di mancate risposte da parte della Pubblica Amministrazione di eventuali comportamenti illeciti, da configurarsi nella fattispecie prevista dall’art. 328 Codice Penale – 2° comma (omissione di atti d’ufficio)”.
UN’INIZIATIVA DIROMPENTE
L’iniziativa di Sorrenti ha suscitato sconcerto, a cominciare dalle associazioni sportive che compongono il Consorzio da lui presieduto.
Sembra infatti che nessuno dei componenti il Consiglio sapesse di questa improvvisa presa di posizione del presidente, che arriva a ipotizzare comportamenti illeciti della Pubblica Amministrazione.
A suscitare dubbi sono soprattutto le possibili conseguenze di questa “denuncia”. Perché essa rischia prima di tutto di ritorcersi contro le società sportive che utilizzano il palasport, e che potrebbero essere costrette a far giocare le loro squadre di calcio a cinque, o di pallamano, a porte chiuse.
Non solo: le stesse Federazioni sportive potrebbero aver qualcosa da eccepire, riguardo alle dichiarazioni finora rilasciate dagli stessi rappresentanti delle associazioni.
Insomma un ginepraio che rischia di danneggiare tutti.
Ci si domanda anche il motivo di questa iniziativa. Sembra un “Muoia Sansone con tutti i Filistei”, confida un dirigente di una società sportiva, e un altro parla di “dente avvelenato” di Sorrenti, contro l’amministrazione comunale per la scelta di avergli tolto la gestione delle palestre comunali, palasport compreso, e di averlo affidato ad altri, alla società Vivilosport.
Tanto più che per oltre un decennio è stato proprio Sorrenti a gestire la struttura, ed ora, dopo pochi mesi che è passata a un altro soggetto, scrive al prefetto una denuncia.
LE RESPONSABILITA’
Che non tutto sia a posto è possibile. Se Sorrenti lamenta di aver scritto fin dal 2015, e di non aver avuto risposte ufficiali dal Comune, qualche inadempienza ci potrebbe essere. E comunque alle domande si risponde.
Occorre poi ricordare che il Palazzetto dello Sport è di proprietà della Città Metropolitana di Firenze, viene utilizzato dalle scuole per l’attività didattica e dalle società sportive. L’impianto è stato affidato in gestione, per l’attività sportiva extrascolastica al Comune di Borgo San Lorenzo, che a sua volta lo affida alle associazioni, prima il Consorzio, ora la Vivilosport.
Nel contratto di affidamento, peraltro, si precisa, all’art. 16, che “Resta a totale carico del concessionario il rispetto d’ogni disposizione stabilita nei casi di manifestazione aperta al pubblico, compreso le necessarie autorizzazioni da richiedere alla Commissione Comunale di Vigilanza”.
Rimane comunque compito del Comune, secondo l’articolo 68 del TULPS, di rilasciare l’autorizzazione, e di vigilare sul gestore.
Poi ci sono vari elementi da considerare: quando gli eventi in programma sono “connaturati” all’impianto – in questo caso eventi sportivi in un palazzetto dello sport -, non vi sarebbe la necessità di richiedere un’autorizzazione per pubblico spettacolo, da ottenere invece per attività diverse. E poi occorrerà capire se l’ente proprietario, prima la Provincia, ora la Città Metropolitana, attestando in origine l’agibilità, abbia determinato il numero di presenze consentite sugli spalti.
Nei prossimi giorni si capiranno le conseguenze concrete della “denuncia” di Sorrenti. Ed anche dell’interrogazione presentata da Cambiamo insieme e Cinque Stelle, che hanno chiamato in causa non solo la situazione del Palazzetto dello Sport ma anche di tutti gli impianti sportivi borghigiani.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 febbraio 2023