Il presepe tutto sanpierino nella pieve
SCARPERIA E SAN PIERO – In un angolo della Pieve di San Pietro a San Piero a Sieve, accanto al prezioso fonte battesimale in terracotta invetriata di Giovanni della Robbia, è stato allestito per il secondo anno consecutivo un bel presepe.
Una tradizione che già esisteva ma, dall’anno scorso, Antonella e il figlio Marco, coadiuvati dal capofamiglia Franco, si sono messi all’opera per dare nuove ambientazioni ai personaggi e agli accessori della parrocchia.
Forti di una lunga esperienza in materia, nel dicembre 2021 i tre volenterosi hanno arricchito la consueta scenografia legata alla natività con casette, pavimentazioni e accessori in polistirene, cartone e altro materiale di recupero. Quest’anno però l’idea, condivisa con il Parroco Don Daniele Centorbi, ha portato alla realizzazione di un presepe davvero particolare, di ambientazione prettamente “locale”.
La capannuccia è sempre in primo piano, con Maria, Giuseppe, il bue e l’asinello in attesa del bambino Gesù.
Ma il luogo di riferimento, che si sviluppa su un livello inferiore, non richiama un generico paesaggio come siamo abituati a vedere, ma è senza dubbio San Piero a Sieve.
E, se qualcuno invece qualche perplessità in proposito l’avesse, può sincerarsi guardando bene i cartelli indicatori della toponomastica, riprodotti fedelmente quanto a proporzioni, colori ecc.
Come raccontano Antonella e Marco, l’intento è stato proprio quello di riprodurre il paese “da rotatoria (spartitraffico) a rotatoria”, senza però trascurare la parte più antica del borgo, come la Piazza Colonna ed il castello del Trebbio.
C’è perfino l’albergo La Felicina, che gli autori hanno voluto in ricordo di Bruno Ducci, lo storico gestore del locale, recentemente scomparso.
Un bellissimo omaggio alla memoria di una persona che amava il suo paese e ne era parte integrante, conservandone tanta parte di memoria. Tornando sulla via Provinciale, si nota anche qualche banco del mercato settimanale, con micro-cesti in midollino o pasta di mais, colmi di frutta e verdura creata con la stessa tecnica ed offerta gentilmente da rappresentanti del gruppo “Mani di Donna”.
In effetti, oltre alla famiglia sanpierina che ha lavorato per diversi giorni a casa propria, altri sono stati gli aiuti ricevuti per rendere l’opera completa, come quelli da parte dei volontari del ‘gruppo INPS’, già in prima linea per la ristrutturazione del campo da tennis. Il loro apporto è stato ancora una volta prezioso, soprattutto per la costruzione della struttura in legno, sopra la quale si staglia l’azzurro del cielo.
Un lavoro, quindi, che alla fine è diventato “corale”, ed anche questo vi aggiunge valore. Nessun intento campanilistico, confermano gli autori e don Daniele, ma soltanto un modo per onorare un periodo dell’anno particolarmente significativo per il mondo cattolico, e valorizzare il nostro paese e le sue bellezze.
Da San Francesco in poi, come osserva il giovane Pievano, il desiderio di ogni cristiano è sempre quello di avere davanti agli occhi la meraviglia di un Dio che si fa bambino, che si fa carne, e questo presepe, ambientato nel luogo in cui viviamo, ci ricorda che Cristo vuole nascere nelle nostre vite, nella quotidianità delle nostre famiglie e del nostro paese. Fra l’altro, proprio lui, appassionato di modellismo, ha voluto anche una guardia svizzera accanto al Trebbio, ed un cavaliere templare con la sua tenda a custodia della pianura, come segno di riconoscimento di alcune delle tante figure fondamentali per la nostra storia.
L’opera, già molto bella nella sua dimensione attuale, è tutt’altro che definitiva. In molti, infatti, pare abbiano chiesto di potervi scorgere, l’anno prossimo, la Fortezza di San Martino. Ma il sogno di Marco, oltre all’intento di realizzare anche la Stazione, sarebbe quello di farlo crescere sempre di più questo presepe, come un’attività collettiva di espressione di fede.
Intanto, sarà già bellissimo poterlo ammirare così com’è fino al sei gennaio dell’anno prossimo, quando i re Magi saranno giunti e sosteranno in adorazione del Bambino.
Elisabetta Boni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 Dicembre 2022
FINALMENTE!….