Il saluto (e le preoccupazioni) di Massimo Principe, già direttore della SdS Mugello
Già “Il Filo” ha dato notizia del cambio della guardia ai vertici della direzione della Società della Salute del Mugello, per il pensionamento dello “storico” direttore della SdS Massimo Principe, per molti anni responsabile della sanità mugellana, prima all’Asl e poi alla Società della Salute.
Ci torniamo, con due articoli, uno relativo alle procedure di gara che hanno portato all’arrivo di Massimo Braganti, proveniente dall’Asl di Prato, e l’altro per conoscere e approfondire quello che è stato il commiato del vecchio direttore. Massimo Principe ha scritto una sentita lettera a tutti i colleghi, una lettera sincera e affatto formale, che vale la pena conoscere. E ha stilato l’ultima relazione al bilancio della Società della Salute, non rinunciando a mettere qualche puntino sulla i. La sua è una voce autorevole e di chi conosce assai bene la situazione. Vale la pena quindi non ignorare il suo monito e le sue preoccupazioni.
Sentiamo cosa dice il dottor Principe:
“Il 2014 coincide con il quinto anno di costituzione a regime della S.d.S. del Mugello, avvenuta il 23 dicembre 2009, dopo il lungo periodo di sperimentazione del Consorzio iniziato alla fine del 2004. Anche in questo esercizio la programmazione strategica definita dall’Assemblea grazie al governo ed alla gestione unitaria delle risorse da parte della S.d.S. e una forte sinergia e integrazione tra i vari servizi, nonostante le gravi criticità presenti, è stata puntualmente resa operativa. Ciò coerentemente al fondamentale obiettivo, principio di grande civiltà e, nello stesso tempo, tendenza al riconoscimento di un’identità non solo geografica che la S.d.S. Mugello sta perseguendo con determinazione, di garantire pari accesso e diritti ai cittadini della Zona Mugello”.
Ed ecco subito le preoccupazioni: “ Deve, allo stesso modo, rimarcarsi che purtroppo il processo di stabilizzazione delle Società della Salute, istituite sotto forma di Consorzi con la Legge della Regione Toscana n. 40/2005, non si è mai veramente concluso, per cui le stesse sono sostanzialmente rimaste nell’alveo della “fase di prima applicazione”. Il perdurare, anche nella fase detta impropriamente a regime delle S.d.S., dello strumento anomalo dell’assegnazione funzionale o di fatto del personale, l’impossibilità, caratterizzante anche questo esercizio, di sviluppare uno specifico accordo con ESTAV/R per lo svolgimento di attività di supporto alle funzioni istituzionali attribuite, i dubbi sulla natura giuridica dei Consorzi su cui è opportuno soffermarsi in seguito, perché costituiscono la principale criticità, hanno condizionato significativamente l’azione di governo della S.d.S. Questa considerazione, valida ovviamente per numerosi aspetti, incide soprattutto sulle dinamiche relative al personale. Nella deliberazione della Giunta della Regione Toscana n. 243 del 11/04/2011 “approvazione disposizioni operative per il funzionamento delle Società della Salute in Toscana” si approvavano alcune disposizioni operative per il funzionamento delle S.d.S. in Toscana, tra cui la delicatissima questione del personale, diffidando, tra l’altro, i Consorzi ad assumere iniziative in merito a tale materia, in attesa di specifiche determinazioni regionali. Tali indirizzi a distanza di oltre quattro anni non esistono. (…) Il Consorzio ha continuato ad utilizzare il personale messo a disposizione dagli enti consorziati che mantiene il proprio rapporto giuridico con l’ente di provenienza e risponde dal punto di vista organizzativo al direttore della Società della Salute. E’ inutile rimarcare come il lungo perdurare di tale situazione di “doppio binario” gerarchico – giuridico e organizzativo, unito alla diversità di CCNL a parità di funzioni (Enti locali e Sanità), oltre a ben nove contrattazioni decentrate, abbia inevitabilmente accentuato il logoramento del sistema organizzativo. In continuità con gli anni precedenti il Consorzio ha utilizzato anche alcune figure professionali messe a disposizione dall’Unione Montana dei Comuni del Mugello (UMCM) tramite apposita convenzione (n. 1 figura amministrativa 36 ore + n. 1 Profilo statistico 24 ore). I Comuni avevano già provveduto negli anni passati ad assegnare le proprie assistenti sociali e purtroppo, in misura assolutamente limitata, il personale amministrativo, nella sola figura della responsabile dei servizi alla persona del Comune di Scarperia e San Piero a 36 ore. E’ stato indispensabile continuare l’attivazione n. 2 contratti di somministrazione lavoro – n. 1 amministrativo e n. 1 assistente sociale – per svolgere tale funzione, strumento che presenta però limiti di legge anche in termini di spesa. Anche per il 2014 l’assegnazione delle assistenti sociali da parte dei Comuni non è stata sufficiente a garantire i livelli essenziali di assistenza deliberati rispetto anche alle mancate o ritardate sostituzioni delle assenze di lungo periodo, non riuscendo a coprire interamente le necessità sia per le attività territoriali che “zonali” (vedi Centro Affidi, PUA, etc.) e per progettualità o attività specifiche. Ciò ha indotto appunto la S.d.S. a utilizzare l’unica modalità possibile consentita dall’ordinamento in materia di reclutamento del personale: la somministrazione lavoro. Nonostante tali limiti, oltre al sostanziale mantenimento dei volumi di attività previsti, è importante segnalare come, anche in assenza della piena copertura della dotazione organica, si siano garantiti tutti gli atti conseguenti nonché sempre nuovi, onerosi adempimenti amministrativi, soprattutto in tema di trasparenza ed anticorruzione”.
Principe evidenzia anche “la modernizzazione, il miglioramento qualitativo dell’organizzazione della S.d.S. e, nonostante i suoi piccoli numeri, la capacità di attuazione di piani e programmi in una continua tensione, frutto innanzitutto di un preciso indirizzo politico, teso a privilegiare lo sviluppo di forme di collaborazione in particolare con le realtà del mondo della partecipazione. La crescita di tale aspetto, coincisa nell’esercizio 2014 con l’approvazione dei soli progetti presentati con il parere favorevole del Comitato e della Consulta nel piano di zona in sinergia tra gli organismi presenti, continua ad essere motivo di orgoglio per la nostra S.d.S. Meritano specifica segnalazione rispetto alle attività, oltre l’aumento di 50 ore settimanali per il prossimo anno scolastico per il servizio d’integrazione scolastica all’handicap, l’azzeramento delle liste di attesa per numerose e significative attività in capo a questa S.d.S. realizzato sulla base degli indirizzi assembleari a luglio 2014. Tale obiettivo è stato confermato poi per tutto l’anno fatta eccezione per un riformarsi parziale della lista di attesa, nella sostanza, solo per l’educativa domiciliare e gli inserimenti socio-terapeutici “. (…)
“Mi è sembrato giusto –ci dice Massimo Principe-, accompagnare gli amministratori negli ultimi atti e provare a fare una sintesi leggibile di opportunità, criticità ed esiti. Al di là degli errori, sicuramente commessi, è stato per me un privilegio lavorare con una squadra piccola ma tosta e motivata e, sentirmi dire, a tanti livelli che nel Mugello è stata realizzata una tra le migliori, se non la migliore, esperienza di integrazione e gestione del sociale. Per i suoi cittadini, da qualunque Comune provengano analoghi accessi, regole e prestazioni. Ciò prescindendo anche dai limiti (altrove esistenti) dei conferimenti comunali ma rispondendo alle necessità”.
E così Principe ha salutato i suoi colleghi:
Sarei ipocrita se in quest’ultimo messaggio mi limitassi ai ringraziamenti, ne ho tanti da fare e riguardano, anche per la disponibilità e l’attitudine all’ascolto,ciascuno di voi.
Mi perdonerete quindi se, tra le tante emozioni, sensazioni che in questo periodo mi chiedono spazi, e qualche volta vorrebbero tradursi in tristezza, mi servo di questo mezzo per provare a sintetizzare la riflessione “principe” che traggo dalla esperienza lavorativa con voi vissuta. Non ha alcuna pretesa o ambizione se non quella di aspirare a continuare un dialogo che vorrei non si spegnesse.
E’ legata alle regole.
Sappiamo quanto oggi sia “vincente” tendere ad un’omologazione anche dei comportamenti e dei gusti verso modelli standardizzati in cui il positivo coincide con il vasto, e il bello coincide con l’esteriorità ed il facilmente fruibile.
E’ inutile negare l’avvenuto radicamento di una regola per cui non è più “bello” essere piccoli. Del resto è sempre più importante programmare secondo sinergie estese, avere risparmi di scala e strategie ottimali che considerino la massa critica e migliorino così la performance.
Ma quando il” piccolo”, stringendo la cinghia, mettendoci la faccia, aiuta chi vuole essere attore a fare squadra, a considerare solo il meglio delle proprie tradizioni, a cercare le competenze, offre una buona prassi, un’opportunità all’intero sistema. E qui il mio pensiero non può essere diverso, non andare alla particolare atmosfera che si respira(anche fisicamente) grazie a tanti operatori nel Mugello che rende possibili alchimie sia pure impegnative, caratteristica che deve, è indispensabile, essere curata con passione.
Riguarda invece gli stili, i comportamenti di ciascuno di noi, un passaggio letterario che vi trascrivo: “ Regole? La prima regola è non umiliare soprattutto quelli con cui hai a che fare per via del tuo lavoro. Il potere sulle altre persone è qualcosa di osceno e l’unico modo per renderlo tollerabile è il rispetto. E’ la regola più importante e anche la più facile da violare.
E per te?
Adorno diceva che la forma più alta di moralità è non sentirsi mai a casa propria. Sono d’accordo. Non bisogna sentirsi mai troppo a proprio agio. Bisogna sempre essere un po’ fuori posto.”
Mi piace questo racconto possibile della vita e lo “rileggo” insieme a voi perché se le stagioni si chiudono altre si aprono e qualsiasi nostalgia- e non tristezza-, nei confronti delle strade percorse, è lecita purchè la nostra meta sia, come quella di Odisseo verso la sua isola, qualunque “luogo” in cui abbiano abitato questi valori, tipici della nostra giovinezza.
Mentre vi scrivo penso al fatto che questa riflessione termina con una coincidenza, che chiamo orientata, richiama infatti titolo e contenuti del magnifico ultimo film di Sorrentino che ho visto domenica: uno specchio in cui tutti possiamo rifletterci perché alla fine dobbiamo fare tutti i conti con poche domande fondamentali, appunto su cosa valgano o abbiano contato per noi i valori e sulle strade che abbiamo scelto di intraprendere, anche nei momenti più bui.
Mi piacerebbe che questa traccia non evaporasse subito e che vi intrigasse un poco. Come vedete non uso la scorciatoia delle” parole della passività come speranza, augurio, auspicio, che lasciano intendere che qualcuno provvederà a darci un futuro e a noi non resta che attenderlo”.
A presto
Massimo
P.S. – sempre tramite Youth di Sorrentino:
“Tu hai detto che le emozioni sono sopravalutate. E’ una stronzata, le emozioni sono tutto quello che abbiamo”
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, 6 luglio 2015