Intervista a Claudia Dominici, candidata per il centrodestra a Vaglia
VAGLIA – Continua il percorso del Filo per l’avvicinamento alle elezioni amministrative del prossimo Giugno. Stavolta siamo andati a Vaglia e abbiamo parlato con Claudia Dominici, candidata per il centrodestra, che sfiderà Riccardo Impallomeni, della civica Vaglia Bene Comune, e Silvia Catani, di Pd e Alleanza Verdi Sinistra.
Claudia Dominici. Nello scenario di un centrodestra spesso costretto ad affidarsi a candidature non legate al territorio lei rappresenta un’eccezione. Ci parli dei suoi legami con Vaglia e ci dica dove vive
“Vivo a Caselline dal 2010. Con Filippo ci siamo trasferiti da Firenze appena nato nostro figlio, con l’idea di farlo crescere in un contesto di paese, di sicurezza, tranquillità e familiarità. E proprio con questo spirito dal 2017 mi sono offerta di avviare un percorso nella parrocchia con i ragazzi che avevano appena ricevuto la prima comunione per portarli fino alla cresima: un’ora insieme il sabato, e poi la messa. Da lì è derivata una bella sinergia non solo con le famiglie ma anche con tutte le persone che da sempre si dedicano alla vita parrocchiale”.
La campagna elettorale pare essere polarizzata dallo scontro tra Riccardo Impallomeni e Silvia Catani, perché lei dovrebbe fare la differenza?
“Probabilmente proprio perché sono l’elemento di differenza e di rottura degli schemi costruiti da anni di gestione PD o comunque di sinistra. Sono prevalsi gli individualismi sul confronto e l’ascolto tra istituzione e popolazione. La gente, me lo dice, ha voglia di cambiamento, di una voce diversa e di un punto di vista nuovo ed è proprio quello che intendo fare come centrodestra”.
Pensa di riuscire ad entrare, almeno, in Consiglio Comunale?
“Il Centrodestra corre per vincere, le condizioni ci sono tutte, siamo in crescita e governiamo il Paese. L’alternanza credo che sia alla base della democrazia. Se poi entrerò solo come Consigliere Comunale sarà comunque importante perché potrò rappresentare il pensiero di una fetta di popolazione che negli ultimi anni è rimasta tagliata fuori, e di tutti i delusi della scelta di voto fatta alle ultime elezioni. Gli altri dovrebbero interrogarsi sul risultato dopo averci “regalato” le tasse più alte di sempre, la tari incontrollata, lo scudo verde e nessun risarcimento per Bivigliano dopo la grandinata perché il PD dalla Regione non ha stanziato un centesimo”.
Impallomeni e Catani litigano su tutto, in particolare sulla nuova scuola, qual è la sua opinione in merito al progetto del nuovo plesso?
“Quello della scuola è un tema molto sentito e divisivo, soprattutto perché le finanze del comune non consentono ulteriori impegni di spesa. Da un lato c’è l’attuale sindaco che per partito preso è andato avanti nell’acquisto scellerato del terreno; dall’altra c’è il PD che non vuole la nuova scuola ma è disponibile a finanziarla senza propone nulla di alternativo. In fin dei conti gli eventuali finanziamenti arrivano dalla Regione, che non ci dimentichiamo è a guida PD, quindi dovrebbero chiarirsi un po’ le idee.
Dal canto mio ritengo che dovrebbe essere percorsa la strada del miglioramento sismico del Barellai, con uno studio mirato e approfondito della facoltà di ingegneria, considerando le nuove tecniche di miglioramento sismico che consentono un miglioramento fino al 90%. Laddove anche con le sottofondazioni dinamiche avessimo la conferma di non poter intervenire in modo significativo, non possiamo fare gli struzzi e mettere la testa sotto la sabbia: il terreno ob torto collo è stato acquistato con un mutuo che andrà pagato. Appena si presenteranno dei finanziamenti regionali che consentano la realizzazione della scuola senza mettere in ginocchio le casse del comune lo valuteremo; intanto però plachiamo la voglia della scuola a tutti i costi o del no a tutti i costi. Ad oggi non ce la possiamo permettere”.
Ci dica la proposta principale del suo programma
“La chiave di volta sarà riaccendere la luce sul nostro comune e questo si declina a cascata su ogni ambito. Bisogna tornare ad essere presenti ai tavoli decisionali che portano opportunità al territorio. Bisogna strutturare progetti di lungo termine sui quali far atterrare finanziamenti pubblici e capitali privati ma possiamo farlo solo facendo parte di una struttura territoriale più ampia, avviando intanto almeno un confronto e una condivisione di visione, pur cercando di mantenere la nostra autenticità”.
E la prima cosa che farà se verrà eletta
“Per poter fare sono necessari mezzi e persone. La prima cosa sarà mettere la macchina comunale in condizioni di funzionare a dovere. Tra richieste di trasferimento, pensionamenti e malumore generale, è venuto meno il collante che tiene insieme apparato amministrativo e personale: bisogna ripristinare ruoli e armonia.
Poi pensare ai trasporti, nota dolente del nostro territorio, considerando anche la prossima entrata in vigore dello scudo verde voluto dall’amministrazione PD fiorentina, sul quale è ora di intervenire in modo deciso per non diventare i vassalli di Firenze”.
Il centrodestra in questi anni è stato praticamente assente dalla politica di Vaglia, perché?
“Ci sono state molte contingenze negli ultimi anni e non solo politiche. In questo momento però il centrodestra è compatto e coeso, e la mia candidatura è stata appoggiata e richiesta da tutti e tre i partiti della coalizione con quali ci sono ottimi rapporti.
Avere un pensiero diverso da quelli di sinistra in questo comune è sempre stato difficile. Tuttavia la mia voce come coordinatrice comunale di Forza Italia si è fatta sentire attraverso comunicati stampa che hanno irritato il sindaco e dato spunto al PD. Penso alla mia idea degli Uffizi diffusi al parco di Demidoff smontata dal sindaco dietro la competenza della Città Metropolitana e messa all’ordine del giorno il mese successivo dal PD”.
Come giudica il lavoro svolto in questi anni dalle opposizioni in Consiglio Comunale? Da Scelgo Vaglia (Pd) e dalla lista civica Insieme
“Il PD ha fatto un’opposizione molto strillata ma poco conclusiva. Oggi parla di isolamento, che è un’evidenza, ma dov’era il PD Vaglia dal 2014 al 2018, quando governava con l’attuale Sindaco? L’unione con il comune di Fiesole è stata sciolta nel 2014 quando PD e lista civica amministravano insieme. All’epoca la costituzione dell’Unione dei Comuni Montani del mugello era ancora abbastanza recente, del 2011. Quello era il momento giusto per non cadere nell’isolamento.
La Lista Civica si è lasciata trainare da idee visionarie senza progettualità, pianificazione e lungimiranza, trasformando progressivamente il Comune in un dormitorio senza servizi e attività, senza nessuna voce in capitolo con gli altri enti. Ora il lavoro per ricostruire è veramente considerevole”.
Un’idea per Paterno?
“L’argomento Paterno è molto complesso e con tanti risvolti che forse non tutti conoscono. Sto analizzando nel dettaglio la vicenda per avere un quadro generale per poi presentare delle proposte.
È un’area importante in attesa di ricoprire nuove funzioni più redditizie per l’ambiente e per le comunità. Tutto dipenderà dalla destinazione definitiva del sito. Attualmente ha una destinazione transitoria a verde; in questo caso potrebbe convertirsi in un polo per gli sport outdoor con piste per la mountain bike, percorsi training e palestre di roccia per l’arrampicata, preferibilmente realizzandolo in regime di finanza ad iniziativa privata, quindi totalmente a carico del finanziatore e a costo zero per il Comune. Diverso ovviamente sarebbe l’uso in caso di mantenimento ad area industriale”.
Chi vorrebbe in Giunta se fosse eletta? Ci faccia almeno due nomi
“Ancora non posso fare nomi. Vero è che da una iniziale partenza in sordina sono tante le persone che si sono fatte avanti, alcune anche inaspettatamente, con professionalità importanti e idee per dare un contributo significativo al riassetto del comune”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – aprile 2024