La “San Lorenzo” è salva, mantiene i posti di lavoro, e cerca il rilancio
BORGO SAN LORENZO – La Cooperativa “San Lorenzo” è salva e pronta al rilancio. E non era scontato. Perché negli ultimi tempi non erano mancate le preoccupazioni per la tenuta economica e commerciale di quella che è la più antica cooperativa di consumo mugellana, fondata nel 1919.
Ma il consiglio della cooperativa San Lorenzo, formato dal presidente Valentino Tatangelo e dai consiglieri Luigi Paoli e Barbara Belli, non senza fatica e lunghe trattative, alla fine è riuscito a trovare una soluzione positiva: da oggi la “San Lorenzo” viene ceduta in affitto di impresa alla società Pam, che si assume interamente la gestione. Assorbe tutto il personale presente, tredici unità -mentre uno rimarrà in carico alla cooperativa-, avrà un proprio nuovo direttore di negozio, gestirà tutti gli ordini e l’organizzazione del negozio. Questo per una durata di dodici anni. E con i proventi derivanti dall’affitto del negozio e del piazzale-parcheggio, e con l’alienazione degli spazi ora utilizzati a uffici, non più utilizzati, la “San Lorenzo” potrà risanare l’assetto finanziario.
Tatangelo è soddisfatto: “Non potevamo mollare, e chiudere in modo triste questa pagina di storia borghigiana. Perché la “San Lorenzo” è parte di questa storia. Invece grazie al contratto che abbiamo firmato ieri non solo abbiamo tenuto in piedi la cooperativa, ma offriremo al paese un servizio migliore. La professionalità e l’esperienza di Pam porteranno anzitutto a prezzi più bassi, competitivi con la concorrenza, e a un maggior assortimento di prodotti. Negli accordi manteniamo anche l’importanza da dare sempre più al rapporto con i produttori locali. E abbiamo mantenuto l’impegno di agevolare i nostri soci, con offerte a loro riservate e sconti particolari, con l’intento di favorire nella cooperativa l’ingresso di nuovi soci.”
Ma c’è un altro obiettivo che il presidente della San Lorenzo sottolinea come raggiunto: “L’operazione consente di salvare tutti i posti di lavoro, e questo è molto importante. In passato il costo del lavoro era troppo gravoso per la cooperativa, ci siamo adoperati per ridurlo e abbiamo trovato un equilibrio. E ora i dipendenti vengono tutti riassorbiti dalla Pam. Vorrei ringraziare per la vicinanza e l’incitamento il sindaco Omoboni e la vicesindaco Becchi, che ci hanno chiesto di tener duro, e di trovare una soluzione positiva. Ce l’abbiamo fatta”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 Febbraio 2021