La scelta di Omoboni e le riflessioni di un cittadino che lo ha sostenuto
BORGO SAN LORENZO – Non meriterebbe alcun commento, se, a suo tempo, non ci avessi messo la faccia. La scelta di Omoboni si commenta da sola. Dal punto di vista prettamente politico – ma la politica può andare separata dalla dimensione personale? -, è una scelta oggettivamente sbagliata nel merito, nel metodo e nei tempi. Non c’è niente di opinabile nel ritenere sbagliata una scelta che gli ha fatto dimenticare di essersi presentato alle primarie, come un candidato alternativo a quelli del Pd. Non c’è niente di opinabile nel giudicare sbagliata una scelta che lo ha reso immemore di essersi ritagliato addosso, alle elezioni comunali successive, la fisionomia dell’amministratore capace di rappresentare un’interruzione di continuità rispetto alle amministrazioni precedenti. Non c’è niente di opinabile nel valutare sbagliata una scelta fatta, in modo opportunistico, a metà legislatura: nessuno avrebbe impedito a Omoboni di iscriversi al Pd, ma avrebbe dovuto farlo a fine mandato amministrativo, evitando di traghettare nel Pd voti che non erano, o almeno non erano tutti, per il Pd. Non c’è niente di opinabile nel valutare sbagliata ed irrispettosa della fiducia ricevuta dai cittadini, la scelta di sacrificare la coerenza all’altare della convenienza, con la speranza della sopravvivenza politico-amministrativa oltre l’attuale mandato. Serietà avrebbe voluto che tale speranza fosse fondata sugli atti amministrativi e non sui meriti di tessera! In tutto questo non c’è davvero niente di opinabile, ma tutto è così indiscutibilmente oggettivo. E’ proprio “il vivere di politica” piuttosto che “per la politica” di weberiana memoria. E non tiriamo fuori la questione del “vincolo di mandato” e quella dei valori, degli ideali, dei principi, che in tutto questo non hanno il benché minimo diritto di residenza.
In bocca al lupo – e ne ha bisogno – al neo sindaco del Pd Paolo Omoboni e tante scuse a quegli amici borghigiani, cui, a suo tempo, lo presentai come un potenziale amministratore diverso: evidentemente mi ero sbagliato.
Bruno Becchi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 ottobre 2016
Il mio voto non lo porta con se. il PD ritorna sempre…
Dio bonino!
E voi pensate ancora che esista la lealtà politica? Io è da tanto che ho smesso di crederci. Le ultime elezioni hanno portato il mio Comune proprio al lastrico, basta guardarsi intorno e ediamo solo distruzione in tutti i campi, nel terriotrio, nel commercio, nello studio. Non si può nemmeno dire:- ” Siamo tornti indietro” perchè “magari ” lo fosse,
Comunque, chiacchere su chiacchere, ha preso tutti in giro con la sua campagna elettorale.