I vantaggi principali della semina diretta sono il risparmio di lavoro in quanto si evitano le operazioni di trapianto e l’eliminazione dello stress di trapianto alle piantine.
Tutti gli ortaggi possono essere seminati direttamente, ma solitamente questo tipo di semina è consigliata per gli ortaggi a seme grande come le zucchine, cetrioli, piselli, fave, fagioli, ceci, in quanto si sviluppano rapidamente, quindi soffrirebbero a stare a lungo nei vasetti e posseggono un germoglio robusto che non ha problemi ad emergere dalla terra.
Anche gli ortaggi a radice come la carota, il ravanello, la barbabietola da orto molto spesso vengono seminati direttamente nell’orto in quanto in vaschetta lo sviluppo della parte radicale rischia di essere condizionato negativamente, portando poi allo sviluppo di ortaggi piccoli, tozzi e deformi.
I metodi di semina sono essenzialmente tre:
– semina a spaglio. Consiste nello spargere i semi sul terreno a mano in modo più uniforme possibile e successivamente ricoprirli spostando la terra con un rastrello. Se i semi sono molto piccoli possiamo mescolarli con della sabbia in modo da rendere la distribuzione più semplice. Questo metodo può essere usato per ortaggi che hanno piante piccole, come le insalate.
– semina a file. Consiste nel seminare lungo file dritte precedentemente formate con l’aiuto di una zappa. Sicuramente questo metodo richiede più tempo ma presenta molti vantaggi rispetto alla semina a spaglio in quanto le piante avranno più spazio e luce per svilupparsi al meglio e rende molto più semplici le operazioni di eventuali rincalzature e rimozioni di infestanti.
– semina a postarelle. Consiste nel creare una serie di buche chiamate appunto postarelle, alla giusta distanza. Normalmente tale metodo è usato per ortaggi che formano piante ingombranti come zucchine, cetrioli, meloni, angurie, cavoli.
In tutti i metodi di semina diretta importantissimo è il diradamento delle piantine visto che quando seminiamo, mettiamo sempre un po’ di semi in più in modo da essere sicuri di non lasciare spazi vuoti. Normalmente dobbiamo lasciare le piantine più robuste, togliendo le altre fino al raggiungimento delle corrette distanze che garantiranno il giusto sviluppo dei nostri ortaggi.
a cura di Lorenzo Franchini e Leonardo Paoli – Agraria Mugello
RUBRICA “MUGELLO NELL’ORTO”







