L’archivio di don Milani resta alla famiglia Gesualdi
VICCHIO – L’archivio di don Lorenzo Milani può rimanere alla famiglia Gesualdi, lo ha stabilito il Tribunale Civile di Monza, nell’ambito della causa che vedeva contrapposti la Fondazione don Milani, da una parte, e la moglie la figlia di Michele Gesualdi, Carla Carotti e Sandra Gesualdi, dall’altra. Tribunale che ha anche stabilito che la Fondazione dovrà ora pagare le spese legali.
Il caso giudiziario era esploso intorno al materiale, lettere, fotografie, appunti di don Lorenzo Milani, che Michele Gesualdi, ex presidente della stessa Fondazione ora scomparso, aveva raccolto negli anni e che sono conservati nella sua casa. Tecnicamente il ricorso della Fondazione, che chiedeva di entrare in possesso di questo materiale, è stato definito inammissibile per decorrenza dei tempi, ma la giudice Maddalena Ciccone, come riporta il Corriere Fiorentino di domenica 28 Gennaio, è entrata anche nel merito della questione, argomentando che la Fondazione non sarebbe riuscita a provare la titolarità del materiale. Anzi, nella sentenza si cita un documento della Fondazione, datato 5 Maggio 2019, nel quale si riconosceva che Carla Carotti ed i suoi tre figli “Hanno donato alla Fondazione don Milani un compendio di beni quasi tutti materiali didattici utilizzati negli anni Sessanta dalla Scuola di Barbiana che erano stati di proprietà di Michele e da loro ereditati». Insomma, come fa notare il Corriere Fiorentino, sarebbe stata la Fondazione stessa, con questo documento, ad ammettere che l’archivio era nella disponibilità della famiglia Gesualdi, accettando la donazione di una piccola parte di questo.
“Prendiamo atto della decisone del tribunale di Monza, ma abbiamo già pronto il ricorso per far valere le nostre legittime ragioni”. Così il presidente della Fondazione don Lorenzo Milani, Agostino Burberi, commenta la decisione del Tribunale Ordinario di Monza. “Le sentenze si possono anche criticare, ma si accettano così come sono – sottolinea – È chiaro che ci saremmo aspettati un esito diverso, ma siamo convinti delle nostre ragioni e per questo motivo abbiamo già pronto il ricorso da presentare allo stesso tribunale di Monza. Siamo ottimisti, perchè il giudice ha respinto la nostra richiesta con una motivazione tutta procedurale, legata al fatto che l’azione di spossessamento fosse in atto da più di un anno. Per avere ragione ci vorrà più tempo, ma restiamo fiduciosi. Questa vicenda non è ancora finita”.
Intanto Sandra Gesualdi, figlia di Michele, lancia un appello alla Fondazione: “Fermatevi – afferma su La Nazione di lunedì 29 Gennaio – quello che state facendo non onora la memoria di don Milani. Mi chiedo il motivo di queste recriminazioni inesistenti”. Accusando poi la Fondazione di aver innescato la causa civile “proprio nel centenario della nascita di don Milani oltretutto accusandoci, neanche troppo velatamente, di averglielo sottratto, rubato. Ci hanno costretto a difenderci da una storia infamante. Arrivare a una guerra fratricida, come quella a cui stiamo assistendo, non fa onore al messaggio del priore”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 Gennaio 2024
i materiali didattici utilizzati negli anni Sessanta dalla Scuola di Barbiana che erano stati di proprietà di Michele e da loro ereditati……
…..una vergogna…. ereditati ….tutto ciò in contrapposizione al plurarismo e giustizia sociale del priore……