“Ma è in regola il Centro Islamico di Borgo?” Lo chiede il capogruppo di Forza Italia Ferruzzi
Luca Ferruzzi, capogruppo di Forza Italia di Borgo San Lorenzo in consiglio comunale, ha di recente presentato un’interrogazione destinata a non passare inosservata: mette infatti in discussione la liceità urbanistica della cosiddetta moschea di Borgo San Lorenzo, in via delle Fornaci.
Ferruzzi ha chiesto gli atti al comune, e da essi risulta che la destinazione d’uso della struttura è sempre la stessa, ovvero quella di laboratorio artigianale. “La risposta ricevuta dal Comune -dice Ferruzzi nella sua interrogazione- confermava non esservi stata alcuna variazione né prima né dopo i recenti lavori di frazionamento dell’immobile, Non solo, nella stessa risposta il comune avverte di aver avviato, in data 30 marzo 2015 una serie di accertamenti tramite procedimento inoltrato alla proprietà e agli altri soggetti interessati. E intanto in tale immobile continuano le attività del Centro Culturale Islamico, anche alla presenza di amministratori pubblici, pubblici ufficiali e altre autorità cittadine”.
Così il capogruppo di Forza Italia interroga il sindaco. Intanto per conoscere, ad oltre un anno dall’avvio del procedimento di cui sopra, se vi siano stati dei risultati. Poi Ferruzzi chiede “se si ritenga amministrativamente lecito l’uso attuale, presumibilmente facente riferimento ad attività di tipo culturale e religioso, per un immobile e un’area tuttora destinata ad attività artigianali”. La domanda conclusiva è conseguente: “Qualora tale uso risultasse illecito, anche in considerazione delle presente impossibilità ai cambiamenti di destinazione d’uso (clausola di salvaguardia) a causa della non operatività del nuovo RUC, cosa si intenda fare per ripristinare la liceità nell’uso corretto ed appropriato di detto immobile”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 luglio 2016
Allora diamo la possibilità di costruirsi la loro moschea. Mi fa pensare che dietro all’interrogazione ci sia solo il fastidio verso le religioni diverse da la cattolica. Visto che si punta sul fatto che quella zona è a destinazione artigianale, allora fate una interrogazione su gli appartamenti che ci sono, in quell’area. Se di zona artigianale si tratta, una moschea non ci può stare invece la gente a dormire si? E poi, se la fate chiudere Vi lamenterete perché saranno costretti, come succede in alcune città, a pregare sui marciapiedi. Uscite allo scoperto e dite apertamente che siete contrari alla libertà di religione ma solo nei confronti si quella che non è la vostra. Voi che avete pure il coraggio di dire di aver fatto parte del popolo della libertà.
Il problema è che questi possono fare ciò che voglio,senza dirgli niente….se lo facessi io,dopo 24 ore sarei sotto il ponte di sieve….l’ITALIA AGLI ITALIANI,basta con questa feccia!!!!
La libertà di religione non c’entra, c’entra invece l’uso che si fa degli immobili, che deve essere rispettato da tutti secondo quanto previsto dalle normative in vigore. Se in zona fornaci vi sono degli appartamenti è normale che la gente vi dorma. Se vi sono invece dei laboratori, a che uso questi possono essere lecitamente destinati? Ce lo dirà il Comune in risposta all’interrogazione.