Mercoledì gli operai forestali scioperano contro la Regione Toscana
MUGELLO – Mercoledì 23 marzo si svolgerà uno sciopero per l’intera giornata degli operai forestali (circa 530) in forza ai vari enti della Regione Toscana che si occupano della gestione del patrimonio agricolo forestale della stessa attraverso l’esecuzione diretta di lavori forestali, il controllo, la sorveglianza (anche per la caccia e la raccolta funghi) e l’attività di antincendio boschivo.
I motivi sono seri e preoccupanti poiché la stessa Regione Toscana, che fino al 2014 ha stanziato soldi per il pagamento dei salari delle maestranze forestali (direttamente nella misura del 75% e lasciando agli enti titolari il compito di provvedere al restante 25%) e dopo un 2015 incerto e comunque ridotto in termini di trasferimenti economici, nel 2016 ha deciso di non corrispondere più soldi per la forestazione in genere, compreso i soldi per il salario degli operai forestali.
L’atteggiamento è paradossale ancor più se si pensa che alcune Unioni dei comuni con la L.R. 22/2015 sono state “obbligate” ad assumere personale proveniente dalle “dismesse” province e adesso non sono in grado di assicurare il trattamento economico previsto dal contratto di lavoro.
L’attività forestale, sia pubblica che privata, svolta sul nostro territorio (soprattutto nelle zone montane) rappresenta una fonte di lavoro consistente oltre che una forma gestionale corretta ai fini della salvaguardia del territorio dal punto di vista ambientale ed idrogeologico.
Nei vari incontri e tavoli tecnici che oramai da mesi si svolgono, quasi tutti alla presenza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, si è riusciti a “spuntare” solo l’impegno di finanziamento legato all’attività di antincendio (ovvero 2,3 milioni di euro a fronte di un fabbisogno di 14,0 milioni per arrivare al 75% di cui si parlava sopra); per il resto la Regione Toscana sollecita gli enti a presentare progetti per usufruire dei finanziamenti comunitari del nuovo Piano di Sviluppo Rurale (PSR). Questi finanziamenti, però, arriveranno solo a lavori conclusi e collaudati (con una tempistica che va mediamente da 6 mesi a 1 anno dalla chiusura di un progetto), creando non pochi problemi anche a causa delle nuove norme di Bilancio “armonizzato” a cui gli enti pubblici devono sottostare (in pratica non si possono più fare anticipi di cassa).
Resta il fatto che la graduatoria per i finanziamenti sul PSR è unica sia per il settore pubblico che quello privato, sono arrivate domande per importi ben superiori al budget stanziato e quindi è evidente che talune richieste non potranno essere finanziate.
Oltre a questo resta comunque la difficoltà di tutto un settore, quello forestale (che a livello regionale vede coinvolte oltre 3000 lavoratori), in cui non è chiara la politica che la Regione Toscana intende attuare (contrariamente a quanto avvenuto finora con risultati più che buoni) e quali strategie verranno messe in campo per la valorizzazione, salvaguardia e tutela del proprio patrimonio agricolo forestale.
Ovviamente tutto questo non può essere messo in discussione, rivisto o annullato sulla pelle delle persone che fino ad oggi hanno lavorato correttamente e costantemente; la Regione non deve permettersi di fare lo “scaricabarile” nei confronti delle unioni che sono i datori di lavoro di queste persone e pertanto devono provvedere ai loro salari: le unioni non hanno risorse proprie se non quelle che vengono dai proventi di gestione, i molti casi del tutto insufficienti ad assicurare i soldi per i salari che, comunque, vengono sottratti all’utilizzo sul territorio al quale, per legge (L.R. 39/00) sarebbero destinati.
A conti fatti, l’Unione Montana dei Comuni del Mugello può sostenere la spesa per corrispondere il salario ai propri operai forestali (5 unità) utilizzando i proventi di gestione, ma resteranno solo pochi spiccioli da spendere sul territorio e far fronte anche ad emergenze perchè la Regione Toscana non ha finanziato, ad oggi, neanche 1 euro per la forestazione (a fronte di un budget di 700.000,00 €/anno fino al 2014).
Stefano Manni
Responsabile dell’Ufficio Patrimonio agricolo-forestale
dell’Unione montana dei Comuni del Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 marzo 2016