“Mi fido di te”: un cane fra i detenuti a Solliccianino
SCARPERIA E SAN PIERO – Un’iniziativa con tanto di coda, scodinzolante, quella intrapresa dalle volontarie dell’associazione di Scarperia “Il segno di Fido”: Marta Bottali, educatrice cinofila, Irene Pallini, psicologa ed Elisa Pucci accompagnatrice di cani da Pet-Therapy. Le tre donne hanno deciso di portare Apus, un flat coated retriever, in un ambiente diverso da quelli comuni alla Pet Therapy: il carcere Mario Gozzini, detto Solliccianino, a Firenze.
“L’idea è nata da una collega – racconta Irene Pallini – che aveva già collaborato con una struttura detentiva e ne era rimasta entusiasta. A quel punto abbiamo pensato, come associazione, di continuare questo progetto educativo esperenziale ed abbiamo subito ricevuto un grandissimo consenso sia da parte della direzione sia, soprattutto, da parte degli utenti”. Quello che le tre donne hanno creato sono due cicli di 5 incontri per un gruppo di massimo 10 persone in cui alternando teoria e pratica si va sia ad imparare a relazionarsi con l’animale, sia a fare un po’ di autoanalisi. “ Partendo dal comportamento canino – racconta Irene – è facile ritrovare comportamenti umani come ad esempio il concetto di premio/punizione: se ti comporti male vieni punito, un concetto che i detenuti stanno vivendo sulla loro pelle”. Lo scopo del progetto, oltre che essere ricreativo ed una variante alla routine della prigione, è quello di poter dare a queste persone le basi per poter affrontare, una volta liberi, un percorso formativo per intraprendere la professione di educatori cinofili.
“E’ stata un’esperienza formativa – racconta ancora la psicologa – non solo per i detenuti ma anche per noi che siamo abituati a lavorare in contesti completamente diversi, spesso con bambini disabili. Ci siamo ritrovati in un gruppo entusiasta, grazie anche alla presenza di Apus. La più grande soddisfazione sono stati i messaggi di ringraziamento da parte dei detenuti. Speriamo di poter riproporre questo progetto cercando di raccogliere fondi, dato che la direzione del carcere non ha modo di finanziarlo”. Per maggiori informazioni o per dare un contributo http://buonacausa.org/cause/mi-fido-di-te . Ogni donazione sarà interamente devoluta a quest’iniziativa.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 agosto 2016
Il contatto con i cani non può che far bene ai detenuti.
I cani sono davvero i migliori amici dell’uomo.
Bella iniziativa, complimenti a chi l’ha ideata.