NOTE PER LA RINASCITA -20/ Emilio Sbarzagli, responsabile Cisl Mugello – Alto Mugello
MUGELLO – La ripartenza delle attività produttive è indispensabile in tempi brevi, non si può rimanere fermi ancora per molto rischiando di far saltare l’intero sistema produttivo del nostro Paese, esaurendo le risorse disponibili esclusivamente nell’assistenzialismo.
E’ chiaro che ciò va fatto con tutte le cautele del caso, partendo dalla situazione epidemiologica nelle diverse aree del paese. Per noi della CISL e del sindacato, al centro di tutto rimane la messa in sicurezza e la salvaguardia della salute dei lavoratori. Questo ovviamente significa avere nei luoghi di lavoro i termoscanner, ambienti di lavoro sanificati, dispenser di gel, mascherine, guanti, distanziamento ed eventualmente test sierologici sul personale per evitare la pericolosa riaccensione di focolai di contagio.
A questo deve aggiungersi una rete di trasporti per gli spostamenti che garantisca il distanziamento tra le persone, come pure si dovrà agire per una diversa distribuzione dell’orario di lavoro per avere meno concentramento di persone negli stessi momenti.
Un altro strumento che dovrà essere implementato, è il telelavoro, magari a rotazione tra il personale che può effettuarlo, riducendo così gli spostamenti delle persone per recarsi al lavoro e il numero di quelle presenti in azienda. Questo strumento purtroppo, fino ad oggi ampiamente sottoutilizzato, si è rivelato fondamentale nell’emergenza epidemica ricevendo un notevole impulso all’utilizzo dimostrando l’importanza delle opportunità che la tecnologia ci offre.
Difronte a questa realtà, non possiamo cullarci nel “nulla sarà più come prima” associandolo al “ne usciremo migliori”. Abbiamo già vissuto questa illusione ad esempio nella crisi finanziaria del 2008: Oggi, purtroppo, sappiamo che tutto o quasi è tornato come prima. Il futuro non è automatico, ma dobbiamo costruirlo noi. Pensare il “dopo” covid19 saltando il “durante” può consegnarci ad affascinanti quanto improbabili fughe in avanti.
La certezza che abbiamo è quella di essere chiamati a vivere ed abitare il “durante”, e che il “dopo” più prossimo assomiglierà molto più al “durante” che non al “prima”, e tutte le misure adottate ci accompagneranno per un periodo più lungo rispetto a quanto da noi desiderato.
Questa situazione, oltre a farci riflettere su come abbiamo vissuto il “prima”, ci consegna anche elementi utili per il futuro:
La forza della solidarietà organizzata e spontanea, ci fa vedere l’inadeguatezza dei modelli fondati sull’individualismo e sulla competizione sfrenata;
Il welfare e la sanità universalistici non sembrano più vecchi orpelli di epoche passate, ma possono rappresentare utili agganci per ripensare nuove modalità di convivenza accogliente e inclusiva;
Il bivio al quale si trova difronte l’Europa, di autodissolversi o cogliere questa occasione per dimostrare di esistere, deve stimolarla a chiamare tutti i paesi ad una fiduciosa scommessa su una reciproca affidabilità.
Il desiderio di tutti noi di rialzare la testa e la ritrovata umanità di questa difficile fase, sta evidenziando l’inadeguatezza degli approcci iper competitivi fin qui proposti, in favore di una economia più umana.
Nella fase di globalizzazione, la crescita economica ha prodotto una serie di fratture non più sostenibili tra l’economia e il sociale, tra l’uomo e l’ambiente, tra la produzione e la finanza. Il modello di crescita ha indebolito la trama dei rapporti sociali, inasprito le disuguaglianze, eroso ogni intermediazione e svuotato le istituzioni.
La nuova attenzione e la richiesta di sostenibilità del sistema produttivo, dovrà far si che l’aumento di ricchezza e di benessere passi attraverso scelte in grado di aumentare l’economia con l’attenzione alle persone, al sociale e all’ambiente contemporaneamente.
Emilio Sbarzagli – Responsabile Cisl Mugello – Alto Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 Aprile 2020