Una nuova bella guida di Gianni Bertellini, alla scoperta dei sentieri mugellani
MUGELLO – Il Mugello verde, quello dei sentieri e delle sue bellezze ambientali e paesaggistiche, ora ha uno strumento in più.
E’ appena uscito, per le edizioni di “Idea Montagna”, una casa editrice padovana specializzata in guide alpine, nella collana “Sentieri d’autore”, un testo dal titolo “Escursioni in Mugello Casentino Pratomagno” scritto da Gianni Bertellini.
L’autore è fiorentino, appassionato escursionista e fotografo. Ed ha dedicato cinque volumi alle escursioni in Alto Adige. Così scrivendo ora di territori più vicini a casa credeva fosse un lavoro più semplice.
“Pensavo sarebbe stato facile – confessa Bertellini nella sua introduzione al volume – scrivere una guida delle zone montuose della parte di Toscana a me più familiare. Invece mi sono dovuto ricredere. Se difatti sulle Alpi le attrattive sono costituite in massima parte dalle montagne, la zona presa in esame dalla guida, ovvero Mugello, Casentino e Pratomagno offre all’escursionista una diversa, ma non meno affascinante, prospettiva dove le cime non sono più il punto focale del cammino, ma ne rappresentano solo una sfaccettatura. Sui sentieri della mia regione una gran parte degli itinerari avviene difatti in zone boschive e la descrizione del cammino, per quanto rilassante ed emozionante, ho pensato sarebbe potuta risultare al lettore piuttosto monotona, quand’anche ostica. Proprio qui sta la grande differenza tra le mie guide precedenti e quella che avete tra le mani: gli itinerari che ho scelto raccontano sì di montagne, ma anche di villaggi abbandonati, di alberi monumentali, di luoghi mistici e leggendari, di eremi solitari. Alla fine, quella che è venuta fuori è una raccolta di escursioni in luoghi spettacolari e di incredibili storie delle quali la Toscana e ricchissima: mi sono quindi focalizzato sull’obiettivo di coinvolgere il lettore in questo viaggio nella natura e nella storia locale, imbattendomi in fatti e luoghi talmente appassionanti e sorprendenti che ho immediatamente pensato di voler condividere la mia meraviglia con un pubblico più vasto possibile”.
E il libro di Bertellini li racconta a tutto tondo. “Ho cercato – dice- di fare una guida completa, quella che avrei voluto trovare in libreria”.
I percorsi sono descritti con precisione, utilissime guide per tutti gli escursionisti. Ma sono corredati anche da notizie sui luoghi, informazioni storiche e artistiche e, non ultimo, da bellissime immagini che invitano il lettore ad uscir di casa e affrontar subito il sentiero. C’è perfino, per ogni itinerario, il codice QR che consente di scaricare l’intero percorso sul proprio telefono.
Nel libro i sentieri del Mugello sono i più numerosi – in tutto sono quaranta, sedici del Mugello e Alto Mugello -. Itinerari che toccano la Badia del Buonsollazzo, o il castello del Trebbio. Tanti quelli in Alto Mugello, da Castiglioncello al Passo della Futa, da Moscheta a Lozzole e Gamogna.
L’autore spiega l’obiettivo di questa raccolta di percorsi, tutti molto belli. “Vorrei – dice Bertellini – che tanti conoscessero anche i luoghi nient’affatto “social”, camminando per foreste silenziose o lungo millenarie vie lastricate percorse dagli antichi Romani o ancor prima dagli Etruschi, scoprendo e riscoprendo con me luoghi mistici amati da santi ed eremiti e che, oggi come secoli e secoli fa, suscitano la stessa meraviglia che destarono a pellegrini e anacoreti. L’intento di questa guida è quindi un’esortazione a camminare, respirare ed emozionarsi sui sentieri del Mugello, del Casentino e del Pratomagno. Desidererei dal profondo del cuore che ogni lettore di questo libro provasse fin dalla prima uscita la stessa emozione che provo io quando mi immergo nelle nostre meravigliose foreste”.
A Bertellini chiediamo un parere sul Mugello escursionistico. “Obiettivamente – risponde – siamo molto indietro rispetto ad altri luoghi, circa la presenza di rifugi e la possibilità di trovare posti di ristoro. E’ anche il anche il suo bello, questa mancanza di strutture lo mantiene al suo stato primigenio. Qui puoi trovare posti poco contaminati, sulle Alpi ormai è ben difficile trovare luoghi al naturale. Quando parti dalla Badia di Moscheta e fai due passi nella Valle dell’Inferno trovi i resti di antichissimi casolari, dove si viveva fino a un secolo fa e ora la natura se li sta riprendendo. Si trovano posti davvero particolari, incontaminati, che stanno cadendo in rovina, luoghi fuori dal mondo, dove si costruivano eremi per pregare in solitudine. In quei luoghi, se riesci a immedesimarti, forse capisci determinate scelte di mille anni fa. Detto questo, ciò che la gran parte del pubblico degli escursionisti ti chiede è anche è un posto di aggregazione, un rifugio aperto d’estate. Qui in Mugello i pochi che ci sono non sai mai se saranno aperti domani. L’unico che ho trovato ben funzionante è ai Diacci, ma è davvero una mosca bianca”.
Bertellini conclude l’analisi sul Mugello dei sentieri: “A mio giudizio non è promosso particolarmente bene, un po’ come tutta la Toscana del resto, si potrebbe e dovrebbe far meglio. Le cose da vedere sono tante, ma nessuno le conosce. Chi conosce gli eremi di Trebbana, o di Gamogna? Sono gioielli, ma poco fruibili. Abbiamo tante cose ma non le sappiamo sfruttare come meriterebbero. Ci sarebbero tante cose da valorizzare di più”.
Questo libro è comunque un incentivo e un aiuto. E uno stimolo per alzarsi e andare, zaino in spalla, alla scoperta di decine di luoghi straordinari. Lo si può acquistare nelle migliori librerie, e anche online.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 Novembre 2023