FIRENZUOLA – I cittadini di Firenzuola sono forse i più disagiati dell’Alto Mugello in merito ai collegamenti stradali. E ora è giunta anche la notizia di nuovi lavori a un ponte sulla strada per Imola, che preoccupa molto i cittadini, anche perché su quella strada c’è già, da 15 anni, una interruzione con semaforo. E così, in vista di una nuova limitazione a mezzi pesanti e corriere e dei conseguenti disagi (qui un articolo), gli abitanti di alcune frazioni hanno scritto questa lettera indirizzata al presidente Giani:
Egregio Presidente Giani,
siamo un gruppo di cittadini delle frazioni San Pellegrino, Coniale, Rapezzo, Tirli, nel comune di Firenzuola, e le scriviamo per richiamare la sua attenzione sui numerosi problemi di viabilità in cui si trova il nostro comune.
Firenzuola come lei ben saprà, è un piccolo comune di meno di 4500 abitanti nell’Alto Mugello a circa 50 km da Firenze, 45 km da Imola e con ben 3 passi (Giogo, Futa, Raticosa), privo di collegamenti ferroviari verso gli altri comuni del Mugello e verso Firenze.
Sicuramente in termini di collegamenti è il più disagiato fra tutti i comuni della zona mugellana. Per noi Firenzuolini le strade sono vitali in quanto non essendoci opportunità lavorative per tutti, molti di noi sono costretti a lavorare in altre zone. Siamo abituati a spostarci fin da ragazzi facendo anche 1 ora e mezzo di corriera per frequentare le scuole
superiori a Firenze, Imola e Borgo San Lorenzo.
Cerchiamo a tutti i costi di mantenere vivo il nostro paese, ma ogni anno per noi aumentano le difficoltà. Pochi giorni fa ci è stato comunicato che la città metropolitana dal 1 marzo inizierà la manutenzione di un altro tratto della SP610 che verrà chiusa ai mezzi pesanti, la stessa strada provinciale sulla quale da più di 15 anni c’è già un’altra interruzione con semaforo.
Questa notizia ci preoccupa non tanto per l’interruzione della viabilità, ma per i tempi che potrebbe richiedere e per la paura di trovarsi l’ennesimo semaforo “decennale” sulla strada. La SP610 è tra le strade più utilizzate in quanto conduce a Imola e su tale strada ogni giorno transitano non solo auto di pendolari e corriere, ma anche Autocarri e Tir che lavorano per le principali attività produttive del paese.
Dal 1 marzo chi è diretto ad Imola con un Autotreno di più di 7,5 tonnellate dovrà fare un percorso di oltre 120 km anziché 45km e se il periodo di chiusura dovesse protrarsi nel tempo i costi potrebbero mettere in crisi le poche aziende presenti nel comune. Anche la corriera della linea Tper che la mattina trasporta i ragazzi di Firenzuola alle scuole superiori di Imola non potrà transitare a causa del peso, ed il trasporto dei ragazzi ci è stato comunicato che avverrà con un piccolo scuolabus sul quale quasi la metà dei ragazzi dovrà viaggiare in piedi per circa 10 km di curve fino alla fermata di Castel del Rio.
I nostri ragazzi partono da Firenzuola alle 6,15 e arrivano ad Imola alle 7,40 ogni mattina per rientrare alle 14,45 o 15,45 a seconda delle scuole, adesso supereranno l’ennesima difficoltà, ma non possiamo chiedere anche a loro di passare mesi o peggio anni in questa condizione. Nel nostro comune l’abbandono scolastico è un dato già preoccupante, e molto spesso il disagio del viaggio incide negativamente nella scelta di abbandonare il percorso di studi.
Nel corso degli ultimi 30 anni o forse più, il nostro comune ha dato molto alla regione Toscana, ha concesso una fetta di territorio per le discariche proprio a pochi km dal paese di cui fruisce tutta la provincia di Firenze, a San Pellegrino è stata costruita la galleria per il transito della ferrovia dell’Alta Velocità, che ha lasciato danni ancora da rimarginare… falde acquifere distrutte, il nostro magnifico fiume Santerno è ancora carico di detriti, il paesaggio
è deturpato e le famiglie hanno dovuto adattarsi alle vibrazioni e al rumore dei treni dove prima c’era solo il rumore del fiume.
Sicuramente il nostro Comune avrà senz’altro avuto dei riscontri economici da tali concessioni, ma a noi è rimasto un paese dove si fatica a vivere per la scarsità dei servizi, dove per guadagnare un normale stipendio si devono fare km e km su strade distrutte.
Forse non saremo gli unici che le scriveranno per situazioni di disagio, sicuramente anche in altri territori ci saranno problemi analoghi, ma noi abbiamo deciso di non continuare a subire ma di dire come la pensiamo. Siamo stanchi e affranti di trovarci ogni anno ad affrontare sempre nuove difficoltà e chiediamo a lei, alla Regione di ricordarsi di noi, di considerarci importanti come tutti gli altri contribuenti che pagano onestamente le tasse e che vogliono continuare a tenere vivo e abitabile il nostro paese.
Chiediamo alla Regione di intervenire con la città metropolitana affinché le nostre strade vengano sistemate definitivamente nei tratti più importanti, SP610 e SP503 passo del Giogo, tratti su cui anche i mezzi di soccorso sono costretti a sostare ai semafori mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei malati trasportati.
La ringraziamo per l’attenzione, e fiduciosi in una sua risposta, la salutiamo, invitandola a venire in qualsiasi momento a visitare il nostro territorio passando per le nostre strade.
I cittadini di San Pellegrino, Coniale, Rapezzo e Tirli del comune di Firenzuola
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 febbraio 2023
3 commenti
Solidarietà con questa lettera, anche se sono di Imola penso che questi territori vadano protetti e salvaguardati,le piccole comunità vanno protette,poi si sentono discorsi su l’abbandono dei territori, vorrei che ci fossero meno parole ma più fatti.
Ditegli che c’è un piatto di tortelli che lo aspetta, forse si muove
Pingback: Il Filo – notizie dal Mugello » Esposto in Procura per le condizioni della Sp 610 a Firenzuola