Omicidio di Sant’Agata. La madre ricorre alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo contro lo Stato Italiano
SCARPERIA E SAN PIERO – Si arricchisce di un nuovo capitolo la storia giudiziaria di Michele Patriarchi e della sua famiglia, con l’uomo che, lo scorso 14 settembre, uccise a coltellate nella sua casa a Sant’Agata il figlio di pochi mesi.
Infatti Massimiliano Annetta, il legale della compagna di Michele Patriarchi, ha presentato un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo contro lo Stato italiano, accusando quest’ultimo di violazione al “diritto alla vita”, non essendo stato in grado di adottare le misure necessarie alla protezione dei suoi cittadini.
I fatti su cui si basa questa accusa sono una condanna, precendente ai fatti di Sant’Agata, che vedevano coinvolto il Patriarchi in episodi di violenza nei confronti di una sua compagna, e le denunce fatte dalla madre del piccolo bambino assassinato per maltrattamenti. Denunce sfociate in un’inchiesta che portò a degli accertamenti, che ritrassero il Patriarchi come una persona socialmente pericolosa.
Andrea Pelosi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 marzo 2019